Caso Domenico: il Pm risente i suoi compagni, nessuno va alla messa
Lʼultimo schiaffo al ragazzo di Padova caduto dal balcone mentre era in gita: alla funzione per ricordarlo non cʼè nemmeno uno dei suoi compagni di classe. Ancora interrogatori in procura per loro a Milano
Sono stati sentiti nuovamente i compagni di Domenico Maurantonio, il 19enne precipitato dal quinto piano di un hotel a Milano, durante una gita.
Non si sono presentati nemmeno alla messa di suffragio i ragazzi della quinta E: nella chiesa di Altichiero c'erano quasi solo adulti a ricordare Domenico Maurantonio. Neanche uno di quelli che con lui hanno condiviso cinque anni di liceo, così come nessuno sembra esserci stato quella notte in cui è precipitato dal quinto piano dell'albergo. La madre parla di una "Mancanza di umanità" che rende ancora più insopportabile il suo dolore: "Sono dispiaciuta che non ci siano".
Erano presenti invece gli insegnanti e gli amici d'infanzia. Per chi gli ha voluto bene quella dei compagni è un'assenza che pesa come il silenzio che la classe sta mantenendo perché alimenta il terribile sospetto che i ragazzi sappiano, abbiano visto, ma stiano nascondendo qualcosa. Ritrattano, raccontano episodi contrastanti, non parlano: il Pm di Milano continua ad interrogarli, ma le loro versioni spesso non combaciano e non aiutano a gettare luce su quello che è accaduto quella sera, durante la gita scolastica.