Pioggia di missili iraniani su Israele: decine di feriti e devastazione a Tel Aviv e Haifa
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L'Iran ha avvertito Qatar e Stati Uniti dei piani per minimizzare i danni. Crosetto: "I militari italiani nell'area sono al sicuro". Khamenei posta una foto della bandiera americana in fiamme
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 626. Scatta la rappresaglia dell'Iran dopo l'attacco americano sui tre siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan. Teheran ha lanciato missili balistici contro la base degli Usa di Qatar e droni contro le basi americane in Iraq. Le autorità iraniane avevano preventivamente avvisato sia Doha sia Washington dei loro piani per minimizzare i danni, secondo quanto fa sapere il New York Times. Trump: "Ringrazio l'Iran per averci avvertito. Ora è tempo di pace". Crosetto: "I militari italiani nell'area sono al sicuro".
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L'esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione del distretto 7 di Teheran, nel centro della capitale iraniana. L'Idf fa sapere che "opererà in quest'area, come ha fatto in tutto l'Iran negli ultimi giorni, per attaccare le infrastrutture militari del regime" e invita i cittadini "ad abbandonare immediatamente l'area contrassegnata sulla mappa e di non avvicinarvi nelle prossime ore. La vostra presenza in quest'area mette a rischio la vostra vita", si legge nell'avviso pubblicato su X e su Telegram, accompagnato da una mappa di Teheran con una zona, corrispondente al distretto 7, cerchiata in rosso.
L'Iran è pronto a reagire a qualsiasi nuovo attacco da parte degli Stati Uniti, ha dichiarato stasera il ministro degli Esteri Abbas Araghchi. "L'attacco missilistico iraniano alla base militare di Al-Udeid è stato una risposta alla palese aggressione americana contro l'integrità territoriale e la sovranità nazionale dell'Iran", ha dichiarato Araghchi, aggiungendo che Teheran "sarà pronta a rispondere di nuovo" a qualsiasi ulteriore attacco da parte di Washington.
"L'Iran ha ufficialmente risposto alla nostra distruzione dei loro impianti nucleari con una reazione molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo contrastato in modo molto efficace": lo ha scritto su Truth il presidente americano Donald Trump, aggiungendo: "Sono stati lanciati 14 missili: 13 sono stati abbattuti e uno è stato 'liberato', perché diretto in una direzione non minacciosa". "Sono lieto di annunciare che NESSUN americano è rimasto ferito e che non ci sono stati danni", ha rimarcato Trump. Che ha poi detto di voler "ringraziare l'Iran per averci avvisato tempestivamente, il che ha permesso di non perdere vite umane e di non ferire nessuno. Forse l'Iran può ora procedere verso la pace e l'armonia nella regione, e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso".
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"Non abbiamo aggredito nessuno, non accettiamo l'aggressione di nessuno, non ci sottometteremo alle aggressioni di nessuno: questa è la logica della nazione iraniana". Lo scrive su X la Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei dopo l'attacco missilistico lanciato contro una base statunitense in Qatar. Il post del leader della Repubblica islamica è accompagnato dall'immagine realizzata artificialmente che mostra una bandiera americana in fiamme mentre sullo sfondo sembra esserci una base militare ridotta in macerie sotto una pioggia di fuoco.
Il petrolio chiude in forte calo. Il Wti perde il 7,22% a 68,51 dollari al barile, mentre il Brent scende del 7,18% a 71,48 dollari.
"A nome del Governo italiano desidero esprimere la mia sincera vicinanza al Qatar per l'attacco iraniano subito in queste ore sul suo territorio". Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Sono in costante contatto con l'Emiro al-Thani e tutti gli attori del golfo da quando si è ulteriormente aggravata la crisi. Siamo tutti d'accordo sulla necessità di ritornare immediatamente al tavolo negoziale e riprendere un dialogo politico che possa dare una prospettiva di pace e stabilità alla regione", conclude il premier.
L'inviato Steve Witkoff è rimasto in contatto con i funzionari iraniani da quando gli Stati Uniti hanno attaccato i siti nucleari in Iran. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.
Le Guardie della rivoluzione in Iran hanno dichiarato che sei missili hanno colpito una base statunitense in Qatar. Lo riferisce la Tv statale iraniana, mentre funzionari americani e qatarini hanno affermato che l'attacco non ha colpito il sito americano.
