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Terrore nel Bresciano, uccide due persone e poi si toglie la vita

Cosimo Balsamo, pregiudicato 67enne, ha sparato a due imprenditori. In fuga per alcune ore, dopo un conflitto a fuoco con le forze dellʼordine si è suicidato

Terrore nel Bresciano, uccide due persone e poi si toglie la vita - foto 1
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Ha ucciso due uomini e poi si è tolto la vita Cosimo Balsamo, 67 anni, imprenditore.

Dopo aver sparato a due persone nel Bresciano, si è dato alla fuga per qualche ora prima di suicidarsi. Elio Pellizzari, 78 anni, e James Nolli, entrambi imprenditori, le sue vittime. Il primo è stato freddato nel capannone in cui lavorava, il secondo a Carpeneda di Vobarno, in Valle Sabbia, dove era fuggito con un'auto rubata dopo il primo agguato.

Balsamo, pregiudicato, era già noto alle forze dell'ordine. Nel 2009 era infatti stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al furto e riciclaggio perché faceva parte della banda dei tir che nei primi anni del 2000 aveva derubato aziende di trasporto di metalli in tutto il Nord Italia. Nolli era stato coimputato di Balsamo nel processo.

Anche una terza persona, rimasta ferita nel capannone di Flero, era stata coinvolta nel caso. Il 9 gennaio scorso aveva protestato salendo appunto sulla tettoia del Tribunale di Brescia e minacciando di suicidarsi contro la confisca dei suoi beni. Le forze dell'ordine l'avevano convinto a desistere.

Balsamo ossessionato dal sequestro dei beni - Cosimo Balsamo era stato coinvolto in una richiesta di revisione respinta dalla Corte d'appello di Venezia e poi dalla Cassazione della sentenza di condanna a sette anni e quattro mesi della Corte d'appello di Brescia per associazione a delinquere furto e ricettazione.

Nella richiesta Balsamo lamentava che James Nolli, una delle sue vittime, era stato condannato per furto, mentre lui per ricettazione, mentre aveva sempre sostenuto di aver personalmente rubato i mezzi con cui l'organizzazione depredava aziende che lavoravano metalli e altro. Balsamo sosteneva che la condanna per ricettazione fosse ingiusta in quanto a questa era conseguita l'applicazione della confisca dei suoi beni, proprio in relazione alla condanna per ricettazione.

Balsamo aveva patteggiato una pena per minacce davanti al gup di Venezia per aver messo, nel 2011, nel cestino della bicicletta di un giudice bresciano tre cartucce di fucile e otto proiettili di pistola. Accanto ai proiettili un biglietto con delle minacce.

La scia di sangue di Balsamo, il film minuto per minuto - E' durato poco più di quattro ore il film di sangue realizzato dall'imprenditore. Ecco la triste sequenza di spari e violenza.

Il primo omicidio - Balsamo uccide a Flero, alle porte di Brescia, Elio Pellizzari, colpendolo con un fucile a pompa alla testa. Subito dopo ferisce Giampietro Alberti, proprietario della ditta, la Sga.

Il secondo omicidio - Il killer prende l'auto del ferito, costringe il nipote di quest'ultimo ad aprirgliela e va a Carpeneda di Vobarno, in Valsabbia, 47 chilometri di distanza, dove, in via Campo Nuovo, uccide con un'arma da fuoco James Nolli, suo coimputato nel processo in cui fu condannato, nel 2007.

La fuga in auto e il suicidio - Cambia auto e fugge di nuovo: abbandona la vettura usata fin qui e sale a bordo del pick-up della seconda vittima. Guida fino ad Azzano Mella, nella bassa Bresciana, si ferma nel parcheggio di un supermercato e si spara un colpo alla testa.