FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pd, Orlando: "Referendum degli iscritti su un accordo con Forza Italia"

Il ministro della Giustizia: "Mi pare che anche Renzi lo abbia negato, ma se cessiamo di essere di sinistra sarebbe unʼaltra cosa. Bisogna scongiurare questo scenario"

Pd, Orlando:
lapresse

"Se ci fosse l'alleanza tra Pd e Forza Italia, chiederei agli iscritti che ne pensano attraverso un referendum".

Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sottolineando che "quello di un partito della Nazione con Berlusconi sarebbe uno scenario inquietante e improponibile". "Mi pare che anche Renzi lo abbia negato - ha aggiunto - ma se cessiamo di essere di sinistra sarebbe un'altra cosa. Bisogna scongiurare questo scenario".

Guerini: governo con Berlusconi fatto con Orlando dirigente - "L'unico governo con Berlusconi il Pd l'ha fatto con Bersani segretario e Orlando era nel gruppo dirigente: non ricordo come andò quella volta il referendum tra gli iscritti". Così il coordinatore del Pd Lorenzo Guerini, ha replicato a Orlando.

"Si vada oltre gli scontri personali o vince la destra" - "Se si riesce ad andare oltre alle contrapposizioni personali e agli organigrammi io credo ci siano le condizioni per ricomporre il centrosinistra attorno ai problemi delle persone", ha poi proseguito Orlando.

Il Guardasigilli ha poi parlato del rapporto tra Mdp e Campo progressista con Matteo Renzi: "Non mi aspetto che due soggetti che discutono di una ricucitura abbiano già all'inizio un'armonia, c'è tanta distanza da colmare in termini di lacerazioni e di conflitti personali ma penso che vadano messi da parte per evitare che vinca la destra. Va messo da parte un pezzo del proprio punto di vita".

"Da solo il Pd non fa più il 40%, divisi si perde" - "Il Pd da solo temo non riesca più a registrare il 40% delle preferenze alle elezioni europee", ha affermato Orlando. "C'è un elettorato di sinistra che non è andato a votare a questa tornata amministrativa e noi dobbiamo chiederci perché".

La battaglia contro il proporzionale - "Alla direzione di luglio - ha annunciato Andrea Orlando - ci faremo sentire, non ci rassegneremo all'idea del proporzionale e spingeremo per costruire la coalizione. E' un passaggio inevitabile se vogliamo ricomporre il popolo".

"Partire dalla coalizione e non dal leader" - "Io partirei dalla costruzione della coalizione", ha affermato ancora Orlando intervistato da Maria Latella. "Se partiamo dal leader non costruiremo mai una coalizione. Il Pd parte con un candidato naturale, Renzi, che ha vinto le primarie".

"Poltrone vuote segno di isolamento, fare alleanze" - "Minniti e Bersani? Sono due modi diversi di chiedere all'Unione europea di assumersi una responsabilità che oggi non ci si assume, ma non so se funziona l'idea delle poltrone vuote perché può essere il segno di un isolamento politico quando invece dobbiamo fare alleanze", ha osservato il ministro della Giustizia.

"Non vedo contrapposizione tra Roma e Milano" - "Non vedo contrapposizione tra le parole d'ordine delle due manifestazioni di Roma e Milano - ha osservato ancora il ministro -. Se guardiamo ai contenuti, penso alle parole di Martina che riprendono il filo di quelle di Pisapia, credo ci siano le condizioni per ricomporre il centrosinistra. A patto di mettere da parte e superare i personalismi".