"Posso rassicurare che tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar, hanno tempestivamente adottato tutte le procedure di sicurezza previste, incluso — laddove necessario — lo spostamento preventivo in aree sicure. Tali attacchi rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati. Ad oggi, tutto il personale è quindi al sicuro e non si registrano conseguenze né criticità per i nostri militari impiegati nelle missioni internazionali". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Nessun missile iraniano ha colpito la base aerea statunitense di Al Udeid in Qatar. Lo scrive Reuters online citando un funzionario statunitense, secondo il quale nessun attacco iraniano è stato registrato in altre basi statunitensi a eccezione del Qatar.
Israele punta a porre fine all'operazione militare contro l'Iran entro la fine della settimana. Lo ha riportato l'emittente pubblica israeliana Kan, citando fonti di sicurezza israeliane. Secondo le informazioni, Israele ha raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi di guerra in Iran. Tuttavia, secondo Kan resta da valutare quali obiettivi la leadership iraniana stia ancora perseguendo dopo gli attacchi contro obiettivi statunitensi in Qatar. Secondo l''emittente, Israele è in attesa della decisione della Guida Suprema della Repubblica Islamica, Ali Khamenei, in seguito agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani. Se gli Stati Uniti continueranno a entrare in azione dopo i contrattacchi iraniani, anche Israele continuerà i suoi attacchi "per approfondire ulteriormente i successi". Kan ha citato un funzionario della sicurezza rimasto anonimo, il quale ha dichiarato: "I prossimi giorni saranno i più intensi, con l'obiettivo di stabilire il tono e convincere gli iraniani a fermarsi. Se non funziona, continueremo con tutte le nostre forze".
"I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno. Solo le fake news dicono qualcosa di diverso per cercare di umiliarci, il più possibile - e persino loro dicono che sono stati 'praticamente distrutti". Lo ha detto Donald Trump attaccando Cnn, Abc news e Nbc News.
L'Arabia Saudita afferma che "l'aggressione" dell'Iran contro il Qatar è "ingiustificabile".
Con l'attacco alla base Usa in Qatar "il messaggio delle forze armate iraniane alla Casa Bianca e ai suoi alleati è chiaro: l'Iran non lascerà che alcuna aggressione alla sua sovranità, integrità territoriale e sicurezza nazionale resti senza risposta". Lo dichiarano le Guardie Rivoluzionarie in una nota. "Avvertiamo che il tempo del mordi e fuggi è passato e che il ripetersi di qualsiasi malefatta porterà al crollo dei pilastri militari Usa nella regione, alla sua umiliante fuga dall'Asia occidentale e alla materializzazione della causa delle nazioni islamiche, che sta spazzando via il tumore canceroso del sionismo".
L'Iran avrebbe avvertito gli Stati Uniti attraverso due canali diplomatici poche ore prima dell'attacco contro le basi americane in Qatar e Iraq.
Nuove esplosioni sono state segnalate a Teheran. Israele ha lanciato un nuovo attacco contro la capitale iraniana e postazioni militari dei pasdaran nell'ovest del Paese sciita.
Il personale americano delle ambasciate in Qatar e Bahrein è "al riparo". Lo hanno riferito alla Cnn diverse fonti, interpellate dopo l'attacco missilistico lanciato dall'Iran contro basi Usa in Qatar e Iraq in risposta ai raid americani ai siti nucleari.
Le autorità iraniane hanno "coordinato" con le controparti del Qatar gli attacchi contro le basi militari statunitensi nel Paese, avvertendo Doha "per tempo" in modo da minimizzare il numero di eventuali vittime. Lo hanno detto tre funzionari anonimi di Teheran al "New York Times", aggiungendo che l'Iran ha "bisogno di dare una risposta simbolica" agli attacchi sferrati nel fine settimana dagli Usa contro i siti nucleari iraniani.
Sono attualmente dieci i militari italiani, dell'aeronautica, che si trovano in Qatar ed erano operativi nella la base americana di Al Udeid alle porte di Doha, attaccata dall'Iran. Al momento il gruppo di militari è "al sicuro altrove".
Il Qatar ha definito "una palese violazione della sovranità nazionale" l'attacco iraniano su Doha e ha minacciato una risposta militare adeguata.
Le difese aeree del Qatar hanno sventato l'attacco e intercettato con successo i missili iraniani. Lo riferisce il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al Ansari, aggiungendo "la ferma condanna dello Stato del Qatar per l'attacco alla base aerea di Al Udeid da parte del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane". La base, era stata evacuata in precedenza per precauzione.
