Sci: storico Fill, sua la Coppa del Mondo di discesa
Lʼazzurro chiude decimo nella prova di St. Moritz e regala allʼItalia il primo trofeo di sempre nella specialità. Gara a Feuz
Peter Fill entra nella storia dello sci italiano. Il 33enne di Bressanone è il primo azzurro di sempre a vincere la Coppa di discesa: gli è sufficiente il decimo posto ottenuto nella prova di St. Mortiz, sede delle finali di Coppa del Mondo 2015-16. La gara è stata vinta dallo svizzero Beat Feuz davanti all'americano Nyman e al canadese Guay; 19esimo l'altro azzurro Paris, terzo in classifica dietro a Fill e Svindal.
Giornata storica per lo sci italiano con la vittoria della Coppa di discesa, la prima di sempre, da parte di Peter Fill. Al 33enne di Bressanone, in testa alla speciale classifica alla pari di Svindal, infortunato e già fuori dai giochi da tempo, è bastato il decimo posto nella gara di St. Moritz, sede delle finali di Coppa del Mondo 2015-16. Fill, vincitore in questa stagione della gara di Kitzbuehel il 23 gennaio, ha visto premiata la sua costanza e ha così chiuso la classifica di discesa col primo posto a 462 punti davanti ai 436 di Svindal e ai 432 di Paris. Per l'Italia è la prima coppa di discesa in assoluto mentre è il primo trofeo dalla coppa di slalom speciale di Manfred Moelgg del 2008.
Per la cronaca la gara di St. Moritz è andata al padrone di casa Beat Feuz che, nonostante il vento e la nevicata, ha fermato il cronometro sul tempo di 1'40"44 precedendo di 8 centesimi l'americano Steven Nyman e di 54 centesimi il canadese Erik Guay.
"SONO STATO BRAVO E FORTUNATO"E dopo il trionfo, le parole di Peter Fill. "Non mi sono reso conto subito di quello che avevo fatto, perché la situazione era complicata. Quando sono arrivato al parterre mi si sono avvicinati altri atleti per complimentarsi e ho capito di avere portato a compimento la missione. E' stata una stagione difficile, con tante situazioni complicate, sono orgoglioso di avercela fatta. Sa la sarebbero meritata anche Svindal e Paris, purtroppo si sono fatti mal, ma questo è lo sport, ci vuole un po' di fortuna e l'ho finalmente avuta".
"Sono stato regolare per tutta la stagione, penso di essermela meritata. Ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicina, è il risultato più importante che potevo conquistare nella mia carriera dopo le due medaglie ai Mondiali ed esserci riuscito per primo in Italia rende tutto ciò ancora più bello".
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