Un microchip sotto la pelle
Può memorizzare dati clinici e identità
Una compagnia americana ha messo sul mercato messicano uno speciale microchip che, impiantato sotto la pelle di una persona, è in grado di localizzare il soggetto e contenere una serie di dati relativi alla salute e all'identità.
Ispirata dall'idea che consente ai proprietari di rintracciare i propri cani e gatti, il microchip, è stato progettato per far fronte alla dilagante micro-criminalità che da tempo affligge il Messico. Grande come un chicco di riso, il chip, grazie ad una speciale siringa, può essere inserito in un braccio o all'altezza dell'anca senza procurare particolari problemi o rigetti dell'organismo.
Battezzato VeriChip, il gadget tecnologico può contenere ogni genere di dati riguardanti il soggetto selezionato: dall'identità al gruppo sanguigno. Leggere le informazioni contenute al suo interno, secondo quanto rilevato dalla società produttrice, è un'operazione molto semplice. Per estrerre i dati necessari, infatti, agli agenti di polizia e agli addetti ospedalieri sarà sufficiente puntare uno speciale scanner contro il soggetto da analizzare.
Molteplici le applicazioni del sistema. Essendo particolarmente flessibile, infatti, il chip può ricostruire la situazione clinica del soggetto. Luis Valdez, diabetico e recente utilizzatore del chip sottocutaneo, ha dichiarato infatti: "Il chip per me è stata un'innovazione pari al telefono cellulare".
Parlando di prezzi, ogni chip costa 150 dollari più un contributo annuale di 50 dollari, mentre per ogni scanner di lettura occorrono ben 1200 dollari. Per quanto riguarda invece le discusse caratteristiche del chip che consentono di localizzare il soggetto implementato, secondo la società messicana che distribuisce la tecnologia, VeriChip funziona solo entro un raggio di cinque miglia.
E mentre qualcuno sta pensando di incrementare le potenzialità della tecnologia sfruttando il satellite, un coro di protesta si è alzato a favore del diritto di privacy che questo strumento violerebbe senza regole. Polemiche a parte, il progetto comunque sembra indirizzato verso un piano di fattibilità importante. Per VeriChip nel primo anno di commercializzazione, infatti, sono previste 10 mila implementazioni e una copertura del 70% degli ospedali messicani.