Dei dieci missili lanciati dall'Iran contro la base americana in Qatar, tre avrebbero colpito l'obiettivo provocando "seri danni" alle strutture.
L'Iran ha iniziato l'operazione di rappresaglia contro la base americana di Al Udeid alle porte di Doha, in Qatar. Lo conferma la tv di Stato iraniana citata dalla Tass.
I missili iraniani lanciati verso le basi americane in Qatar sono almeno 10.
L'Iran ha annunciato il lancio dell'operazione missilistica contro le basi americane in Qatar, Iraq, Kuwait e Bahrein denominata "Benedizione della Vittoria".
Anche gli Emirati Arabi Uniti hanno chiuso lo spazio aereo, dopo i missili lanciati dall'Iran contro basi americane nella regione.
E' una rappresaglia multipla quella lanciata dall'Iran per rispondere all'attacco americano di sabato notte. Missili balistici sono stati lanciati verso le basi Usa in diversi Paesi della penisola arabica: Qatar, Iraq, Bahrain e Kuwait.
I sistemi di difesa aerea sono stati attivati nella base di Ain al-Assad delle forze Usa nell'Iraq occidentale.
Forti esplosioni sono sentite a Doha, in Qatar. È stata attivata la difesa aerea.
L'attacco dell'Iran contro la base militare americana in Qatar sarebbe previsto alle 13 ora locale, le 19 in Italia, cioè proprio quando Donald Trump riunirà il Consiglio di Sicurezza nello Studio Ovale. Lo riferisce Axios.
L'Iran sta posizionando i lanciamissili in vista di un potenziale attacco alle forze statunitensi in Medio Oriente. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti americane, secondo le quali il Pentagono sta monitorando una minaccia "credibile" alle basi americane nella regione.
L'attacco dell'Iran contro la base militare Usa in Qatar sarebbe previsto per le 13 ora locale, le 19 in Italia, cioè proprio quando Donald Trump riunisce il consiglio di sicurezza nello Studio Ovale. Lo riferisce Barak Ravi, il corrispondente da Washington di Axios.
"Non siamo stati noi a iniziare la guerra, né la desideravamo. Ma non lasceremo senza risposta l'aggressione contro il Grande Iran. Difenderemo con tutte le nostre forze la sicurezza di questa amata nazione e risponderemo a ogni ferita inflitta al corpo dell'Iran con fede, ragione e determinazione". Lo ha dichiarato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian.
"Pur ammettendo che è legittimo voler neutralizzare le strutture nucleari di un Paese come l'Iran, bisogna dire che l'azione non si è svolta in un quadro di legalità". Lo ha detto, parlando in una conferenza stampa durante la visita ufficiale in Norvegia, il presidente francese Emmanuel Macron. "Anche se la Francia condivide l'obiettivo - ha detto - pensa che si debba raggiungere attraverso la via diplomatica, con il negoziato".
La tv Usa Fox riporta, citando fonti, della minaccia di un attacco "imminente" alla base americana in Qatar.
Il Qatar chiude lo spazio aereo "al fine di garantire la sicurezza di cittadini, residenti e visitatori". Lo rende noto il ministero degli Esteri di Doha, aggiungendo che "questa disposizione fa parte di una serie di misure precauzionali adottate in base agli avvenimenti nella regione".
Un'esplosione è stata udita nella zona occidentale di Ahvaz, capoluogo della provincia iraniana del Khuzestan, vicina al confine con l'Iraq. Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana "Fars", secondo cui la detonazione si sarebbe verificata al di fuori dei confini urbani. Nello stesso momento le unità della difesa aerea iraniana sarebbero entrate in azione contro "obiettivi ostili".
Sale a 950 morti (quasi il doppio di quelli indicati dalle cifre ufficiali) e 3.450 feriti il bilancio delle vittime degli attacchi condotti in Iran da Israele dal 14 giugno, secondo le stime aggiornate di Human Rights Activists News Agency (Hrana), organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani. E' quanto si legge sul sito. L'ong calcola che in maggioranza si tratti di civili. La stessa fonte denuncia inoltre un numero di 640 arresti sul fronte interno in questi 10 giorni, sullo sfondo della stretta delle autorità di Teheran contro le proteste e i sospetti di spionaggio e collaborazionismo.
