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Varese, 16enne violentata dal branco: tre minori agli arresti domiciliari

Lʼaccusa è di violenza sessuale e di sequestro di persona

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-olycom

I carabinieri di Saronno (Varese) hanno arrestato tre minorenni con l'accusa di violenza sessuale e sequestro di persona ai danni di una ragazza di 16 anni. Secondo le ricostruzioni lo scorso 8 gennaio avrebbero rinchiuso l'amica nella casa di uno di loro, costringendola a subire abusi e violenze. Nei confronti dei minorenni, di origini nordafricane come la vittima, sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari.

Cosa è successo l'8 gennaio - I tre ragazzi, studenti incensurati di età compresa tra i 15 e i 16 anni, l'8 gennaio avevano trascorso la mattinata a Milano in compagnia della vittima e di altri amici. Durante il viaggio di ritorno in treno, all'altezza della stazione di Saronno Sud, hanno tirato il freno d'emergenza, hanno infranto alcuni finestrini con un martelletto e infine hanno aperto gli estintori imbrattando la carrozza (per questo sono accusati anche di danneggiamenti aggravati e interruzione di pubblico servizio). Poi sono fuggiti, e il gruppo si è diviso.

L'invito a casa e la violenza - Nel pomeriggio i tre amici hanno telefonato alla ragazza con cui avevano trascorso la mattinata, convincendola a raggiungerli nella casa di uno di loro a Saronno, approfittando dell'assenza dei genitori. Una volta all'interno hanno chiuso la porta a chiave e le hanno mostrato un filmato pornografico, molestandola e cercando di costringerla a subire un rapporto sessuale di gruppo.

La giovane telofona al padre e scappa - A un certo punto la vittima è riuscita a telefonare al padre e i coetanei, intimoriti, l'hanno lasciata andare. La ragazza, sotto shock, si è diretta verso la stazione di Saronno, dove ha incontrato alcuni carabinieri in servizio e ha raccontato loro l'accaduto. Grazie alle sue dichiarazioni i militari sono riusciti a identificare i tre giovani, responsabili anche degli atti vandalici sul treno.

Durante gli interrogatori in caserma due di loro hanno fatto alcune parziali ammissioni, mentre il terzo ha respinto le accuse. Sono finiti infine agli arresti domiciliari in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale per i minorenni.