Verso Juve-Real: supersonico CR7 ma nei campioni in carica qualche crepa cʼè
Nella doppia semifinale di Champions i merengues restano favoriti, ma la Juve ha validi motivi per non ritenersi troppo inferiore
Imperiale Cristiano Ronaldo, c'è ancora Liga per il Real Madrid. Il portoghese si è caricato sulle spalle i Blancos nel momento cruciale della stagione e li ha trascinati al successo a Siviglia con una tripletta su tre cross favolosi di Isco, James (prolungato da Chicharito) e Bale (primo pallone toccato dopo il suo ingresso in campo). Il Real conquista così uno stadio inviolato da più di un anno e ben 34 partite consecutive e a 3 giornate dalla fine resta nella scia del Barcellona, a -2 ma con il vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti. Eppure, nonostante il 3-2 e un supersonico CR7, dalla serata del Sanchez Pizjuan emerge qualche buon motivo per la Juve per sperare nell'impresa.
CR7 NON PERDONAA Siviglia ha raggiunto i 42 gol in questa Liga, 220 in tutte le edizioni del campionato spagnolo, settimo di sempre. Come spesso gli accade ha sparato a salve su punizione (1 rete su 42) ma su azione si è confermato letale, raggiungendo quota 10 gol di testa: esecuzioni di forza, elasticità, tecnica e coordinazione in equilibrio perfetto. Il madridismo ha palpitato quando si è toccato il ginocchio sinistro dopo un contatto con Mbia negli ultimi minuti. Per una squadra priva del suo equilibratore Modric e vulnerabile in velocità, la salute del fuoriclasse portoghese è la polizza sulla volata finale.
SERGIO RAMOS PIVOTENei giorni scorsi Ancelotti lo ha definito “il difensore più completo che ho allenato.” Meglio insomma di Thiago Silva, Nesta, Cannavaro, John Terry… Poi però lo ha confermato in mediana, come nel ritorno dei quarti di Champions contro l'Atletico. Carletto ha percepito le carenze di equilibrio attuali del Real e sente la necessità di dare copertura alla difesa, costretta costantemente in parità numerica sulle avanzate avversarie. La mossa però ha funzionato solo in parte: il Siviglia ha avuto comunque ampi spazi per attaccare e ha sfiorato più volte prima il 2-2 e poi il 3-3, fermato da un monumentale Pepe e un ottimo Casillas.
MOSSE JUVENella doppia semifinale i campioni d'Europa restano favoriti, ma la Juve ha validi motivi per non ritenersi troppo inferiore. Il Real è attaccabile con gli inserimenti centrali dei centrocampisti (Marchisio e Vidal) che raramente vengono seguiti dai mediani. Lo stesso accade sulle fasce, dove Carvajal e Marcelo sono poco assistiti da James e Isco. Entrambi i gol del Siviglia sono nati da incursioni di Aleix Vidal (25 anni, una delle rivelazioni della stagione in Europa) dalla parte di Marcelo. Anche sulle palle inattive il Madrid ha vissuto una serata da brividi, nonostante la contemporanea presenza di Varane, Pepe e Ramos. Tra un brindisi e una fetta di torta scudetto, Allegri e il suo staff avranno certamente preso nota. Oltre il supersonico CR7, in questo Real qualche piccola crepa c'è.
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