L'Iran vuole che gli Stati Uniti "paghino direttamente per la guerra, piuttosto che sostenere Israele e portare avanti il suo progetto senza doverne pagare il costo". Lo ha detto alla Cnn un alto funzionario iraniano.
Un cittadino europeo è stato arrestato ad Hamedan, nell'ovest dell'Iran, per spionaggio a favore di Israele. Lo rende noto la tv di Stato. Altre due persone sono state fermate per lo stesso motivo nella città occidentale di Kermanshah. Diverse schede sim e un'ingente somma di denaro sono state confiscate ai due iraniani, ha dichiarato Mehr, citando il portavoce della magistratura Asghar Jahangir.
Gli Usa si attendono una rappresaglia iraniana contro qualche loro bersaglio in riposta all'attacco contro gli impianti nucleari dell'altra notte entro due giorni. Lo riferiscono due alti funzionari di Washington citati in forma anonima dal sito della Reuters. Prevediamo che possa accadere "in un giorno o due", afferma in particolare una delle fonti interpellate.
"Non sono d'accordo con chi considera l'attacco degli Usa in Iran come in contrasto col diritto internazionale". Lo ha detto il segretario generale Mark Rutte alla vigilia del vertice Nato all'Aja. "La mia principale paura - ha aggiunto - è che Teheran possa avere la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l'intera regione".
L'operazione israeliana in Iran ha come ''obiettivo i Guardiani della Rivoluzione e tutto ciò che è a loro collegato. Cioè all'apparecchio di guerra della Repubblica Islamica, che è una Repubblica di terrore contro gli stessi iraniani". Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano, Olivier Rafowicz, sottolineando che la prigione di Evin, colpita negli ultimi raid su Teheran, "è tristemente celebre per le torture e per ciò che accade all'interno da anni. Tutti gli iraniani, tutti gli abitanti conoscono il peggio che accade in quel carcere".
"Non c'è alcuna ragione di criticare" gli attacchi americani all'Iran. Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, parlando a Berlino, secondo la Afp.
Sono almeno 500 le persone morte in Iran dall'inizio degli attacchi israeliani il 13 giugno. I feriti superano invece quota tremila.
Israele punta a concludere presto la sua guerra con l'Iran. Lo affermano alcuni funzionari israeliani al Wall Street Journal, sottolineando che Israele prevede di esaurire la sua lista di obiettivi militari in Iran nei prossimi giorni, creando così un'occasione per porre fine ai combattimenti. Tuttavia, hanno aggiunto, molto dipenderà dalla reazione dell'Iran. Gli Stati Uniti hanno detto ai Paesi arabi nella regione che Israele sta cercando di porre fine al conflitto e hanno chiesto che il messaggio venga trasmesso all'Iran.
L'Iran afferma che il sistema di difesa ha abbattuto un caccia F-35 a Tabriz. Lo ha dichiarato un membro delle Guardie Rivoluzionarie nella città nord-occidentale, Mohsen Bakht-Shokouki, citato da Tasnim, aggiungendo che il pilota è stato catturato. L'Iran ha affermato che un altro aereo era stato abbattuto il 16 giugno e che finora sette droni sono stati abbattuti in città. Secondo un rapporto proveniente dal Lorestan, un drone Hermes è stato colpito anche nella città provinciale di Khorramabad.
Un'università di Teheran è stata colpita nell'ultima ondata di raid israeliani sull'Iran. Lo riferiscono fonti concordanti sui media locali, anche in lingua inglese, mentre vari studenti e ricercatori denunciano sui social come la struttura abbia riportato danni. Non è ancora chiaro se ci siano state vittime. L'ateneo colpito è la Shahid Beheshti University, nel nord della capitale iraniana, al centro di bombardamenti che hanno messo nel mirino anche la rete elettrica provocando blackout temporanei in alcune zone. Non si tratta della prima università bersagliata dall'inizio degli attacchi d'Israele.
L'aeronautica militare ha effettuato il più grande attacco finora lanciato nella capitale iraniana in pieno giorno sganciando più di cento bombe sulla città in due ore. Lo rende noto l'Idf. Un denso fumo copre l'intera città, come mostrano immagini e video sui media israeliani.
