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Bufale online, ecco da dove vengono le panzane che fanno guadagnare

Si chiama Edinet, ha sede in Bulgaria e manovra le pagine web che producono news inventate, rivela un blog di "debunker". Ma lʼazienda prende le distanze con una comunicazione di "servizio sospeso"

Inventa bufale a tempo di record, genera traffico pubblicitario in pochissime ore e dà vita a post che diventano regolarmente virali.

E' un sito che fa capo a un 48enne di Albenga (Savona), proprietario di un'azienda con sede a Sofia, la Edinet Ltd. Liberogiornale.com è la fabbrica di panzane che sta dietro questo business. A far luce sul fenomeno Paolo Attivissimo e David Puente, che sul loro blog pubblicano i risultati della loro inchiesta sul campo.

I due blogger, tra i più noti "debunker" italiani, partono dalla bufala di pochi giorni fa, con il Gentiloni choc che diceva "Gli italiani imparino a fare sacrifici e la smettano di lamentarsi" inventato di sana pianta da Liberogiornale.com, che non c'entra né con "Libero" né con il "Giornale". Una dichiarazione diventata rapidamente virale in Italia, con condivisioni e commenti.

Il solito sito d'informazione amatoriale, o di satira, o di polemica? Macché. Attivissimo e Puente assicurano che si tratta di una vera e propria "fabbrica professionale di panzane". Un'iniziativa nata online per fare soldi, che pubblica intenzionalmente le sue bufale, "creando panico infondato" e magari anche "danneggiando qualcuno". Ma, continuano, "fa niente, tanto i soldi della pubblicità non puzzano e anzi lavano la coscienza".

Edinet si dissocia con una comunicazione di "servizio sospeso" - Dopo le notizie filtrate attraverso il blog di Attivissimo però il link di Liberogiornale viene disattivato e al suo posto compare una pagina con la scritta "Servizio sospeso" in cui Edinet prende le distanze dai contenuti. Ecco il testo della pagina: "Edinet Ltd in seguito a quanto appreso dai mezzi di comunicazione sospende l'erogazione del servizio gestito su nostri server in via cautelare. Edinet Ltd è estranea ai contenuti pubblicati da terzi ospitati sui nostri server".

I siti-bufala - Dietro Edinet, secondo quanto rivela il blog, ci sono una miriade di siti che partoriscono bufale quotidiane: si chiamano "Ilfattoquotidaino.com" oppure "News24tg.com" o ancora "Gazzettadellasera.com", tutti rimasti online. Solo liberogiornale è stato oscurato con la pubblicazione della comunicazione di "servizio sospeso". E chi ci capita per caso crede alla bufala, ingannato dalla testata autorevole, e condivide, moltiplicando gli accessi.

I nomi dei titolari, che si possono rintracciare tramite Domaintools, sono apparentemente distinti e affidabili. Ma in realtà tutti questi siti fanno capo a un'unica società, Edinet appunto, che nel suo "Chi siamo", si presenta come un "gruppo editoriale" con uffici "in Francia, Germania, Slovenia e soprattutto Italia. I componenti e collaboratori di Edinet sono al 90% italiani ed è proprio in Italia che sono puntate tutte le nostre risorse". Così funziona la "fabbrica della bufala". Al servizio delle bugie.