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The Visitors di Ragnar Kjartansson in HangarBicocca 18/09/2013

The Visitors, una delle più significative opere di Ragnar Kjartansson (Reykjavík, 1976), sarà esposta dal 19 settembre al 17 novembre 2013 nei grandi spazi di HangarBicocca, con la curatela di Andrea Lissoni e Heike Munder (direttrice del Migros Museum für Gegenwartskunst di Zurigo). L'installazione video, inedita in Italia, unisce musica, arte, cinema e performance e sarà presentata a Milano grazie al contributo di Pirelli. Sarà inoltre uno degli eventi di rilievo nell'ambito del Festival MITO Settembre Musica, che dal 2008 vede tra i sostenitori la stessa Pirelli. L'allestimento di The Visitors in HangarBicocca rappresenta per il pubblico italiano un'occasione unica per avvicinarsi a un importante progetto di arte contemporanea, già ospitato in istituzioni e gallerie internazionali – Migros Museum für Gegenwartskunst di Zurigo nel 2012, che l'ha prodotta, Galleria Luhring Augustine di New York e TBA21 Thyssen-Bornemisza Art Contemporary di Vienna nel 2013 – dove ha suscitato un grande interesse per la capacità di coinvolgimento in un'esperienza emotiva, musicale e visiva unica nel suo genere. Ispirata nel titolo e nel tema all'omonimo e ultimo album del celebre gruppo svedese ABBA, The Visitors offre una riflessione intorno al tema della forza e della persistenza dei legami affettivi, della malinconia e del romanticismo tipici della cultura nordica da cui Kjartansson proviene. La musica costituisce infatti un elemento fondamentale della sua intera composizione artistica e viene utilizzata, come lo stesso afferma, “da elemento quasi plastico”. Composta dall'artista per il poema Feminine Ways dell'ex moglie e performer Asdís Sif Gunnarsdóttir, la colonna sonora alterna sonorità potenti e sommesse. L'opera è costituita da nove video in scala 1:1 in cui compaiono musicisti differenti, tutti amici di Kjiartansson (fra cui Kristín Anna e Gy<eth>a ValtýsdoÅLttir, sorelle fondatrici della storica band islandese dei Mùm, e Kjartan Sveinsson, tastierista fino al 2012 dei celebrati Sigur Rós). I musicisti cantano e suonano per più di un'ora, ciascuno con uno strumento diverso, la stessa melodia della canzone Feminine Ways. Le nove scene sono girate in alcune stanze – fra cui la biblioteca, lo studio, la cucina, la sala da bagno, una camera da letto, la veranda – della grande e fatiscente dimora ottocentesca di Rokeby Farm, nell'Upstate New York. Le nove tracce audio e video, girate separatamente, vengono proiettate contemporaneamente su grandi schermi in un allestimento concepito ad hoc dall'artista e dai  curatori che enfatizza gli elementi visivi e sonori dell'opera, mettendo il pubblico al centro di una performance corale e continua. La pratica performativa di Ragnar Kjartansson abbraccia tutto lo spettro delle arti, dal teatro alla musica, dalla scultura all'arte visiva. Il gusto per la messa in scena e la recitazione sono caratteristiche costanti del suo lavoro: l'artista dà vita a performance, a volte trasformate in installazioni video, in cui sovente interpreta personaggi paradossali. Il suo lavoro fonde realtà e finzione, tradizioni dell'Islanda e mitologie della cultura contemporanea in rappresentazioni dall'effetto ipnotico sempre in bilico tra misticismo e parodia. The Visitors, che occuperà lo “Shed” – spazio di 1400 metri quadrati dedicato agli artisti più giovani – rappresenta il primo evento espositivo della programmazione firmata dall'Artistic Advisor di HangarBicocca Vicente Todolí. Il progetto è pensato anche in relazione alla mostra (che si inaugura a novembre 2013) di Dieter Roth a cui Kjartansson è legato sia personalmente sia come ispirazione poetica e di cui riprende l'attitudine polidisciplinare e l'ambizione a creare opere d'arte totali,sempre in evoluzione.