Gli attacchi delle forze israeliane hanno colpito il quartier generale del Basij a Teheran, che, secondo l'esercito di Tel Aviv, "rappresenta una delle basi del potere delle Guardie rivoluzionarie islamiche (pasdaran) ed è responsabile, tra le altre cose, dell'applicazione del codice islamico e della segnalazione alle autorità dei civili che lo violano". I bombardamenti hanno inoltre colpito l'Alborz Corps, che secondo le forze israeliane è "responsabile della protezione di diverse città nella provincia di Teheran da varie minacce e del mantenimento della stabilitaà del regime", insieme all'intelligence e alla polizia di sicurezza generale delle forze di sicurezza interna iraniane. "Questi quartieri generali sono importanti sia dal punto di vista militare che in termini di governance e colpirli danneggia le capacita' militari del regime iraniano", si legge nella nota.
I caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito il quartier generale e altre strutture appartenenti alle forze di sicurezza interna dell'Iran e al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (Ircg) a Teheran. E' quanto si legge in una dichiarazione diffusa dalle forze di difesa israeliane (Idf). "Queste forze sono composte da vari corpi e comandi e sono responsabili, per conto dell'esercito del regime iraniano, della difesa del territorio nazionale, della soppressione delle minacce e del mantenimento della stabilita' del regime", si legge nella dichiarazione.
L'Idf afferma che "numerosi" pasdaran sono stati uccisi negli attacchi al quartier generale a Teheran. Lo riporta il Times of Israel.
Una fonte israeliana che ha mantenuto l'anonimato per ragioni di sicurezza ha spiegato all'Ansa che l'attacco dei caccia dell'Iaf ai cancelli della prigione di Evin a Teheran rientra nel tentativo di liberare i dissidenti, nel quadro di una eventuale protesta interna mirata a far cadere l'attuale governo in Iran. L'obiettivo è anche quello di indurre gli ayatollah ad accettare di porre fine alla guerra e trattare sul nucleare. Si prevede che in giornata e nella notte i caccia israeliani intensificheranno gli attacchi contro l'Iran per raggiungere più velocemente risultati militari importanti e di conseguenza politici.
Volevamo ringraziare la Russia per aver condannato fermamente queste azioni" di Israele e Stati Uniti. La Russia "oggi è dalla parte giusta della storia e del diritto internazionale". Lo ha affermato il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, nel corso dell'incontro odierno a Mosca con Vladimir Putin. Lo riportano le agenzie russe.
Attacchi israeliani sono in corso al quartier generale delle Guardie della Rivoluzione a Teheran. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf.
In un colloquio telefonico avvenuto oggi, il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro iracheno Mohammed al-Sudani hanno condannato gli attacchi israeliani e americani contro l'Iran, affermando che "violano gravemente la Carta delle Nazioni Unite e altre norme di diritto internazionale" e "sono gravidi di conseguenze estremamente pericolose e imprevedibili per la stabilità della regione e per l'intero sistema di sicurezza globale". Lo riferisce in una nota il Cremlino, citato dalla Tass.
L'Iran ritiene illegittimi gli attacchi di Israele e degli Usa e sta difendendo in modo legittimo la sua indipendenza. Lo ha detto il ministro degli Esteri Abbas Araghchi incontrando al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
"L'aggressione non provocata contro l'Iran non ha motivi nè giustificazioni". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ricevendo al Cremlino il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi consegnerà oggi al presidente russo Vladimir Putin una lettera della Guida Suprema Ali Khamenei da consegnare a Vladimir Putin nella quale Khamenei chiede maggior sostegno alla Russia. Lo scrive Reuters sul suo sito. Secondo fonti iraniane, l'Iran non è rimasto finora impressionato dal sostegno della Russia e vorrebbe che Putin facesse di più per sostenerlo contro Israele e Stati Uniti.
I bombardamenti americani hanno probabilmente causato danni "molto significativi" alle aree sotterranee dell'impianto iraniano di arricchimento dell'uranio di Fordow anche se nessuno può ancora determinarne l'entità: lo afferma Rafael Grossi, responsabile dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, come riporta il Times Of Israel. "Dato il carico esplosivo utilizzato e la natura estremamente sensibile alle vibrazioni delle centrifughe, si prevede che si siano verificati danni molto gravi", ha affermato Grossi in una dichiarazione durante una riunione di emergenza del Consiglio dei governatori dell'Aiea.
