Battisti,La Russa:pugnalata da Lula
Brasile, "regalo allʼultrasinistra"
"Il presidente Lula ha dato all'Italia un colpo alla nuca, una pugnalata alle spalle".
"Avevamo avuto rassicurazioni dal governo brasiliano"
Il ministro della Difesa, tornando a parlare del pranzo avuto nei mesi scorsi con il suo omologo brasiliano, ha detto che questi "non aveva manifestato dubbi sul rispetto del trattato di estradizione italo-brasiliano" nella vicenda dell'ex terrorista dei Pac, Cesare Battisti, e, allo stesso modo, aveva parlato della "sentenza della Suprema corte che era già intervenuta", dando "per certa l'estradizione". La Russa ha spiegato che il ministro parlava "a livello personale e come previsione ma, comunque, non aveva manifestato dubbi sul rispetto del trattato di estradizione".
"Lula ha atteso fino all'ultimo momento"
Secondo La Russa quello che fa più specie in questa vicenda è il fatto che Lula abbia aspettato l'ultimo giorno della sua presidenza per dire no all'Italia e questo, secondo lo stesso La Russa, "più che un affronto all'Italia mi sembra un cadeau che Lula, nel momento del richiamo della sua foresta, ha voluto fare a chi lo ha aiutato nella sua carriera, chi lo ha appoggiato, vale a dire l'ultrasinistra brasilian".
"Battisti è comunista così come lo è Lula e per questo, prima di andare via - ha proseguito La Russa - ha voluto rendere omaggio sia all'ultrasinistra brasiliana, che è la sua radice culturale, che ai radical chic francesi. Vorrei infatti ricordare che Battisti è diventato il beniamino dei radical chic francesi e la sua fuga dalla Francia non fa pensare bene. Battisti infatti poteva già allora essere consegnato all'Italia ma così non è stato".