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Sbranato a Torino, polemica sulle tigri "abbandonate" e malnutrite

La denuncia già tre mesi fa su un quotidiano locale. Allora si parlava di rischio sicurezza perchè i grossi felini non erano nutriti a sufficienza

Wwf

Mauro Lageard, l'uomo sbranato dalle tigri nel torinese, poteva essere salvato. Da tempo molti avevano denunciato le pessime condizioni in cui versava il parco dove erano custoditi gli animali. Si diceva inoltre che le tigri, affamate e non nutrite con sufficienti dosi di carne, avrebbero potuto perdere il controllo.

La consigliera leghista Piera Bessone aveva presentato fin dal gennaio dello scorso anno un'interrogazione alla giunta comunale rilevando che nel Parco Martinat (ora chiuso) vivono ancora specie di animali protetti che non hanno abbastanza cibo per il loro mantenimento né dispongono di sufficiente acqua. Stando a un articolo del quotidiano locale Il Monviso ci sarebbero stati anche "problemi di sicurezza" in quanto animali affamati avrebbero potuto perdere facilmente il controllo.

La situazione si è aggravata con la nascita di cinque cuccioli che hanno fatto salire a 11 il numero di tigri nelle gabbie, a cui va aggiunto anche un leopardo. I felini sopravvivono grazie agli scarti di alcuni macellai del pinerolese e alle cure di Mauro Lageard, l'uomo sbrabato e ucciso, il quale viveva in un container all'interno del Parco.

Nonostante l'interessamento della LIDA (Lega Italiana Difesa Animali), della Asl e del Corpo Forestale non è mai stata trovata una struttura adatta ad ospitare questi animali in condizioni di sicurezza.