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Firenze, la nuova moschea nascerà su un terreno venduto dalla Chiesa

Raggiunta lʼintesa: il luogo di culto sorgerà nel comune di Sesto Fiorentino. Critiche da Lega e Fratelli dʼItalia. Il cardinale Betori: "Sì a libertà di culto"

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A Sesto Fiorentino (Firenze) sarà costruita una moschea sui terreni di proprietà della Chiesa.

Lo conferma una nota congiunta del comune di Sesto, dell'Arcidiocesi, dell'università di Firenze e dell'associazione per la moschea. Immediate le polemiche, smorzate però dalle parole del cardinale Giuseppe Betori: "Sono lieto di poter dimostrare come la Chiesa cattolica di Firenze rispetta la libertà religiosa e promuove la libertà di culto".

L'operazione potrebbe rappresentare una soluzione all'annosa questione della ricerca di un terreno su cui far sorgere il luogo di culto islamico, risoltasi fino a questo momento in un nulla di fatto.

Il protocollo d'intesa, che sarà firmato il 22 dicembre dopo l'esame da parte dei rispettivi organi competenti, prevede che l'Arcidiocesi ceda a titolo oneroso la proprietà dell'area alla comunità musulmana della provincia di Firenze affinché possa realizzarvi una moschea e un centro culturale islamico.

Contestualmente l'Arcidiocesi otterrà, a titolo oneroso, un altro terreno di proprietà dell'università nell'area del polo scientifico di Sesto sul quale realizzare un centro religioso.

Il documento, "nasce dalla ricerca da parte dei fedeli musulmani di Sesto Fiorentino di un luogo adeguato e dignitoso dove esercitare il proprio culto, e dalla volontà del comune di Sesto Fiorentino di dare una risposta a questa esigenza, tutelando il diritto di ogni comunità a professare liberamente la propria fede religiosa come sancito anche dalla Costituzione".

Per il terreno individuato, in via Pasolini, il regolamento urbanistico prevede già la realizzazione di edifici per il culto e le attività a carattere religioso. L'area che sarà ceduta dall'Arcidiocesi ha una superficie di 8.300 metri quadrati, sui quali possono essere realizzati fino a 2.500 mq di fabbricati per attività religiose. L'area che l'università cederà all'Arcidiocesi è situata di fronte alla chiesa della Madonna del Piano e ha una superficie di circa 2.500 mq, rispetto ai quali "il comune di Sesto Fiorentino si impegna ad apportare le necessarie modifiche agli strumenti urbanistici affinché possano esservi realizzati fino a 1250 mq di fabbricati per attività religiose".

Sul piano tecnico cessione e acquisti dei terreni avverranno attraverso scritture private stipulate a margine del protocollo dalle varie parti e nessun onere sarà a carico del comune di Sesto Fiorentino. "Offrendo la propria disponibilità a questa iniziativa, l'Arcidiocesi di Firenze conferma il proprio impegno per il rispetto e l'ascolto delle altre fedi e tradizioni religiose, in ossequio a quanto insegnato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, ribadendo la centralità della libertà religiosa quale radice di ogni altro diritto e di ogni altra libertà", così come, si legge sempre nella nota, l'università di Firenze "intende favorire occasioni di incontro, dialogo e conoscenza tra esperienze e tradizioni religiose provenienti da differenti contesti culturali".

Da parte sua la comunità islamica "si impegna a realizzare un'opera che, per qualità architettonica e armonico inserimento nel contesto, costituisca un elemento qualificante dell'ambiente urbano, ricorrendo, per raggiungere questo obiettivo, a un concorso per selezionare la migliore idea progettuale".

Le critiche di Lega e Fratelli d'Italia - Dure critiche dalla Lega attraverso le parole dell'europarlamentare e vicesegretario federale, Lorenzo Fontana: "A Sesto Fiorentino una nuova moschea sorgerà sul terreno della curia di Firenze. In un'Europa in cui centinaia di chiese stanno lasciando il posto a luoghi di culto islamici, ogni metro quadrato ceduto all'Islam è un pezzo della nostra storia che viene rinnegato. Così l'Occidente svende la sua identità e si prepara all'islamizzazione". Secondo il capogruppo in regione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, si tratta di un "un raggiro ai danni degli abitanti di Sesto Fiorentino. Da cattolico mi aspetterei che la Chiesa si preoccupasse di tutelare gli interessi dei cristiani, piuttosto che favorire la costruzione di nuove moschee a scatola chiusa".

Cardinale Betori: "La Chiesa promuove la libertà di culto - "La vendita del terreno per la costruzione della nuova moschea è la risposta positiva che l'Arcidiocesi di Firenze è stata lieta di poter dare a una richiesta del Comune di Sesto Fiorentino. Noi abbiamo risposto volentieri a una proposta", ha spiegato il cardinale Betori. A chi gli ricordava che da anni lui promuove la libertà di culto, ha risposto: "E' una posizione mia personale ma prima ancora è dottrina della Chiesa cattolica che trova piena convinzione e piena condivisione".