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Coppia dell'acido, scoppia un "caso Apple" anche in Italia

Per il perito del tribunale di Milano, il colosso di Cupertino non permette di accedere a tutti i dati presenti nel telefono di Alexander Boettcher

Coppia dell'acido, scoppia un
polizia

C'è un caso "Apple" anche in Italia.

Il colosso americano "non ci consente di essere padroni del telefono e di avere a disposizione tutti i dati", ha spiegato Mattia Epifani, perito del tribunale di Milano nel processo a carico di Alexander Boettcher per le aggressioni con l'acido. L'esperto ha fatto poi riferimento alla contrapposizione tra la Apple e il governo Usa per decriptare lo smartphone del killer della strage di San Bernardino.

Il perito, spiegando le operazioni di estrapolazione dati da telefono di Boettcher nei giorni scorsi, ha chiarito, rispondendo in particolare alle domande della difesa del broker, che "Apple non ci consente" di avere accesso a tutti i dati, tra cui le e-mail.

Finora, ha spiegato il perito, non è stato possibile estrarre l'intero contenuto del telefonino di Alexander Boettcher perché il sistema operativo iOS 8 di cui è dotato il suo iPhone non permette questa operazione. "L'estrazione delle email di Alexander Boettcher dal suo telefonino non è possibile con le tecniche messe a disposizione da Apple e con i software di analisi forense. Estrarre le email è tuttavia possibile. Richiede un'operazione invasiva sul dispositivo che rischia di compromettere l'integrità del telefono e dei dati contenuti - ha spiegato il consulente fuori dall'aula - In questa prima fase abbiamo preferito non farlo, anche perché né la difesa né l'accusa hanno manifestato al necessità di farlo".

Il consulente ha fatto un accenno al no di Apple di sbloccare l'iPhone di di Syed Farook, uno degli attentatori di San Bernardino, morti nello scontro a fuoco con la polizia. "Per fare un confronto con la vicenda Apple Fbi - ha aggiunto il perito - la differenza sta nel sistema operativo. Il sistema che abbiamo sequestrato a Boettcher è iOS 8 e quello sequestrato dall'Fbi è iOS 9", per il quale esistono protezioni che non sono ancora state superate dai tecnici informatici.