Juve, Allegri rimandato: il gioco non cʼè ancora

La Juve lascia Palermo con tre punti, ma con la spia della riserva accesa. I bianconeri, salvati dal tacco di Goldaniga, hanno mostrato molti limiti facendo scattare l'allarme. Al Barbera si è vista la peggior Juve della stagione e questo deve far riflettere Max Allegri già pesantemente criticato dopo il ko contro l'Inter. Serve un immediato riscatto contro la Dinamo Zagabria in Champions League per non complicare ancora di più il girone.

Risultato a parte, i bianconeri devono dimostrare ben altro spessore. Il centrocampo orfano di Pogba non ha ancora trovato i giusti meccanismi anche perché Pjanic, il peggiore, non si è ancora adattato. Allegri l'ha schierato mezzala, ma i risultati sono stati simili a quelli da regista a San Siro contro i nerazzurri. Per Miralem è venuto il momento di salire in cattedra perché questa Juve, in attesa di Marchisio, ha troppo bisogno delle sue giocate. Così come ha bisogno di quelle di Paulo Dybala. L'argentino è rimasto a riposo, ma la sua assenza si è fatta sentire. Non avrà ancora segnato ma la Joya è fondamentale perché con i suoi movimenti crea spazi per Higuain o Mandzukic. I due bomber, invece, in campo insieme si sono pestati i piedi.

Allegri dovrà riflettere parecchio su questa partita e anche i giocatori si sono resi conto che questa non è la strada giusta. "Dobbiamo dare di più, abbiamo fatto molto fatica", hanno detto in coro Bonucci e Dybala. A consolarli c'è solo la vetta della classifica, meglio della falsa partenza dello scorso anno. Anche se il gioco è ancora tutto da costruire. Bisogna alzare l'asticella soprattutto in ottica europea.