"La nostra è una posizione diversa dalla Spagna: per noi è fondamentale avere un dialogo con Israele. Grazie a questo dialogo siamo riusciti a portare fuori dalla Striscia quasi 1000 persone. Siamo gli unici che siamo riusciti a far entrare a Gaza un convoglio dell'Onu. Avendo un dialogo aperto si possono avere dei risultati, le scelte velleitarie non servono a nulla e sono finalizzate magari alla politica interna dei Paesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles. La Spagna è arrivata alla riunione di oggi con la posizione di chiedere lo stop dell'accordo con Israele e sanzioni nei suoi confronti.
Il rischio legato a cellule dormienti legate all'Iran negli Stati Uniti "non e' mai stato cosi' alto", anche se al momento non ci sono minacce specifiche. Lo ha affermato in un documento il capo dell'agenzia di polizia doganale federale Us Customs and Border Protection (Cbp), Rodney Scott, dopo l'attacco degli Stati Uniti ai siti nucleari iraniani, secondo quanto riportato dall'emittente televisiva "NewsNation". Secondo Scott, "migliaia di cittadini iraniani sono stati documentati mentre entravano illegalmente negli Stati Uniti, e molti altri sono sfuggiti ai controlli".
L'Idf rende noto che l'aeronautica militare israeliana sta bombardando diversi siti militari a Teheran.
Il parlamento iraniano discuterà un disegno di legge sulla sospensione della cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).
L'Idf ha identificato un totale di otto missili lanciati dall'Iran verso Israele in quattro raffiche diverse, la maggior parte è stata intercettata, alcuni sono caduti sul territorio. La Compagnia elettrica israeliana (Iec) ha riferito che, a seguito di danni nei pressi di una infrastruttura strategica nel sud del Paese, si sono verificate interruzioni nella fornitura di energia elettrica a diverse comunità della zona.
Le sirene d'allarme per il lancio di missili dall'Iran stanno suonando anche a Gerusalemme, nel centro e nel sud di Israele.
La Cina ha esortato Iran e Israele a "ridurre l'escalation" per scongiurare che "un allargamento del conflitto" e che gli effetti negativi possano ampliarsi fino ad avere conseguenze "per l'economia mondiale". Pechino invita "le parti in conflitto a impedire che la situazione si aggravi, a evitare risolutamente un'impennata della guerra e a tornare sulla strada della risoluzione politica", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, nel corso del briefing quotidiano.
Le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv e nel nord di Israele per il lancio di missili dall'Iran.
Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno colpito sei aeroporti in varie zone dell'Iran. Lo si apprende da una nota delle stesse Idf, secondo cui "velivoli a pilotaggio remoto hanno distrutto 15 caccia ed elicotteri d'attacco del regime iraniano". "Gli attacchi hanno preso di mira piste, hangar sotterranei, un aereo da rifornimento e velivoli F-14, F-5 e AH-1 del regime iraniano", prosegue la nota. Secondo l'esercito israeliano "gli aerei distrutti erano destinati a essere utilizzati contro i jet dell'Aeronautica israeliana (Iaf) al fine di prevenire attacchi all'interno del territorio iraniano". L'Iaf ha "compromesso la capacità dell'esercito iraniano di operare la propria forza aerea da essi", conclude la nota.
"Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbarico e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra, violando la sovranità dell'Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese": lo ha affermato il capo di Stato maggiore dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi. La Repubblica islamica non farà "mai marcia indietro", ha aggiunto, sottolineando che le forze armate iraniane sono pronte a "qualsiasi azione".
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che l'ambasciata italiana in Iran resterà aperta. "Lasciare aperta la sede è anche un modo per dire che vogliamo dialogare, per provare a convincere gli iraniani a non attaccare le basi americane nell'area", ha spiegato.
L'Iran ha minacciato gli Stati Uniti di "serie conseguenze" dopo gli attacchi ai siti nucleari del Paese: lo ha affermato un alto funzionario del governo.
"Il popolo iraniano gioca un ruolo decisivo nel porre fine alla Repubblica Islamica e nel costruire una transizione democratica dopo decenni di autoritarismo religioso, sta affrontando enormi sacrifici per realizzare questo cambiamento e io sono convinta che vincerà. Ma la guerra rafforza la paura e il dubbio". Così a Repubblica la Nobel per la Pace iraniana Narges Mohammadi. "Nessuna guerra può fondare o salvare la democrazia, né portare alla trasformazione radicale a cui il popolo iraniano aspira - sottolinea -. In un contesto di violenza, uccisioni di civili, minacce alle città, distruzione di infrastrutture vitali e grandi impianti, bombardamenti incessanti su strutture nucleari con il rischio reale di contaminazioni fuori controllo, democrazia e diritti umani vengono inevitabilmente messi da parte. E la democrazia senza diritti umani è priva di significato. La guerra non potrà mai portare cambiamenti profondi, duraturi e sostenibili a favore della democrazia in Medioriente".
