Può sembrare un punto di non ritorno ma, con gli strumenti giusti, anche un addio in tarda età può diventare un'occasione per ricominciare. Ecco cosa cambia rispetto a rottura vissuta a 20, 30 e 40 anni
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Quando una storia d’amore finisce, non importa l’età: fa sempre male. Ma se accade a 60 anni, come nel caso di Monica Bellucci che ha appena annunciato la separazione da Tim Burton, il dolore si intreccia a una domanda profonda: “E adesso, da dove riparto?”. A quell’età non si parla solo di sentimenti, ma di vite costruite, equilibri familiari, routine quotidiane. Ricominciare sembra più difficile, eppure è possibile. Perché l’amore – e la sua fine – non hanno scadenza, e ogni fase della vita porta con sé modi diversi di affrontare la perdita.
Gli esperti parlano di “gray divorce”: le separazioni dopo i 50/60 anni sono un fenomeno sempre più diffuso. Da dove ripartire? Puntando su tre aspetti. Innanzitutto è fondamentale curare il corpo: sonno regolare, camminate, alimentazione equilibrata riducono stress e ansia. Affidarsi alla rete sociale, poi, è fondamentale: amici, hobby, volontariato limitano l’isolamento. Ed è bene, poi, pensare alla sicurezza economica: pianificare pensioni e risparmi con un consulente dà stabilità e riduce le paure legate al futuro.
Una separazione vissuta a 60 anni è diversa da ogni altra fase della vita. Nei vent’anni una rottura sembra la fine del mondo, ma spesso diventa un’esperienza di crescita. Si sperimentano nuove relazioni, si cambia, ci si reinventa.Ripartire da questa consapevolezza è un modo semplice ed efficace per elaborare il dolore e trasformarlo in apprendimento.
A trent’anni la fine di un amore pesa perché tocca i progetti di vita: casa, convivenza, figli. La sfida è distinguere tra ciò che finisce e ciò che resta possibile. Gli psicologi sottolineano l’importanza di fissare nuovi obiettivi realistici e cercare sostegno nelle persone vicine.
A quaranta anni le separazioni hanno spesso al centro figli piccoli e patrimoni comuni. Secondo Harvard Health l’aumento dei divorzi in età matura è legato a nuove aspettative di benessere: ci si concede di non restare in relazioni insoddisfacenti. In questa fase della vita conta soprattutto gestire la co-genitorialità con chiarezza, per ridurre conflitti e sensi di colpa.