Pioggia di missili iraniani su Israele: decine di feriti e devastazione a Tel Aviv e Haifa
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Si infiamma la guerra in Medioriente, il premier israeliano: "L'azione in Iran apre opportunità che non possiamo nemmeno immaginare. Vedo un'enorme espansione degli accordi di pace"
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 626. Gli Stati Uniti entrano in campo direttamente nella guerra Israele-Iran attaccando tre siti nucleari nel Paese islamico. "Si dice che i danni ai siti nucleari in Iran siano 'monumentali'", scrive Donald Trump aprendo per la prima volta anche ad un cambio di regime a Teheran, dopo averlo sempre escluso. I pasdaran hanno promesso vendetta, affermando che "ridurranno in cenere" le basi americane in Medioriente e minacciando di chiudere lo Stretto di Hormuz. Netanyahu compatta Israele: "Con Trump cambiamo la storia". E prega per lui al Muro del Pianto. Poi in un messaggio registrato spiega: "L'azione in Iran apre opportunità che non possiamo nemmeno immaginare. Vedo un'enorme espansione degli accordi di pace".
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Funzionari militari e dell'intelligence americani hanno rilevato segnali che indicano che milizie sostenute dall'Iran si stanno preparando ad attaccare le basi statunitensi in Iraq, e forse in Siria, dopo gli attacchi statunitensi in Iran. Lo scrive il New York Times, rilevando che finora i gruppi hanno resistito e i funzionari iracheni stanno lavorando duramente per dissuadere le milizie dall'azione, secondo quanto riferito da fonti dell'amministrazione Usa.