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Ue: "L'Italia riduca il debito, ci sono squilibri macroeconomici eccessivi"

La Commissione: "I progressi fatti da Roma non sono sufficienti". Renzi: "Ecco perché dobbiamo cambiare verso"

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-afp

L'Italia "ha fatto progressi verso il raggiungimento dell'obiettivo di medio termine" dei conti pubblici; ciononostante "l'aggiustamento strutturale per il 2014 appare insufficiente". A scriverlo è la Commissione Ue, che spiega come il giudizio venga espresso soprattutto alla luce della "necessità di ridurre il debito a un passo adeguato".

L'Italia, scrive la Commissione, ha "squilibri macroeconomici eccessivi" che richiedono uno "speciale monitoraggio" da parte dell'Ue che farà rapporto all'Eurogruppo sulle riforme italiane e a giugno "deciderà ulteriori passi". Tra le questioni evidenziate dall'Europa, oltre al debito alto, ci sono la scarsa competitività e l'aggiustamento strutturale insufficiente. "Le inefficienze di vecchia data nella pubblica amministrazione e nel sistema giudiziario, la debole governance aziendale, e l'alto livello di corruzione ed evasione fiscale - si legge nell'analisi sull'Italia - riducono l'efficienza dell'economia e ostacolano il manifestarsi dei benefici delle riforme adottate". Tra i Paesi con squilibri considerati gravi, ci sono anche Croazia e Slovenia.

Rehn: "Servono riforme urgenti per crescita e occupazione" - Il commissario agli affari economici, Olli Rehn, intervenendo sulla situazione ha chiesto al governo di "affrontare gli squilibri che richiedono urgenti politiche e di fare le riforme per rafforzare crescita e occupazione".

Renzi: "Bisogna cambiare verso" - La replica del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è come sempre affidata a Twitter: "I numeri Ue sull'Italia sono molto duri. Spero che sia chiaro perché noi dobbiamo cambiare verso. Ne parliamo il 12 marzo".