FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Caso Geithner, Berlusconi: "Il complotto contro di me? Lo sapevo"

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera Brunetta chiede una commissione dʼinchiesta sulle affermazioni dellʼex ministro del Tesoro Usa che nel suo libro scrive: “Dall'Ue nel 2011 proposero a Obama di far cadere Berlusconi”

Timothy Geithner, personaggi
ap-lapresse

"Il complotto. Dall'America di Obama arriva la prova decisiva del golpe europeo contro l'Italia per abbattere Silvio Berlusconi. La democrazia dopo quei fatti del 2011 è sospesa. E la estromissione politico-giudiziaria del leader di Forza Italia è il coronamento di quella trama. Napolitano e Renzi silenti. Il Parlamento indaghi". Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di FI alla Camera dopo le anticipazioni pubblicate dal quotidiano "La Stampa" del libro dell'ex ministro del Tesoro americano Tim Geithner. Interviene anche lo stesso Silvio Berlusconi che al Corriere dice: "Il complotto? Lo sapevo e l'avevo anche detto".

Nel volume "Stress Test", il politico Usa fa il proprio resoconto della crisi che si è trovato ad affrontare prima alla guida della Fed di New York poi come segretario al Tesoro e dedica un passo alla crisi dello Spread che portò alle dimissioni dell'Esecutivo italiano: "A un certo punto - scrive Geithner - in quell'autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i presti dell'Fmi all'Italia, fino a quando non se ne fosse andato".

Davanti a queste rivelazioni l'ex ministro Brunetta invoca un intervento ufficiale: "Chiediamo con ogni forza solennità e urgenza l'istituzione di una Commissione di indagine parlamentare, dotata dei più ampi poteri che la Costituzione le assegna. E siamo francamente meravigliati che nessuna Procura della Repubblica abbia aperto un fascicolo dinanzi all'evidenza di un attentato contro la Costituzione dello Stato. Ma questo è un fascicolo che, se è una persona perbene, deve aprire anzitutto uno dei beneficiari a sua insaputa di questo abuso. Matteo Renzi ci sei?".

"La verità viene sempre fuori. Fu un complotto a cacciare l'ultimi governo votato dagli italiani". Lo scrive su twitter Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi in merito a quanto detto dall'ex ministro del tesoro americano Gheitner su Berlusconi.

Alle due voci di Toti e Brunetta si accompagnano altre reazioni in Fi. Maurizio Gasparri rimarca: "Nell'autunno 2011 il complotto contro Berlusconi ci fu e come. Lo confermano esponenti di vertice dell'amministrazione americana. Berlusconi, quando parla di un colpo di Stato, ha straragione. Oltre ai libri di Friedman e tutte le cose che sono apparse evidenti in Italia, adesso apprendiamo da un libro dell'ex ministro del Tesoro degli Stati Uniti, Tim Geithner, che addirittura ad Obama, da autorità dell'Unione europea, fu proposto un vero e proprio complotto per far cadere Berlusconi. Napolitano che cosa sa di queste vicende? Come hanno partecipato a questo disegno Monti e altri esponenti della politica e delle istituzioni italiane? Bisogna aprire un'inchiesta interna e internazionale".

La vice capogruppo di Fi alla Camera Maria Stella Gelmini spiega a Tgcom24: "Si dirà che non è utile guardare la vicenda politica dallo specchietto retrovisore se si vuole evitare di sbattere sul presente. Nel caso della caduta del governo Berlusconi, nel novembre 2011, parliamo però di un fatto ancora ben presente. Nelle memorie dell'ex segretario americano del Tesoro, Timothy Geithner, quel periodo e quella vicenda sono drammaticamente presenti per noi italiani".

"Le circostanze raccontate da Geithner - continua Gelmini - ci confermano quello che in molti abbiamo denunciato e in moltissimi hanno sospettato: il tentativo di far cadere il governo Berlusconi con qualche maneggio c'è stato come pure ci sono state sponde attive, in Italia, a sostegno di un disegno concepito forse in Europa ma inattuabile senza una mano italiana. La storia non si scrive con i se. Gli elettori, però, hanno nelle mani un'arma potente per rimettere a posto le tessere di un mosaico fatto cadere con l'inganno".