Secondo gli psicologi c’è un motivo per cui siamo portati a frequentare partner che assomigliano, e non solo fisicamente, ai nostri precedenti compagni
Kanye West con Kim Kardashian ( a destra) e con Bianca Censori (a sinistra) © IPA
Alla fine di un rapporto di coppia, spesso cerchiamo un partner che assomigli al nostro ex. È successo al rapper Kanye West, il quale dopo la rottura con Kim Kardashian è stato visto in compagnia di molte donne somiglianti alla sua ex, e che alla fine nel 2022 ha sposato l’architetto australiana Bianca Censori, così somigliante a Kim da poter essere la sua gemella. Lo stesso accade anche tra le persone non celebri, le quali tendono spesso a legarsi con persone molto somiglianti, e non solo fisicamente, a un ex partner. Potrebbe sembrare che in un nuovo rapporto siamo alla ricerca di una continuazione di quello appena concluso, ma la realtà è più complessa di così, tanto è vero che lo schema si ripropone anche nelle situazioni negative, nelle quali la relazione appena conclusa ha causato molto dolore. Il fenomeno suscita da anni l’interesse degli psicologi evoluzionisti, i quali hanno dedicato alcuni studi a questo argomento.
GLI STUDI SCIENTIFICI – Secondo molte equipe di ricercatori, ad esempio gli studiosi del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Toronto, è probabile che ciascuno di noi abbia una specifica preferenza per un certo tipo di persona. Il fatto che tendiamo a sentirci attratti da una certa tipologia di persone sembra confermato dal fatto che il cervello umano, nei campi più diversi dell’esperienza, tende a seguire degli schemi conosciuti, più rassicuranti e capaci di semplificare le scelte nelle situazioni complesse e ansiogene. La possibilità di applicare a una data situazione uno schema già noto, possiamo muoverci più agevolmente, senza la necessità di pensare e di vagliare tutte le possibilità. Allo stesso modo, un partner che ci ricordi in qualche modo una precedente relazione, sembra quindi avere un’attrattiva in più che, inconsciamente, ci spinge a preferirlo. Gli stimoli a cui siamo sottoposti sono probabilmente elaborati dal cervello con più facilità: per questo siamo portati a provare più fiducia nei confronti di persone il cui aspetto ci è in qualche modo più familiare, anche se evocano ricordi dolorosi. Inoltre, spiegano gli studiosi, siamo inconsapevolmente portati a preferire qualcuno che sia in qualche modo simile a noi stessi. Secondo Madeleine A. Fugère, professoressa di psicologia sociale presso l'Eastern Connecticut State University, siamo in qualche modo portati ad apprezzare particolarmente le persone che hanno un patrimonio genetico in qualche modo simile al nostro, ma nello stesso tempo abbastanza differente da garantire un successo riproduttivo ottimale. Si tratta in questo caso di meccanismi atavici, legati all'evoluzione della specie, e quindi del tutto inconsci.
IL RUOLO DEI GENITORI - Secondo gli esperti, il nostro modo di scegliere un partner ha le sue radici nel modo in cui siamo stati amati dai nostri genitori quando eravamo bambini e dal tipo di relazione che avevamo con loro. Chi ha avuto nell'infanzia un rapporto positivo e sereno con il proprio padre e la propria madre tenderà in età adulta a cercare individui con cui costruire una relazione altrettanto sana e positiva. Chi, invece, ha vissuto un legame conflittuale e poco soddisfacente tenderà a ripetere questo schema relazionale o, al contrario, cercherà in maniera inconsapevole un partner che abbia elementi in comune con i genitori per agire in modo del tutto diverso e non riproporre gli stessi errori.
E SE SIAMO ATTRATTI DAI TIPI “SBAGLIATI”? - Il meccanismo dell’attrazione si attiva quando incontriamo una persona che non solo ci piaccia chimicamente, ma quando il potenziale partner sembra capace di rispondere ai nostri desideri e bisogni. Se questi ultimi non cambiano nel tempo, ci sentiremo portati a cercare da un rapporto all'altro, una tipologia sempre simile di persona. Questo è vero nelle relazioni sane come in quelle tossiche. In quest'ultimo caso, quindi, dato che tenderemo a sentirci attratti dai tipi "sbagliati", occorre una presa di coscienza sulle vere caratteristiche dei nostri bisogni e dei nostri desideri, in modo da spezzare uno schema dal quale può venire solo una lunga serie di dispiaceri.
COME EVITARE GLI SCHEMI DEL PASSATO – Naturalmente, il fatto di legare con un nuovo compagno che in qualche modo ci ricorda una figura genitoriale positiva o un ex con cui abbiamo vissuto un precedente amore non è sufficiente per garantirci una relazione salda e felice. A questo sottile vantaggio deve accompagnarsi un solido sentimento e una relazione di confidenza e fiducia reciproca. E, al contrario, il fatto di seguire d’abitudine un certo schema, non ci impedisce in qualunque momento di cambiarlo, specie se si tratta di uno schema negativo, fatto di incomprensioni e di atteggiamenti tossici. Se arriviamo a riconoscere i nostri schemi e impariamo a usare le esperienze passate per evolvere, si può uscire da una ripetizione di dinamiche negative e costruire relazioni migliori. Una buona strategia per uscire dai vecchi schemi è cominciare a frequentare luoghi e persone diverse dal solito. Dato che le relazioni tendono a svilupparsi nell’ambiente che ci è sta vicino, per ampliare la cerchia di amicizie e quindi conoscere persone nuove è una buona idea ampliare la nostra cerchia di esperienze, facendo cose diverse dal solito.