The Visitors di Ragnar Kjartansson in HangarBicocca 18/09/2013

The Visitors, una delle più significative opere di Ragnar Kjartansson (Reykjavík, 1976), sarà esposta dal 19 settembre al 17 novembre 2013 nei grandi spazi di HangarBicocca, con la curatela di Andrea Lissoni e Heike Munder (direttrice del Migros Museum für Gegenwartskunst di Zurigo). L'installazione video, inedita in Italia, unisce musica, arte, cinema e performance e sarà presentata a Milano grazie al contributo di Pirelli. Sarà inoltre uno degli eventi di rilievo nell'ambito del Festival MITO Settembre Musica, che dal 2008 vede tra i sostenitori la stessa Pirelli. L'allestimento di The Visitors in HangarBicocca rappresenta per il pubblico italiano un'occasione unica per avvicinarsi a un importante progetto di arte contemporanea, già ospitato in istituzioni e gallerie internazionali – Migros Museum für Gegenwartskunst di Zurigo nel 2012, che l'ha prodotta, Galleria Luhring Augustine di New York e TBA21 Thyssen-Bornemisza Art Contemporary di Vienna nel 2013 – dove ha suscitato un grande interesse per la capacità di coinvolgimento in un'esperienza emotiva, musicale e visiva unica nel suo genere. Ispirata nel titolo e nel tema all'omonimo e ultimo album del celebre gruppo svedese ABBA, The Visitors offre una riflessione intorno al tema della forza e della persistenza dei legami affettivi, della malinconia e del romanticismo tipici della cultura nordica da cui Kjartansson proviene. La musica costituisce infatti un elemento fondamentale della sua intera composizione artistica e viene utilizzata, come lo stesso afferma, “da elemento quasi plastico”. Composta dall'artista per il poema Feminine Ways dell'ex moglie e performer Asdís Sif Gunnarsdóttir, la colonna sonora alterna sonorità potenti e sommesse. L'opera è costituita da nove video in scala 1:1 in cui compaiono musicisti differenti, tutti amici di Kjiartansson (fra cui Kristín Anna e Gy<eth>a ValtýsdoÅLttir, sorelle fondatrici della storica band islandese dei Mùm, e Kjartan Sveinsson, tastierista fino al 2012 dei celebrati Sigur Rós). I musicisti cantano e suonano per più di un'ora, ciascuno con uno strumento diverso, la stessa melodia della canzone Feminine Ways. Le nove scene sono girate in alcune stanze – fra cui la biblioteca, lo studio, la cucina, la sala da bagno, una camera da letto, la veranda – della grande e fatiscente dimora ottocentesca di Rokeby Farm, nell'Upstate New York. Le nove tracce audio e video, girate separatamente, vengono proiettate contemporaneamente su grandi schermi in un allestimento concepito ad hoc dall'artista e dai  curatori che enfatizza gli elementi visivi e sonori dell'opera, mettendo il pubblico al centro di una performance corale e continua. La pratica performativa di Ragnar Kjartansson abbraccia tutto lo spettro delle arti, dal teatro alla musica, dalla scultura all'arte visiva. Il gusto per la messa in scena e la recitazione sono caratteristiche costanti del suo lavoro: l'artista dà vita a performance, a volte trasformate in installazioni video, in cui sovente interpreta personaggi paradossali. Il suo lavoro fonde realtà e finzione, tradizioni dell'Islanda e mitologie della cultura contemporanea in rappresentazioni dall'effetto ipnotico sempre in bilico tra misticismo e parodia. The Visitors, che occuperà lo “Shed” – spazio di 1400 metri quadrati dedicato agli artisti più giovani – rappresenta il primo evento espositivo della programmazione firmata dall'Artistic Advisor di HangarBicocca Vicente Todolí. Il progetto è pensato anche in relazione alla mostra (che si inaugura a novembre 2013) di Dieter Roth a cui Kjartansson è legato sia personalmente sia come ispirazione poetica e di cui riprende l'attitudine polidisciplinare e l'ambizione a creare opere d'arte totali,sempre in evoluzione.

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