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Da "Bully" a "Canis Canem Edit"

Il gioco Rockstar cambia nome in Europa

Attraverso il tam-tam dei siti Internet specializzati in videogiochi, Rockstar Games ha annunciato che il suo prossimo videogioco - precedentemente conosciuto con il titolo di Bully - vedrà la luce in Europa e in Australia (il cosiddetto mercato PAL) sotto il nome di Canis Canem Edit, motto che fino a ieri rappresentava unicamente un sottotitolo presente nel logo di Bully.

Sebbene non sia stato ufficialmente dichiarato il motivo di questa scelta, è probabile che essa derivi da pressioni ricevute soprattutto in Gran Bretagna, dove il tema del "bullismo" è assai scottante in questo periodo. Curiosamente, però, le più forti accuse pubbliche "preventive" erano giunte dagli Stati Uniti, scatenando notizie che era ben presto erano rimbalzate in tutto il mondo e che abbiamo riportato anche su queste pagine. Come sottolineato già allora, si trattava in generale di accuse e accostamenti con il triste fenomeno del bullismo basate praticamente sul nulla - o se preferite sul solo nome americano del gioco - in quanto unicamente pochi giornalisti specializzati avevano visto in azione Bully / Canis Canem Edit fino alla fine di agosto.

Fra i pochi, anche noi abbiamo potuto avere un assaggio "in presa diretta" di Canis Canem Edit e, sebbene l'elemento della violenza sia presente (e in un contesto scolastico) possiamo dire con cognizione di causa che il gioco in sé è assai vario e diluito nel suo esprimersi, prevedendo anzitutto elementi di esplorazione libera della scuola e della città dove è ambientato, oltre a moltissimi mini-giochi assai innocui, che rappresentano il completamento di prove scolastiche (noi per esempio abbiamo visto quello che si tiene nell'aula di chimica). E poi via per la città in bicicletta (qui un video d'esempio) o in skateboard a caccia di ingredienti per la mensa scolastica, o magari per rifarsi il guardaroba o un nuovo taglio di capelli. Il tutto ovviamente ruota attorno all'ambiente scolastico della BullWorth Academy ed è narrato con forti dosi di goliardica ironia e non senza un pizzico di accusa verso un certo perbenismo (chi è il vero violento? Il protagonista John Hopkins o piuttosto il Preside inflessibile ai limiti dell'assurdo?).
Certo, non è un gioco da educande, ma sono a scaffale decine di titoli ben più truculenti (in Canis Canem Edit non troverete una goccia di sangue sparso, né alcune segno o ferita sui protagonisti) e smaccatamente violenti di questo, così come nei cinema o in TV possiamo fruire a mani basse di ben altra violenza. A ottobre 2006 il gioco vivrà la prova del mercato (il giorno preciso del debutto europeo non è stato ancora stabilito): vedremo con quali risultati.