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Crolla la Borsa, vola lo spread Btp/Bund
Si teme il contagio Spagna: Milano -4,3%

Il differenziale arriva ai 500 punti base. Giù tutte le banche. Affonda Madrid: -5,8%

Ap/Lapresse

Venerdì da dimenticare per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib a -4,38% a 13.067 punti. Peggio in Europa solo Madrid (-5,82%) in una giornata funestata dalle preoccupazioni sulla crisi economica spagnola e dai timori di contagio. Altissima la tensione sui titoli di Stato, con lo spread Btp/Bund che chiude a 500 punti base. E il differenziale Bonos/Bund schizza a 600.

Tutte le piazze finanziarie del Vecchio Continente chiudono in netta flessione: a Parigi l'indice Cac perde il 2,14% a 3.193 punti, a Francoforte il Dax cede l'1,90% a 6.630, a Londra il Ftse lascia sul terreno l'1,09% a 5.651. Ma nessuno fa peggio di Madrid, che precipita a -5,82% a 6.246 punti.

La paura viene dalla Spagna
Insomma, sembra che il via libera dell'Eurogruppo al piano di aiuti per le banche spagnole non sia bastato a tranquillizzare i mercati. Gli investitori, al contrario, hanno scelto di concentrare le vendite sui titoli dei Paesi periferici dell'Eurozona, temendo che Madrid avrà bisogno di altri interventi.

Titoli Italia e Spagna, lo spread schizza alle stelle
Numeri da brivido per lo spread tra i titoli di Stato italiani e spagnoli raffrontati con quelli tedeschi. Il differenziale tra Btp e Bund chiude a 500 punti dopo un picco a quota 503, a fronte dei 477 punti dell'apertura, con il rendimento dei decennali al 6,15% dopo il 6% dell'avvio. Lo spread Bonos/Bund si è spinto fino a 612 punti, con un rendimento dei bond spagnoli al 7,3%.

Banche a picco, male gli industriali
A Milano, finiscono la giornata in profondo rosso tutti i titoli finanziari, da Bper a Mps, a Generali. La maglia nera va proprio a Bper che, a lungo sospesa dalle contrattazioni, chiude con un ribasso a due cifre (-10,65%). Male Unicredit (-7,24%) e Intesa Sanpaolo (-6,53%), peggio ancora Mps (-8,55%); seguono Mediobanca (-7,18%), Ubi Banca (-7,87%) e Banco Popolare (-7,59%). Scivolone di Generali, che ha sfiorato il -10% per chiudere a -8,82%. Limitano i danni Exor, grazie al giudizio positivo di Goldman Sachs su Fiat, e Tenaris.

Tra gli industriali scendono Fiat (-4,07%), Pirelli (-4,48%) e Finmeccanica (-4,06%), tra gli energetici A2a fa -6,18%, Enel -4,22% ed Eni -3,15%. Profondo rosso anche per Telecom (-5,64%) e Mediaset (-4,93%); solo segni negativi sul paniere Ftse Mib, con flessioni marcate nel lusso (Tod's -2,91%, Ferragamo -3,1%).

Acquisti su Fondiaria Sai (+18%) e Unipol (+8%) dopo che la compagnia bolognese è salita all'81% del capitale di Premafin, conquistando il controllo della ex galassia Ligresti. Sul mercato dei cambi, l'euro è sceso a 1,2171 dollari da 1,2255 di giovedì, dopo aver toccato il minimo da due anni a 1,2144.

Chiusura negativa anche a New York
Seduta negativa anche per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,92% a 12.824,84 punti, il Nasdaq cede l'1,37% a 2.925,30 punti, mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,98% a 1.362,97 punti.