© Afp
© Afp
Media: riprese le consegne Usa di munizioni di artiglieria a Kiev
di Redazione online© Afp
© Afp
La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.233. Zelensky è giunto a Roma per partecipare alla quarta Conferenza internazionale sulla ricostruzione dell'Ucraina, alla presenza tra gli altri di Meloni e von der Leyen. Il presidente ucraino è stato ricevuto a Castel Gandolfo da Papa Leone XIV, che ha ribadito la disponibilità del Vaticano a ospitare i negoziati tra Mosca e Kiev. Al Quirinale Mattarella ha confermato aZelensky il completo appoggio dell'Italia a Kiev, chiarendo che "la nostra posizione è e rimane assolutamente ferma". Poi l'appello: "Si aprano i negoziati per l'ingresso di Kiev nell'Ue". Intanto gli Stati Uniti hanno ripreso le consegne di proiettili di artiglieria da 155 mm e missili Gmlrs di artiglieria mobile all'Ucraina, pochi giorni dopo che l'amministrazione del presidente Donald Trump aveva interrotto le spedizioni di alcune armi a Kiev. Lo hanno riferito due funzionari statunitensi all'agenzia di stampa Reuters.
Gli Stati Uniti hanno ripreso le consegne di proiettili di artiglieria da 155 mm e missili Gmlrs di artiglieria mobile all'Ucraina, pochi giorni dopo che l'amministrazione del presidente Donald Trump aveva interrotto le spedizioni di alcune armi critiche a Kiev: lo hanno riferito due funzionari statunitensi all'agenzia di stampa Reuters. La sospensione di alcune spedizioni di armi la scorsa settimana sembra essere stata legata al timore che le scorte militari statunitensi potessero essere troppo basse, secondo i funzionari che hanno voluto mantenere l'anonimato. Le fonti non hanno specificato quante armi siano state inviate, né se la spedizione sia stata completata.
"Esplosioni segnalate a Kiev". Lo scrive su X il Kyiv Independent, citando i propri giornalisti sul campo. Secondo la testata, si sono verificate delle esplosioni, mentre la Russia prendeva di mira la capitale con dei droni.
La Lituania e la Finlandia hanno comunicato l'intenzione di iniziare a produrre, a partire dal prossimo anno, mine antiuomo. Lo hanno comunicato alcuni funzionari in forza ai ministeri della Difesa di Vilnius e Helsinki. Il viceministro della Difesa lituano, Karolis Aleksa, precisato che nel 2026 la Lituania investirà nella produzione di mine antiuomo tentando di sopperire non solo al fabbisogno interno, ma anche a quello dell'Ucraina. La Lituania e la Finlandia hanno annunciato il proprio ritiro dalla convenzione di Ottawa sul divieto di produzione, vendita e utilizzo delle mine antiuomo alla fine dell'anno passato assieme all'Estonia, alla Lettonia e alla Polonia.
L'Estonia potrebbe porre il veto al 18° pacchetto di sanzioni dell'Unione europea nei confronti della Russia qualora il tetto dei prezzi del petrolio russo non venisse abbassato dagli attuali 60 a 45 dollari al barile. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Margus Tsahkna. "Abbiamo una posizione molto chiara su questo punto e non intendiamo arretrare", ha precisato Tsahkna. La presa di posizione estone arriva all'indomani delle voci secondo cui alcuni Paesi mediterranei, tra cui Malta, vorrebbero che il tetto venga rimosso dal pacchetto di sanzioni al momento in elaborazione a Bruxelles.