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Omicidio nel Milanese, 50enne freddato nella sua azienda: si teme unʼesecuzione

La vittima, titolare di una ditta che produce viti, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco in fronte e allʼaddome. Il cadavere trovato dalla madre

Quinto de Stampi, rozzano, delitto in ditta Tromboni
ansa

Due colpi di pistola sparati a breve distanza, uno all'addome e l'altro alla fronte, come in un'esecuzione. Parte da questi pochi elementi l'indagine dei carabinieri sull'omicidio di Luca Tromboni, imprenditore di 50 anni trovato morto venerdì nella ditta che produce viti a Quinto de' Stampi, frazione di Rozzano (Milano), di cui era titolare col fratello 43enne Sandro. A trovare il corpo è stata la madre della vittima.

Omicidio nel Milanese, 50enne freddato nella sua azienda: si teme unʼesecuzione

Il cadavere scoperto dalla madre 75enne - Tromboni è descritto come un gran lavoratore che entrava in azienda alle 6 e usciva solo a tarda sera. Giovedì, secondo il racconto della madre e di alcuni dipendenti, si è fermato almeno fino alle 23.30. A quell'ora risale l'ultimo contatto, ma non si sa se l'omicidio sia avvenuto nella notte o venerdì mattina. La madre Angiolina, di 75 anni, è andata a cercarlo proprio per verificare se avesse dormito in ditta: alle 5.55 ha trovato il figlio riverso a terra all'ingresso del capannone in via Brenta 17.

Esclusa la rapina finita nel sangue -
Secondo gli investigatori non si tratterebbe di una rapina perché sul posto non mancava nulla e la vittima aveva in tasca il portafogli. Ipotesi non ce ne sono ancora, si indaga sulla situazione patrimoniale della società che, al momento, sembra non abbia problemi finanziari. La Tromboni è stata aperta nel 1967 dal padre Romano, di 81 anni, che risiede accanto all'azienda con la moglie. Il figlio Sandro, l'altro proprietario, abita anche lui a poca distanza, mentre la vittima viveva in Brianza con moglie e un figlio di 15 anni. La società produce viti e ha 15 dipendenti che ora saranno ascoltati dai militari della compagnia di Corsico per ricostruire le ultime ore.

Restano molti elementi da chiarire -
Molti i punti oscuri, a partire dal motivo che ha trattenuto il 50enne a lavoro fino a tardi. Non è stato ancora possibile accertare se avesse un appuntamento con qualcuno: una risposta potrebbe arrivare dai filmati delle telecamere installate nella proprietà. Al puzzle mancano inoltre i bossoli esplosi. Improbabile che sia stato ucciso da un'altra parte o che il killer (o gli assassini) li abbiano portati via per cancellare una traccia. Più verosimile che siano ancora nel capannone, finiti da qualche parte in mezzo ai quintali di viti e bulloni che riempiono il locale. Tromboni non aveva precedenti penali, le persone ascoltate finora escludono che avesse ricevuto minacce da qualcuno o che temesse ritorsioni da parte di nemici.