© UN Women/Serhii Korovainyi
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Dal 2022 oltre 4.300 donne uccise e 11mila ferite. Violenza di genere aumentata del 36%, una donna su due disoccupata
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Tre anni dopo l'invasione russa, il bilancio sulla condizione delle donne ucraine è devastante. I numeri raccontano una tragedia che va oltre i morti e i feriti sui campi di battaglia: un'intera generazione di donne che ha visto cancellati decenni di progressi nei diritti, nella sicurezza e nelle opportunità economiche.
Secondo i dati presentati da UN Women - l'ente delle Nazioni Unite dedicato all'uguaglianza di genere e all'empowerment delle donne - in occasione della conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina tenutasi a Roma, dal 2022 oltre 4.300 donne e ragazze sono state uccise e quasi 11mila ferite. Numeri allarmanti ma con ogni probabilità sottostimati, considerando le difficoltà nel documentare le vittime nelle zone di guerra.
Oggi oltre 1,8 milioni di donne restano sfollate all'interno del paese e quasi 6,7 milioni dipendono dall'assistenza umanitaria. La guerra ha creato quello che UN Women definisce "una delle crisi umanitarie più profonde del nostro tempo", colpendo in modo sproporzionato donne e ragazze.
Le conseguenze si misurano in ogni aspetto della vita quotidiana. La violenza di genere è aumentata del 36% dal 2022, mentre il 42% delle donne è ora a rischio depressione e il 23% riferisce di aver bisogno di supporto psicologico per sé o per un membro della famiglia.
Il quadro economico è altrettanto drammatico: nel 2023 le donne rappresentavano il 72,5% dei disoccupati. Nel 2024, solo il 48% delle donne sfollate aveva un impiego, rispetto al 71% degli uomini. Il divario salariale è raddoppiato: nel 2023 le donne guadagnavano il 41,4% in meno rispetto agli uomini, contro il 20% del 2021.
Particolarmente agghiaccianti sono i dati sulla violenza sessuale utilizzata sistematicamente come arma di guerra. Tra febbraio 2022 e dicembre 2024, le Nazioni Unite hanno documentato 433 casi di violenza sessuale legata al conflitto, di cui 129 ai danni di donne e ragazze.
La Missione ONU per il monitoraggio dei diritti umani ha registrato dal 24 febbraio 2022 al 31 agosto 2024 ben 342 casi di stupri, mutilazioni genitali, nudità forzata e altre violenze perpetrate da membri delle forze armate russe, autorità di polizia e in centri di detenzione. Le vittime includono 236 uomini, 94 donne, dieci ragazze e due ragazzi.
"I numeri reali sono probabilmente molto più alti", sottolineano i rapporti ONU, "poiché molti casi non vengono denunciati per via dello stigma, della paura e dell'insicurezza continua". A livello globale, nel 2023 si è registrato un aumento del 50% dei casi di violenza sessuale nei conflitti rispetto all'anno precedente.
La guerra ha drammaticamente aumentato anche il carico di lavoro domestico e di cura non retribuito. Le donne ucraine dedicano ora 56 ore settimanali all'assistenza all'infanzia, rispetto alle 49 ore precedenti al conflitto. La chiusura degli asili nido ha aggravato ulteriormente questa situazione, costringendo molte donne a rinunciare al lavoro. Nel 2024, secondo le stime OCHA, 2,5 milioni di persone in Ucraina - prevalentemente donne e ragazze - hanno bisogno di servizi relativi alla prevenzione della violenza di genere.
L'impatto sulla salute mentale è devastante. Un'indagine dell'OIM ha rilevato che il 53% degli sfollati interni in Ucraina soffre di depressione. Le donne appartenenti a gruppi emarginati - come le donne rom, le persone LGBTQI+ e le donne con disabilità - affrontano ulteriori livelli di trauma con ancora meno opzioni di supporto.
I sistemi di supporto psicologico sono spesso irraggiungibili per chi fugge dalle zone rurali o dalla linea del fronte. Nel 2024, UN Women ha fornito protezione, assistenza legale e supporto psicosociale a oltre 180mila donne e ragazze attraverso il Women's Peace and Humanitarian Fund.
Oggi un'impresa su due in Ucraina è fondata da una donna, trasformando le crisi in opportunità. Si stanno aprendo nuove possibilità in settori precedentemente dominati dagli uomini, come la sicurezza, i trasporti e lo sminamento.
Tuttavia, permane una grave carenza di fondi per le organizzazioni che si battono per i diritti delle donne. Solo 3,5 miliardi di dollari (il 19%) degli aiuti pubblici allo sviluppo stanziati nel 2023 per Kiev prevedono obiettivi legati all'uguaglianza di genere, molto al di sotto della media globale del 46%.
L'Alleanza per l'Ucraina, lanciata da UN Women e dai governi tedesco e ucraino, conta oggi oltre 90 membri per garantire che la ricostruzione avvenga nel segno dell'uguaglianza di genere. "Più che in qualsiasi altro momento dal 24 febbraio 2022, le donne in Ucraina hanno bisogno di assistenza salvavita, di sostegno per riappropriarsi dei propri diritti e di guidare il processo decisionale sul futuro dell'Ucraina", conclude il rapporto di UN Women. I numeri della guerra raccontano una tragedia, ma anche la determinazione di un'intera generazione di donne che non si arrende.