"Candidiamo Roma a ospitare la ripresa auspicabile dei colloqui senza intermediari tra Usa e Iran sul nucleare. Ho parlato con il Segretario di Stato Marc Rubio e ho cercato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Aragchi, che è in Russia e che conto di sentirlo in queste ore. Gli iraniani non abbiano reazioni inconsulte e tornino a trattare". Così in un colloquio con il QN il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"Non è politicamente corretto usare il termine 'cambio di regime', ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere l'Iran di nuovo grande, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? Miga!!!". Lo scrive Donald Trump, parafrasando Maga (Make America great again) in Miga per adattarlo all'Iran. E' la prima volta che il presidente sembra aperto ad un cambio di regime.
L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) sta bombardando infrastrutture militari a Kermanshah, nell'Iran occidentale: lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram.
Un account social associato alla guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato lunedì mattina un post di propaganda che mostrava attacchi missilistici su una città al buio, con un teschio gigante con la Stella di David. "La punizione continua", si leggeva nel post. "Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grande crimine. Deve essere punito e verra' punito", si legge nel post pubblicato su X.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran. "Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", ha detto Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale.
"Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto! La struttura bianca mostrata è incastonata profondamente nella roccia, con il tetto ben al di sotto del livello del terreno, e completamente protetto dal fuoco. I danni maggiori si sono verificati ben al di sotto del livello del suolo. Centro!!!". Così il presidente Usa, Donald Trump, su Truth.
Sono 160 i francesi rimpatriati finora da Israele in seguito all'inasprimento delle tensioni nella regione: lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Jean Noel Barrot, all'arrivo dei connazionali all'aeroporto di Orly. L'aereo con i francesi, partito da Amman, è atterrato dopo mezzanotte, mentre altri due velivoli sono al lavoro per ulteriori rimpatri nelle prossime ore. Il Quai d'Orsay ha lanciato un'operazione rimpatrio volontario di francesi con precedenza per le persone "vulnerabili". In Israele risiedono 250mila cittadini francesi.
Già mercoledì 18 giugno, attraverso una nota diplomatica, gli Stati Uniti avevano chiesto l'autorizzazione all'utilizzo della base aerea di Lajes, sull'isola di Terceira, arcipelago delle Azzorre, per 12 aerei di rifornimento. Autorizzazione concessa dal governo di Lisbona. L'informazione si legge in una nota diffusa dal ministero della Difesa portoghese in risposta a diverse interrogazioni rivolte al governo sia dal Partito socialista che dagli altri partiti dell'opposizione di sinistra, che volevano conoscere in dettaglio il livello di coinvolgimento del Portogallo nei recenti bombardamenti statunitensi in Iran. "È una procedura standard", si legge nella nota ministeriale, "gli aerei che si trovano alle Azzorre sono aerei da rifornimento e non si tratta di mezzi da combattimento, che da oltre un mese non transitano dalla base di Lajes".
"I grandi piloti del B-2 sono appena atterrati, sani e salvi, in Missouri. Grazie per l'ottimo lavoro!". Lo scrive Donald Trump su Truth, riferendosi ai top gun che hanno pilotato i bombardieri per l'attacco ai siti nucleari iraniani.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato a Mosca per colloqui dopo l'attacco statunitense a importanti impianti nucleari, secondo quanto riportato dai media statali iraniani. "Abbas Araghchi è arrivato a Mosca per tenere consultazioni con il presidente russo e altri alti funzionari in merito agli sviluppi regionali e internazionali a seguito dell'aggressione militare degli Stati Uniti e del regime sionista contro l'Iran", scrive l'agenzia di stampa ufficiale Irna.
Funzionari militari e dell'intelligence americani hanno rilevato segnali che indicano che milizie sostenute dall'Iran si stanno preparando ad attaccare le basi statunitensi in Iraq, e forse in Siria, dopo gli attacchi statunitensi in Iran. Lo scrive il New York Times, rilevando che finora i gruppi hanno resistito e i funzionari iracheni stanno lavorando duramente per dissuadere le milizie dall'azione, secondo quanto riferito da fonti dell'amministrazione Usa.