E' l'effetto della guerra congiunta di Usa e Israele contro Teheran, oltre alle minacce del Paese islamico di chiudere lo Stretto di Hormuz, a far salire il costo del greggio
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Aumentano i prezzi dei carburanti dopo l'attacco Usa all'Iran. I rialzi registrati venerdì sui listini si riversano sulle medie dei prezzi praticati alla pompa di benzina e gasolio, che balzano ai massimi da inizio aprile, secondo quanto comunica Staffetta Quotidiana. Venerdì le quotazioni dei prodotti raffinati hanno chiuso in forte calo, compensando tuttavia solo in piccola parte i forti aumenti registrati in settimana. Il Codacons: la verde in autostrada anche oltre i 2,3 euro.
Il 23 giugno, dopo gli attacchi Usa all'Iran, gli indicatori hanno aperto tutti al rialzo. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, Q8 ha aumentato di un centesimo i prezzi di benzina e gasolio. Per Tamoil si registra un rialzo di un centesimo sul gasolio.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina (22giugno) su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,748 euro/litro (+21 millesimi, compagnie 1,755, pompe bianche 1,731), diesel self service a 1,670 euro/litro (+36, compagnie 1,677, pompe bianche 1,656). Benzina servito a 1,886 euro/litro (+20, compagnie 1,930, pompe bianche 1,801), diesel servito a 1,806 euro/litro (+34, compagnie 1,850, pompe bianche 1,724). Gpl servito a 0,707 euro/litro (-1, compagnie 0,716, pompe bianche 0,698), metano servito a 1,441 euro/kg (+2, compagnie 1,445, pompe bianche 1,438), Gnl 1,269 euro/kg (+1, compagnie 1,267 euro/kg, pompe bianche 1,271 euro/kg). Sulle autostrade invece la benzina self service è a 1,845 euro/litro (servito 2,108), il gasolio self service a 1,779 euro/litro (servito 2,047), il Gpl a 0,843 euro/litro, metano 1,507 euro/kg, il Gnl a 1,342 euro/kg.
In autostrada la benzina in modalità servito ha già sfondato la soglia dei 2,3 euro al litro in diversi distributori e in molti impianti autostradali al self la verde si avvicina pericolosamente ai 2 euro, secondo quanto denuncia il Codacons, che ha monitorato i dati forniti dai distributori e pubblicati sul sito del ministero del Made in Italy. In un impianto sulla A4 Milano-Brescia la benzina al self viene venduta a 2,389 euro al litro al servito, il gasolio a 2,284. Non si tratta di prezzi medi, ma sono comunque nuovi picchi particolarmente elevati.
L'attacco degli Stati Uniti all'Iran spinge il prezzo del petrolio e del gas. Ma come mai, con l'escalation della guerra, si hanno ripercussioni sul commercio del greggio? A creare maggiore preoccupazione sono le minacce di chiudere lo Stretto di Hormuz, da cui ogni giorno transitano volumi di greggio pari a circa il 25% della domanda globale e volumi di Gnl pari a circa il 20% dei consumi mondiali. Attraverso Hormuz, in particolare, transitano circa 2 milioni di barili al giorno di petrolio proveniente dall'Iran.
Con lo scenario di guerra, il vero protagonista resta il greggio. Da inizio mese il Wti ha guadagnato oltre il 23%, segnando il miglior rialzo mensile dal novembre 2020. Sul fronte del petrolio, dopo il balzo registrato nelle scorse ore, attualmente il Wti sale dello 0,4% a 74,10 dollari al barile e il Brent guadagna lo 0,3% a 77,34 dollari. In aumento anche il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni registrano un rialzo del 2% a 41,80 euro al megawattora.