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Milano Moda Uomo: le tendenze dai primi due giorni di sfilate

Scoprite i momenti cult dalle passerelle di Versace, Prada, Ferragamo, Vivienne Westwood e Calvin Klein, le novità e i must have imperdibili per il prossimo Autunno-Inverno 2016

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Si è conclusa ieri la prima parte della Milano Moda Uomo con le sfilate dedicate all'Autunno-Inverno 2016.

Ispirazioni e tendenze diverse sono emerse in questi primi due giorni di show. Ecco cosa ci ha colpito maggiormente.

Milano Moda Uomo: le tendenze dai primi due giorni di sfilate

Versace: una location “spaziale” per celebrare una collezione che parla di universo e futuro. Lo show si è tenuto, infatti, in uno dei padiglioni di Milano Fiera dove all'entrata luci rosa shocking hanno accolto i numerosi ospiti. Luci che d'improvviso sono virate verso il blu e hanno così accompagnato l'ingresso ad effetto dell'uomo Versace.

Un uomo che sicuro e baldanzoso alterna classici completi sartoriali in nuance pastello - lilla, carta da zucchero - ad altri da astronauta, in pelle color argento. Donatella Versace dà quindi vita a una serie di capi diversificati, dallo sportswear - gran tendenza dell'ultimo periodo - alla tradizione, senza escludere l'originale e lo stravagante.

Salvatore Ferragamo: si narra che Andy Warhol acquistò un paio di scarpe da Ferragamo e le dipinse con schizzi di vernice. Ecco che per la prossima stagione i modelli calcano la passerella con calzature signorili letteralmente “sporcate” da spruzzi di vernice colorati. I cappotti sono però il vero focus della collezione, eleganti e sofisticati, alternano forme strutturate ad altre più basic.

Calvin Klein: il tema dello spazio si rivela, quantomeno parzialmente, d'ispirazione anche dal brand americano che per l'occasione manda in passerella giacche particolarmente ampie in nylon argento e dorato. Interessante la rivisitazione del completo maschile, indossato da top model come Mariacarla Boscoso e Gemma Ward, a sottolineare sensualità e versatilità nell'adattarsi perfettamente al corpo femminile.

Vivienne Westwood: la chiave di lettura per chi ancora non capisse le sfilate della donna del punk è semplicemente una, il momento della sfilata è una festa, una performance mentre è in negozio che si possono trovare capi bizzarri sì, ma più portabili. In ogni caso per la prossima stagione il messaggio è uno solo: "Be specific". Ecco dunque che gli uomini si confondono con le donne, i vestiti si portano sopra i pantaloni, le scollature si fanno profonde pur rimanendo nel territorio neutro dove a farla da padrone sono i completi maschili.

Prada: gli show di Miuccia Prada sono - o quantomeno vorrebbero essere - sempre una lezione. Poco importa che sia di vita, di storia, di cultura e quant'altro. Importante è imparare qualcosa alla fine della sfilata.

Per la sfilata dedicata all prossima stagione il design della location è stato studiato per riprendere l'auto-da-fé, cerimonia pubblica legata all'Inquisizione Spagnola, una sorta di piramide sociale dove ricchi e poveri hanno posizioni diverse. Gli abiti riprendono i disegni, realizzati appositamente per l'occasione, da Christopher Chemin, mentre cappellini e camicie sono una rivisitazione dell'abbigliamento dei più classici marinai.

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