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Se il bosco paga le spese ai comuni

Venduti per la prima volta in Italia i crediti Co2 di tre boschi in provincia di Vicenza

Afp

Il bosco come valore economico, non solo ambientale. Per la prima volta nel nostro Paese, tre comuni in provincia di Vicenza hanno venduto all'asta crediti di carbonio, ottenuti grazie alla gestione sostenibile dei loro boschi. I crediti sono stati acquistati da due aziende locali.

La vendita si inserisce nel progetto “Carbomark” portato avanti dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia insieme alle università di Padova e Udine. E' nato per creare un mercato volontario dei crediti di carbonio che aiuti gli enti locali a massimizzare le entrate attraverso la gestione sostenibile dei propri boschi.
I comuni protagonisti sono Cismon, Caltrano e Lusiana, proprietari di tre boschi gestiti rispettando il protocollo Pan-european Forest Certification Council, un certificato che attesta che le forme di gestione boschiva rispondono a determinati requisiti di "sostenibilità".
I tre enti locali hanno deciso di mettere all'asta i crediti di carbonio prodotti grazie ai loro boschi: 100 tonnellate di Co2 ciascuno.
Un modo per essere amici dell'ambiente e rimpinguare le casse degli enti locali. I margini di crescita sono enormi.
Basta pensare che i tre boschi coinvolti nella prima asta avevano un'estensione di 2.800 ettari: un'area che rappresenta appena il 2 per cento della superficie boschiva certificata Pefc di Veneto e Friuli Venezia Giulia.