Principessa della porta accanto

Spettinata e no make up: Beatrice di York normalizza la regalità (e cosa ci insegna)

Alla parata delle Lionesses la principessa ha sfoggiato un'immagine lontana dal rigore del protocollo reale. Lanciando un messaggio potente: il valore di mostrarsi "normali" in un mondo che ci vorrebbe sempre impeccabili

01 Ago 2025 - 06:00
 © IPA

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Non c’è bisogno di una tiara per essere principessa. Beatrice di York lo ha dimostrato durante la parata delle Lionesses, la nazionale femminile di calcio inglese, a Londra, presentandosi tra la folla con uno chignon imperfetto e senza un filo di trucco. Un'immagine lontana anni luce dal rigore del protocollo reale. Nessuna acconciatura da manuale, nessun contouring scolpito. Solo una giovane donna qualunque – con il viso acqua e sapone e i capelli raccolti in fretta – che sceglie consapevolmente di mostrarsi così com’è. E proprio in quel gesto semplice e umano c’è tutta la forza di una principessa della porta accanto: reale, sì, ma senza bisogno di essere perfetta.

Un gesto che rompe gli schemi: lo chignon imperfetto

 Lo chignon spettinato non è solo una scelta di stile: è un messaggio. In un ambiente, quello royal, dove ogni dettaglio estetico è calibrato, quel raccolto imperfetto è una dichiarazione di libertà. I capelli lasciati morbidi e raccolti senza rigore comunicano una rinuncia – consapevole – al dover essere impeccabili. 

Non solo. Come sottolinea Hello Magazine, Beatrice è apparsa “senza alcun segno di trucco”, con il volto naturale, sincero, esposto. Una scelta tutt’altro che banale per chi appartiene a una famiglia reale che fa dell’immagine una componente essenziale della propria rappresentazione pubblica.

Beatrice di York tra la folla: madre, tifosa, donna qualunque

 Beatrice non ha partecipato alla parata delle Lionesses come royal in prima fila, ma come spettatrice tra la gente. Era con il marito Edoardo Mapelli Mozzi e i tre figli: Athena, sei mesi, portata in fascia dal papà, Sienna, tre anni, con la bandiera dell’Inghilterra in mano, e il figliastro Christopher.  Secondo quanto riportato da The Independent, la principessa ha scelto volutamente di “confondersi nella folla” mostrandosi semplicemente come donna, madre, tifosa. E questa normalità, inaspettata e reale, è proprio ciò che ha colpito.

Lontana dalla corte, vicina alla gente

 La presenza della principessa alla parata, con quel look dimesso e disinvolto, rappresenta un gesto di avvicinamento al pubblico. Nessun abito da cerimonia, nessuna postura impostata. E soprattutto: nessun bisogno di nascondere la fatica, i capelli fuori posto, la stanchezza di una neomamma. E’ una rottura silenziosa ma potente con l’estetica della perfezione regale, che di solito impone capelli impeccabili e make up senza sbavature. E’ la dimostrazione che anche una principessa può scegliere di essere autentica, rinunciando agli standard irraggiungibili che troppo spesso definiscono il ruolo femminile nei ranghi alti della società.

La principessa della porta accanto che riscrive il codice royal

 Non è la prima volta che Beatrice si distingue per scelte fuori dal protocollo. Anche sui social si è mostrata più volte nella sua semplicità e autenticità in contesti di vita familiare. Questa volta, però, il suo gesto ha un peso diverso. Perché avviene in un contesto pubblico, davanti a decine di migliaia di persone, e in un momento celebrativo per l’orgoglio nazionale. Eppure, invece di mettersi in mostra, Beatrice si è confusa tra la gente, ha abbandonato l’armatura dell’immagine e ha mostrato la propria umanità. Il suo chignon imperfetto, più che un dettaglio beauty, diventa un simbolo: quello di una nuova regalità possibile, più vera e vicina.

L'insegnamento di Beatrice di York: un invito alla libertà dall’apparenza

 Mostrandosi in pubblico spettinata e senza trucco, Beatrice di York lancia – anche senza parole – un messaggio potente: smettere di temere il giudizio. In un’epoca in cui l’immagine è spesso costruita per piacere agli altri più che per esprimere se stessi, la sua scelta ha il valore di un invito a liberarsi dalla pressione della perfezione. Apparire per come si è davvero, anche con i capelli fuori posto e il volto stanco, non toglie nulla alla propria dignità o credibilità. Anzi: la rafforza. Quella di Beatrice è una piccola lezione di autenticità, che vale per tutte – royal o meno – e che racconta quanto possa essere rivoluzionario mostrarsi “normali” in un mondo che ci vorrebbe sempre impeccabili.

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