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Dimissioni Magro: Sanzo soddisfatto

Terremoto nel mondo della scherma

Il mondo della scherma è scosso dalle dimissioni del plurimedagliato ct del fioretto Andrea Magro.

Dopo la dura presa di posizione della squadra maschile, che lo aveva invitato a fare le valigie, Magro ha deciso di lasciare, mantenendo la carica in ambito femminile. Salvatore Sanzo, portavoce degli atleti oro ad Atene, ha commentato a Tgcom: "Accogliamo con soddisfazione questa decisione, non c’erano più le condizioni per lavorare".

Mai richiesta di dimissioni fu più efficace. Sono trascorse poco più di quattro ore dalla diffusione del comunicato, a dir poco sorprendente, con cui la squadra di fioretto maschile recente oro olimpico ad Atene, chiedeva a gran voce l’allontanamento del tecnico. Detto, fatto. Al termine di un Consiglio Federale a dir poco infuocato ecco arrivare il comunicato in cui Magro prende atto dell’ “impossibilità di portare avanti un percorso di filosofia sportiva che, in questi anni di mia guida del settore, ha ottenuto quei risultati che restano scritti nella storia della scherma italiana”. La diretta conseguenza sono le dimissioni da Ct del settore maschile.

Salvatore Sanzo, capitano e portavoce della squadra italiana e vice campione olimpico nell’individuale, accoglie quasi incredulo la notizia: “Sono stupito della decisione – dice – venerdì scorso ci eravamo incontrati ed era di diverso avviso… rifiutava l’eventualità di dimettersi, ed anzi minacciava addirittura di escludere dalla squadra chi creasse problemi, portando a Mondiali ed Olimpiadi le quinte linee. Accogliamo però con grande soddisfazione la notizia, erano un paio di anni che c’erano dei problemi”.

A stupire Sanzo però è anche il comportamento della Federazione, che fino a ieri aveva ribadito piena fiducia in Magro: “Ero stupito di quello e sono stupito anche di questo”. Evidentemente la vostra presa di posizione è stata troppo palese e veemente per essere ignorata… “Siamo stati costretti a uscire allo scoperto, perché per le vie “istituzionali” non si otteneva niente. Abbiamo fatto delle riunioni con la Federazione ma non c’era molta attenzione nei confronti della nostra situazione”.

Ci può spiegare qual era il vostro disagio? “Non ritenevamo Magro in grado di assisterci a dovere dal punto di vista tecnico durante le gare. Ognuno di noi ha dei maestri nelle rispettive società, e vogliamo anche in nazionale una persona capace”. Le ragazze però sembrano non essere del vostro stesso avviso. Non dovrebbero avere il vostro stesso problema? “Io posso riportare quello che ho sentito in riunione, e il punto di vista delle ragazze è questo: ‘noi abbiamo i nostri maestri, che ci sia o non ci sia Magro è uguale’. Ecco probabilmente loro hanno delle esigenze diverse rispetto a noi, posso pensare solo questo”.

Adesso si apre l’era del dopo-Magro, un Ct che in 10 anni ha vinto 26 medaglie mondiali di cui 12 ori, e 10 medaglie olimpiche di cui 4 del metallo più prezioso. Lei e Vanni provenite da una grossa scuola, così come Cassarà: possibile che la Federazione decida di affidare ad uno dei vostri maestri la gestione della squadra? “Noi abbiamo bisogno di un selezionatore che ci coordini, non di un maestro. Comunque al di là di questo, sarà la Federazione a decidere, non credo che ci chiederanno un parere. Penso comunque che la scelta cadrà su un italiano, magari su un ex atleta”.

Francesca Zambon