Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera, assolto dall'accusa di falso elettorale
Secondo quanto stabilito dal giudice Paolo Gallo, del tribunale di Torino, "il fatto non sussiste"
E' stato assolto Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei deputati, dall'accusa di falso elettorale.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice Paolo Gallo, del tribunale di Torino, perché "il fatto non sussiste", e riguarda anche gli altri due imputati. La procura aveva chiesto otto mesi di reclusione.
Ricostruendo la vicenda, il pm Colace aveva affermato che l'esclusione del candidato, Stefano Zacà, fu decisa per "non fare uno sgarbo" a Paolo Zangrillo, esponente di Forza Italia e residente a Moncalieri (non imputato), oggi ministro della Pubblica amministrazione. "Questo - ha detto il magistrato - politicamente è comprensibile. Ma la modalità scelta (la cancellazione del nome, ndr) è contraria alla legge. Un intervento sulla lista può farlo solo la commissione elettorale e mai per ragioni di opportunità politica, ma solo per irregolarità nella procedura. La soluzione doveva essere ripetere la raccolta delle firme, anche se il tempo rimasto era poco. Così, invece, è stato alterato un atto". Il giudice ha però assolto Molinari perché "il fatto non sussiste".
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