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Alfano indagato per abuso d'ufficio per il trasferimento di un prefetto

Roma, la vicenda riguarderebbe la decisione presa in Cdm il 23 dicembre. Ma il ministro dellʼInterno spiega: "Caso smentito già dai fatti"

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Angelino Alfano è indagato per abuso d'ufficio dalla procura di Roma.

Il reato sarebbe stato commesso il 23 dicembre, giorno in cui il Cdm approvò il trasferimento ad Isernia dell'allora prefetto di Enna, Fernando Guida. Con il ministro dell'Interno sono indagati anche il viceministro Filippo Bubbico e il suo segretario particolare Ugo Malagnino, l'ex senatore del Pd Vladimiro Crisafulli, il presidente dell'università Kore di Enna, Cataldo Salerno.

Il fascicolo è stato trasmesso dalla procura di Roma al tribunale dei ministri il primo febbraio.

Alfano: "Caso smentito già dai fatti" - Per Alfano "la vicenda di cui si parla è un caso nato morto, superato e smentito dai fatti. Ho ricevuto una comunicazione che mi lascia intuire, non avendo correttamente accesso agli atti, essere relativa al trasferimento del prefetto di Enna a Isernia, mentre lui si accingeva a commissariare la Fondazione che gestisce l'Università di Enna - ha spiegato infatti il ministro dell'Interno -, ma da oltre 20 giorni è stata commissariata la Fondazione Università di Enna".

"Il trasferimento del prefetto di Enna - ha poi aggiunto Alfano - è avvenuto in via del tutto ordinaria insieme a tanti altri, senza avere ricevuto sollecitazione o pressione alcuna, e con la piena condivisione dell'interessato, come da nostra prassi ove possibile".

Alfano: "Caso partito da parole del Procuratore di Enna" - "Il Procuratore di Enna, che è andato in pensione - ha proseguito il ministro - aveva polemizzato con me per il trasferimento del prefetto proprio alla vigilia del suo meritato riposo. Se avesse avuto la pazienza di aspettare i tempi dell'iter amministrativo di esclusiva competenza della prefettura, avrebbe visto la conclusione da lui desiderata".