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Jazz Meeting con Pieranunzi

Il musicista romano parla a Tgcom

Jazz Meeting ha il piacere di presentarvi questa settimana una "novità" discografica che riemerge dal passato come "Parisian Portraits" lavoro "solo" di pianoforte di Enrico Pieranunzi; il grande pianista romano conferma, con questo album, la cui registrazione risale al 1990, tutto quanto è stato scritto o detto di lui in questi anni.

Il suo approccio con il pianoforte, il suo modo di suonare particolarmente riconoscibile, lo hanno posto all'attenzione internazionale.

 In "Parisian Portraits" ci sono brani che i più tardi Pieranunzi avrebbe ripreso in diversi progetti. Proprio da questo aspetto inizia il nostro incontro con lui.

"In effetti ci sono dei brani che mi hanno accompagnano negli anni come ad esempio "Persona" che all'epoca, nel '90, avevo scritto da poco, l'ho inciso il quintetto nel disco "Don't Forget The Poet" con l'etichetta "Challange"; lo stesso discorso vale anche "Lighea" che ho ripreso in "Racconti Mediterranei" o lo standard "My Funny Valentine", ma ci sono anche brani che ho fatto solo in questo disco come "Never Before, Never Again" (che non ho più fatto) e così anche "Canto Della Sera".

"Parisian Potraits" è un disco che fa parte di un progetto più articolato voluto dalla "Egea"...
Sì, l'album fa parte della "Pieranunzi Series" iniziata lo scorso anno con "Untold Story" che registrai sempre a Parigi con Paul Motian alla batteria e Mark Johnson al contrabbasso. Il prossimo anno sarà invece pubblicato il disco con Chet Baker che fu il primo che realizzai con il grande trombettista. "Parisian Portraits" è stato anche il primo disco di "piano solo" da me realizzato fuori dall'Italia. 

Hai altri progetti in ballo con il "piano solo"?
Sto lavorando al progetto dedicato alle musiche di Scarlatti, che ho pensato di attuare in occasione del 250esimo anniversario dalla morte del grande compositore; non ho mai tagliato il filo con la musica classica, anche quando l'attività jazzistica è diventata preponderante. Ho avuto illustri colleghi come Jarrett e Corea che hanno fatto operazioni di questo tipo, cioè composizioni classiche sulle quali hanno poi eseguito improvvisazioni. Io farò anche un disco su questo progetto riguadante Scarlatti, anche se al momento non so quando verrà pubblicato. Presenterò le composizoni l'8 novembre a Roma, a Villa Medici, e il 18 dello stesso mese sarò a Firenze.

Giancarlo Bastianelli