Avrebbero voluto mescolare insieme le ceneri, ma la normativa cimiteriale bavarese non lo consente
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L'ultimo saluto alle gemelle Kessler, scomparse insieme il 17 novembre, avverrà nel bosco di Grünwald, all’interno del cimitero dove riposa anche la madre Elsa. Tuttavia il loro desiderio di "essere sepolte in un'unica urna con nostra madre Elsa e il cane Yello" (come avevano precisato in un'intervista), potrebbe non avverarsi perché contro le regole cimiteriali bavaresi.
A quanto riporta il "Corriere della Sera", infatti, la normativa cimiteriale bavarese non contempla la possibilità di riesumare ceneri e riunirle in una nuova urna. Al momento non risulta che le sorelle avessero ottenuto un’esenzione, ma è comunque previsto che riposino accanto alla madre. Restano ancora sconosciute le modalità delle esequie, e perfino la DGHS, la società tedesca per la morte umana che ha seguito il loro suicidio assistito, afferma di non essere a conoscenza delle disposizioni sulla tumulazione.
Intanto, sulla porta della loro villetta è stato deposto un mazzo di fiori bianchi. Il lascito più forte delle gemelle riguarda forse il dibattito sul suicidio assistito che si è riacceso in Germania. La Conferenza episcopale tedesca mantiene una posizione contraria. "In genere non commentiamo casi personali", ha ribadito un portavoce, ritenendo fondamentale quanto espresso nel 2021 dal Consiglio permanente, che definì il suicidio assistito un atto eticamente non accettabile.
Cresce la curiosità intorno all’eredità delle sorelle Kessler, un patrimonio milionario costruito nel corso di una lunga carriera artistica. Le gemelle hanno continuato a lavorare con cachet elevati fino a quattro anni fa e, grazie a una gestione oculata delle finanze, non hanno mai sperperato la loro fortuna. Nel 2023 avevano aggiornato il testamento, che inizialmente destinava l’intero patrimonio a Medici Senza Frontiere.
La nuova disposizione ereditaria, invece, suddivide i beni tra diverse organizzazioni benefiche: la Missione per i ciechi, la CBM – Christian Blind Mission, l’Unicef, la Paul-Klinger-Künstlersozialwerk (ente che sostiene gli artisti in difficoltà) e la Deutsche Stiftung Patientenschutz, dedicata alla tutela dei pazienti. A tutto questo si aggiunge la prestigiosa casa di Grünwald, situata nel distretto più costoso di Monaco di Baviera. Anche l’immobile, dal valore molto elevato, dovrà essere gestito da un curatore incaricato dell’amministrazione dei loro beni.