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Texas, la tragedia non è colpa dei tagli di Trump: ecco perché

L'accusa arrivava dai più parti, ma i numeri raccontano un'altra storia

08 Lug 2025 - 14:11
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Le inondazioni in Texas dei giorni scorsi hanno causato oltre 100 morti. Tra cui molti ragazzini di un campo estivo. E subito è divampata la polemica, con alcuni esponenti del Partito democratico americano che hanno puntato il dito contro i tagli dell'amministrazione Trump al personale del governo federale, compresi i meteorologi. In particolare, il senatore Chris Murphy ha affermato che: "Previsioni meteorologiche accurate avrebbero aiutato a evitare il disastro". Ma è davvero così? La BBC ha svolto un'accurata indagine. E numeri, fatti e testimonianze dicono il contrario: la tragedia in Texas non è colpa di Trump.

L'accusa

 L'ipotesi avanzata da più parti all'indomani dell'alluvione è che i tagli potrebbero aver impedito al National Weather Service (NWS), l'agenzia governativa che fornisce le previsioni meteorologiche negli Stati Uniti, di prevedere adeguatamente le inondazioni e di lanciare l'allarme. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha subito dichiarato che "gli uffici del NWS erano ben forniti di personale. Qualsiasi affermazione contraria è completamente falsa". La BBC ha verificato che, nonostante la riduzione del personale prevista anche presso il NWS, gli esperti a disposizione prima e durante le inondazioni in Texas erano adeguati.

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I tagli di Trump

 Infatti, va ricordato che l'amministrazione Trump ha proposto un taglio del 25% all'attuale bilancio annuale della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), pari a 6,1 miliardi di dollari. La NOAA è l'agenzia che sovrintende al NWS. Solo che questi tagli entreranno in vigore nell'anno finanziario 2026, che inizia a ottobre 2025. Perciò queste decisioni non hanno sicuramente avuto impatto sulla tragedia del Texas perché non sono ancora entrate in vigore.

Vero è anche che a partire dallo scorso gennaio, il personale del NWS è stato ridotto a causa delle misure di efficienza adottate dall'amministrazione Trump. Il Dipartimento per l'efficienza governativa (Doge), fino a poco tempo fa guidato da Elon Musk, ha offerto incentivi a dimissioni volontarie e pensionamenti anticipati. Di conseguenza, secondo Tom Fahy, direttore del sindacato del NWS, circa 200 dipendenti del Servizo meteorologico nazionale hanno presentato dimissioni volontarie e 300 hanno optato per il pensionamento anticipato. In totale, l'agenzia ha perso 600 dei suoi 4.200 dipendenti.

Eppure, gli esperti di clima interpellati dalla BBC hanno dichiarato che le previsioni del NWS e gli avvisi di inondazione della scorsa settimana in Texas sono stati "quanto di più adeguato ci si potesse aspettare".

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Camp Mystic, com'era il campeggio prima delle inondazioni in Texas

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Parola agli esperti

 "Le previsioni e gli avvisi si sono svolti tutti normalmente", ha dichiarato alla BBC Avantika Gori, professoressa associata di ingegneria civile e ambientale alla Rice University in Texas. "La sfida è stata la grande difficoltà di prevedere questo tipo di precipitazioni estreme e localizzate". E Andy Hazelton, un climatologo che ha modellato i percorsi degli uragani per la NOAA, è certo: "Non credo che i problemi di personale abbiano contribuito direttamente a questo evento: allarmi e avvisi sono circolati regolarmente".

Gli uffici locali

 Alcuni esperti hanno accusato ancora i tagli di Trump sostenendo che la riduzione del personale ha impedito agli uffici locali del NWS in Texas di coordinarsi efficacemente con i servizi di emergenza. "Ci sono dubbi sul fatto che la comunicazione delle informazioni meteorologiche sia avvenuta in un modo ottimale", ha denunciato Daniel Swain, climatologo presso l'Università della California di Los Angeles.

"L'impatto avrebbe potuto essere in parte evitato se alcune delle persone del servizio meteorologico responsabili di quelle comunicazioni fossero state ancora impiegate, cosa che non è accaduta in alcuni di questi uffici locali". In effetti, gli uffici di San Angelo e San Antonio, che coprono le aree colpite dall'alluvione, hanno alcuni posti vacanti. La BBC l'ha accertato spulciando il sito web dell'ufficio di San Antonio che elenca alcune posizioni vacanti, tra cui due meteorologi. Anche il direttore del sindacato del NSW Tom Fahy ha dichiarato che nell'ufficio di San Angelo mancava un idrologo senior e uno scienziato specializzato in fenomeni di inondazione. Eppure, lo stesso Fahy ha fatto notare che entrambi gli uffici avevano temporaneamente aumentato il personale, proprio in previsione di un evento meteorologico pericoloso.

"Gli uffici meteorologici del NWS di Austin/San Antonio e San Angelo, in Texas, hanno avuto a disposizione ulteriori meteorologi durante la catastrofica alluvione", ha confermato la portavoce del NWS Erica Grow Cei. "Tutte le previsioni e gli avvisi sono stati emessi tempestivamente", ha aggiunto.

I palloni meteorologici

 In un video diventato virale sul web, il meteorologo John Morales ha affermato: "C'è stata una riduzione del 20% nei rilasci e nei lanci di palloni meteorologici". Diversi utenti dei social media hanno indicato le parole di Morales come prova del fatto che i tagli al bilancio hanno limitato la capacità dei meteorologi di anticipare eventi estremi come le inondazioni nella contea di Kerr, in Texas. In effetti, le stazioni NWS solitamente lanciano palloni meteorologici due volte al giorno e, dallo scorso febbraio, questi lanci sono stati ridotti in almeno 11 località degli Stati Uniti.

Eppure, i dati disponibili pubblicamente e consultati dalla BBC mostrano che, nel periodo precedente le inondazioni, i lanci di palloni meteorologici sono stati effettuati come previsto da Del Rio, la stazione di lancio più vicina all'epicentro dell'inondazione, raccogliendo dati che hanno informato le previsioni meteorologiche che, secondo gli esperti, sono state le più accurate possibile.

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