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Crisi, il 76% delle imprese in difficoltà per il ritardo nei pagamenti

Secondo la Cgia di Mestre, in Italia ben 3,4 mln di aziende hanno problemi di liquidità. LʼItalia è il peggior pagatore dʼEuropa

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L'Italia è il peggior pagatore d'Europa nel pubblico e nel privato e questo primato negativo si riflette sulla crisi delle aziende nazionali. Secondo la Cgia di Mestre, ben 3,4 milioni di imprese, pari al 76% del totale, hanno problemi di liquidità legate al ritardo nei pagamenti. A seguito dei mancati introiti, continua la Cgia, le perdite delle aziende hanno toccato i 35 miliardi di euro, con conseguenze negative di cui fanno le spese i lavoratori.

Il 39% delle imprese, pari a 1,7 milioni, non ha potuto assumere nuovo personale, mentre altre 900mila aziende, il 20% del totale, hanno valutato la possibilità di effettuare licenziamenti. I numeri drammatici elencati dall'associazione artigiani e piccole imprese di Mestre purtroppo non finiscono qui: 700mila società, il 15% del totale, si trovano sull'orlo del fallimento.

I risultati forniti dalla Cgia si riferiscono alle percezioni degli imprenditori, rilevate nel 2014 nell'ambito della periodica indagine conoscitiva condotta a livello europeo da Intrum Justitia. Il decreto legislativo n/o 192/2012, che recepisce la Direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti, in vigore da due anni, stabilisce che il committente debba pagare il fornitore entro 30 giorni dal ricevimento della merce o dall'emissione della fattura. Il saldo può essere dilazionato fino a 60 giorni e soltanto in casi eccezionali può superare questa soglia.

Tuttavia sembra che la situazione negli ultimi due anni non sia cambiata molto: l'Italia, per la Cgia, continua a essere il peggior pagatore d'Europa, sia nel pubblico sia nel privato. La contrazione del credito, la tassazione ancora troppo elevata e la carenza nei pagamenti, soprattutto a danno delle piccole imprese, stanno strangolando le aziende italiane.

Stando agli ultimi dati forniti dal sito del ministero dell'Economia e delle Finanze, riferiti al 30 ottobre 2014, i debiti pagati dalla Pubblica Amministrazione ammontano a 32,5 miliardi. "Considerato che nell'ultimo biennio sono stati messi a disposizione circa 56,3 miliardi di euro - aggiunge la Cgia - l'incidenza dei pagamenti effettuati sul totale delle risorse stanziate è pari al 57,7%. Peccato che lo stato di aggiornamento del sito sia però in forte ritardo: era prevista una nuova diffusione di dati per lo scorso 30 novembre, ma a distanza di un mese e mezzo non e' stata ancora effettuata".