Israele manda i soldati nelle città Chiusi quartieri arabi dopo gli attacchi
Tel Aviv rafforzate le misure di difesa e annuncia che non consegnerà i cadaveri degli attentatori alle famiglie. Le loro case saranno demolite e i beni sequestrati
L'esercito israeliano ha ricevuto l'ordine di inviare sei compagnie di soldati nelle maggiori città di Israele per accrescere il senso di sicurezza nel Paese. Lo riferisce la radio militare. Il governo ha inoltre deciso di chiudere i quartieri arabi e di non consegnare i cadaveri degli attentatori alle rispettive famiglie. Nelle ultime 24 ore Gerusalemme era stata colpita da nuovi attacchi contro israeliani: 3 morti e 20 feriti il bilancio.
In questa fase, soldati della polizia militare agiranno fiano a fianco con gli agenti della polizia e della guardia di frontiera. Il Consiglio di difesa del governo israeliano ha deciso di chiudere di volta in volta interi rioni palestinesi di Gerusalemme est, "secondo le necessità". Il ministro della giustizia Ayelet Shaqed ha aggiunto che le case degli attentatori saranno demolite e i loro beni sequestrati. Ai terroristi saranno revocati i diritti di residenza permanente, mentre le proprietà degli stessi terroristi che compiono attacchi saranno confiscate.
Difese rafforzate - Mentre continua l'escalation di violenza nel Paese, è stato intanto approvato l'immediato reclutamento di 300 guardie civili addette alla protezione nei trasporti pubblici. E si pensa a misure punitive contro il Movimento islamico in Israele, ritenuto uno dei fomentatori dei recenti attacchi: saranno messe a punto dal Consiglio di difesa di Tel Aviv.