"Russia sempre pronta ai negoziati"

Tregua in Ucraina, quanto durerà e cosa ha detto davvero Putin sulla pace

"La Russia è sempre pronta ai negoziati". Appena trenta ore di cessate il fuoco, ma un messaggio diretto a Zelensky e Trump. E anche all'Ue. Cosa prevede il programma annunciato dal presidente russo in persona

di Maurizio Perriello
19 Apr 2025 - 17:47
 © Telegram

© Telegram

La tregua di Pasqua in Ucraina annunciata da Vladimir Putin durerà appena 30 ore, dalle 17 italiane del 19 aprile alle 23 (sempre italiane) di domenica 20 aprile. Nulla in apparenza, eppure la dichiarazione rappresenta una svolta decisiva nella guerra. Che il cessate il fuoco sarebbe stato cercato e stabilito entro il 20 aprile, noi di Tgcom24 lo avevamo anticipato a febbraio parlando in anteprima della bozza del piano di pace dell'amministrazione Trump. Più che militare, la svolta è senza dubbio propagandistica, col Cremlino che ha calcolato di apparire come "l'unico Paese a volere davvero la pace". Come ha ammesso lo stesso Putin, coadiuvato dal Capo di Stato maggiore delle forze russe, il generale Valery Gerasimov.

A pochi minuti dall'entrata in vigore del cessate il fuoco, l'allarme antiaereo è risuonato a Kiev e nella relativa regione per il passaggio di droni russi. Situazione analoga nelle oblast di Kharkiv e Dnipropetrovsk. Si tratta di un'altra abitudine russa: innalzare la tensione e intensificare la pressione militare in corrispondenza di tregue o eventi negoziali. Il che ha fornito a Volodymyr Zelensky l'occasione di sottolineare la "reale volontà russa" di proseguire le ostilità. Sullo sfondo dei piani di pace trapelati dai negoziati informali tra Washington e Mosca, con Kiev scontenta per le questione di sovranità e integrità territoriale.

Cosa ha detto Putin sulla tregua in Ucraina

 Riportiamo di seguito la traduzione letterale del discorso di Putin di fronte alle telecamere ufficiali del Cremlino e alla presenza del generale Gerasimov. "Spinta da considerazioni umanitarie, dalle 18 di oggi alle 00:00 di lunedì (la mezzanotte tra Pasqua e Pasquetta, ndr), la parte russa dichiara una tregua pasquale. Ordino di sospendere tutte le ostilità per questo periodo. Partiamo dal presupposto che la parte ucraina seguirà il nostro esempio. Allo stesso tempo, le nostre truppe devono essere pronte a respingere eventuali violazioni della tregua e provocazioni da parte del nemico, nonché qualsiasi sua azione aggressiva". Poi l'accusa diretta alla controparte ucraina: "Kiev ha violato la moratoria sugli attacchi agli impianti energetici più di cento volte". E ancora: "La Russia è sempre stata pronta ai negoziati e accoglie con favore il desiderio degli Stati Uniti, della Cina, dei membri dei Brics e di altri Paesi per una soluzione equa in Ucraina. Il progresso della tregua pasquale dimostrerà la disponibilità di Kiev a essere in grado di risolvere pacificamente la questione".

Perché la Russia ha voluto il cessate il fuoco temporaneo

 Quest'anno la Pasqua cristiana e quella ortodossa coincidono. La pressione dei russi etnici e di tutti gli ortodossi che festeggiano la ricorrenza in Ucraina e nei territori di confine ha spinto il Cremlino a mostrarsi "caritatevole" e sensibile alla questione religiosa di "tutti i figli di Dio". Propaganda, ma efficacissima. Quasi un "vantaggio morale", come ha sottolineato l'ideologo ed ex consigliere di Putin Sergej Markov, ancora influentissimo e molto seguito dalla popolazione in terra russa. Il riferimento diretto a Donald Trump, con tanto di "sviolinata" per la volontà comune di porre fine alle ostilità quanto prima, fornisce un assist a entrambe le cancellerie di rincarare la dose contro gli europei, al momento impegnati in un riarmo indotto dagli stessi Usa. Come a dire: "Si vede benissimo chi vuole la pace e chi la guerra adesso".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri