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Meredith, il verbale dell'albanese

Secondo il pm incastra gli assassini

Riportiamo i due verbali della deposizione di Kokomani Hekuran il principale accusatore di Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede.La sua testimonianza, secondo l'accusa, incastrerebbe i tre quali assassini di Meredith Kerchner.

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PERUGIA

Il giorno 19, il mese di gennaio, dell’anno 2008, alle ore 10.45, in Perugia, c/o Procura, in VIa Fiorenzo di Lorenzo n. 22/24, dinanzi al Pubblico Ministero Dr. Giuliano Mignini sost. (ufficio sito al terzo piano del palazzo), assistito dall’App. CC. Danilo Paciotti e alla persenza del Sost. Commissario della P.S. Monica Napoleoni e Ass. C. Lorena Zugarini, è comparso KOKOMANI Hekuran, il quale, richiesto delle generalità, risponde: "Sono e mi chiamo KOKOMANI Hekuran, nato a Durazzo (Albania) il 09.06.1974, [OMISSIS]"

Il Pubblico Ministero, visti gli artt 197, 197 bis, 198, 199, 200, 201, 202 e 203 c.p.p., richiamati dall’art. 362 c.p.p e ritenuto che non sussistono le ipotesi di cui agli artt. 197, 197 bis, 199, 200, 201, 202 e 203 c.p.p., ricorda alla persona informata sui fatti che ha l'obbligo di rispondere secondo verità alle domande che le saranno rivolte e di non tacere circostanze conosciute e la informa che le false informazioni al Pubblico Ministero sono punite a norma dell'art. 371 bis c.p.

Il Pubblico Ministero procede, quindi, a esaminare la persona informata sui fatti in ordine alle circostanze per cui è procedimento.

Domanda: Cosa sa della morte di Meredith Kercher?

Risposta: "Premetto di essermi presentato spontaneamente per riferire notizie utili circa il decesso di Meredith Kercher. Svolgo attività lavorativa presso l’azienda agricola "Apponi Battini" con sede in Perugia P.zza Italia. Di norma lavoro tutti i giorni ad eccezione del sabato e della domenica e quando piove. Un tardo pomeriggio intorno alle 18.30, non ricordo se fosse il 31 ottobre o il 1° novembre 2007, mentre transitavo conducendo la mia autovettura Golf in via della Pergola con provenienza da via S. Giuseppe, giunto poco prima dell'abitazione dove è avvenuto il delitto della giovane inglese, ho notato una specie di sacco nero in mezzo alla strada. Ricordo che in quel momento iniziava a piovere dopo un periodo che non pioveva. Io avevo azionato il tergicristallo mentre mi trovavo sulla salita di via S. Giuseppe. Mi si erano appannati i vetri.

Alla vista di quello che sembrava un sacco, ho azionato il clacson, ma non si è mosso nulla. A questo punto, procedendo lentamente ho leggermente toccato il sacco e a quel punto mi accorgevo che si trattava di due persone un ragazzo ed una ragazza, che si sono alzate in piedi mentre prima erano accucciate, la femmina aveva una sciarpa nera intorno al collo e si copriva parzialmente il viso, mentre il ragazzo aveva una specie di cappello. Il ragazzo era di media altezza mentre la ragazza era più piccola. Il ragazzo a quel punto è rimasto davanti alla macchina, mentre la ragazza si è spostata in avanti e mi ha minacciato con un lungo coltello che ha impugnato con entrambe le mani alle due estremità alzandolo minacciosamente in alto e gridando in italiano: "levati di qua che ti faccio vedere io". Io ho abbassato il finestrino della macchina e li ho mandati a quel paese, dopo che il ragazzo mi ha detto: "lascia stare, una ragazza che ti può fare?".

Poco più avanti, sulla destra, al di sotto della strada, nei pressi del punto dove sono stati messi i fiori dopo la morte della ragazza e comunque all'interno dell'area recintata, ho visto unr agazzo di colore al quale la ragazza ha detto che ero albanese. Il ragazzo di colore allora ha esclamato: "Che fate...? mica sono tunisino io, sono negro, a me non puoi far niente". La ragazza, a quel punto, diceva agli altri di non farsi vedere in viso sennò potevo riconoscerli, ma io sono riuscito a vedere bene i volti di tutti e tre. io vedevo solo il viso di questo ragazzo che si trovava ad altezza inferiore rispetto alla strada. Preciso che il coltello impugnato dalla ragazza sarà stato lungo 30 cm e la lama sarà stata lunga circa 3 cm. Ho proseguito con l'auto verso il centro e ho notato che i due giovani bianchi si sono diretti verso il ragazzo di colore.

Sono ripassato dopo circa due ore in quella zona per vedere se fosse successo qualcosa ma non ho visto nessuno.

Ricordo che il giorno dopo qui in Italia era festa e ho dormito. Dopo circa due o tre giorni, andando di mattina a prendere il caffè in un bar dell'Elce, ho saputo che in quella zona era stata uccisa una ragazza. Poi ho letto sul giornale "La Nazione" al bar, tutti i particolari di questa vicenda e mi sono reso conto che il delitto era avvenuto nella casa nel cui giardino c'era il ragazzo di colore e nei cui pressi avevo visto il ragazzo e la ragazza con il coltello. Dopo alcuni giorni, ho visto le foto di Raffaele SOLLECITO e Amanda KNOX e li ho riconosciuti senza ombra di dubbio rispettivamente come il ragazzo che si era alzato di fronte alla mia macchina e la ragazza che aveva impugnato il coltello. Ogni tanto seguivo la vicenda sui gironali locali perché ero rimasto colpito dal fatto che il SOLLECITO e la KNOX fossero i due ragazzi che avevo visto quella sera mentre pioveva, ciò lo dico con assoluta certezza.

Un po' di tempo dopo, ho visto anche la foto di unr agazzo di colore implicato nella vicenda, tale GUEDE Rudy, che ho riconosciuto con certezza nel ragazzo di colore che si trovava nella piazzola di casa di via della Pergola e che mi aveva minacciato dicendomi che era nero. Non ho pensato di rivolgermi subito alla Polizia, pur essendo certo che fossero loro i ragazzi che avevo incontrato, perché avevo paura essendo un cittadino albanese di trovarmi in mezzo a una vicenda così grave. Dopo sono tornato in Albania per le festività e al mio rientro ho deciso di confidarmi con il mio amico avvocato Antonio Ajello che mi ha accompagnato qui da voi.

Si dà atto che il verbale viene chiuso alle ore 11.40.

Il Pubblico Ministero, rilevata l'esigenza che quanto riferito dalla persona informata trapeli all'esterno, stante la delicatezza dell'indagine e la necessità di evitare che la divulgazione delle circostanze riferite dalla persona stessa pregiudichi le indagini;

PQM
Visto l'art.391 quinquies c.p.p e l'art.329, comma terzo, lett.a)c.p.p.;

VIETA
alla persona esaminata di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell'indagine, di cui hanno conoscenza, per la durata di legge (mesi due),

AVVERTE
conseguentemente che la persona stessa che la divulgazione delle notizie riferite è penalmente sanzionata dall'art. 379 bis c.p. inserito dall'art. 21 della l. n. 397/2000.

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QUESTURA DI PERUGIA SQUADRA MOBILE 3^ SEZIONE

OGGETTO: VERBALE DI SOMMARIE INFORMAZIONI RESE DA: KOKOMANI Hekuran nato a Durazzo il 09.06.74, res a Perugia in [OMISSIS...]

Il giorno 30 del mese di maggio dell'anno 2008, alle ore 16.50, in Perugia, c/o gli uffici della Squadra Mobile di Perugia, innanzi al Sost. Commissario della P.S. Monica Napoleoni e all'Ass. C. Lorena Zugarini, è comparso KOKOMANI Hekuran, il quale richiesto delle generalità, risponde: "Sono e mi chiamo KOKOMANI Hekuran nato a Durazzo (Albania) il 09.06.1974, res. in Perugia via [OMISSIS...] identificato mediante carta d'identità nr. [OMISSIS...] rilasciata dal Comune di Perugia il 21.06.2007 e dichiara quanto segue:

Pur parlando e comprendendo abbastanza correttamente la lingua italiana per la redazione del presente verbale ci si avvale della collaborazione di un'interprete di lingua madre che per motivi di sicurezza viene identificata separatamente...

Mi racconti tutto quel che si ricorda del fatto che le è successo nei pressi di via della Pergola la sera del primo novembre o 31 ottobre 2007?

Ricordo che era buio e stava piovendo da pochissimo, non sono in grado di riferire che ore fossero. Io ero a bordo della mia auto Golf di colore blu, anno 91 ma non ricordo la targa a memoria solo che inizia con PG. NOn ricordo se fosse il 31 ottobre o il 1° novembre 2007 comunque era un giorno di festa, mentre transitavo conducendo la mia autovettura Golf in via della Pergola con provenienza da via S. Giuseppe, giunto poco prima dell'abitazione dove è avvenuto il delitto della giovane inglese, ho notato una specie di sacco nero in mezzo alla strada. Mi si erano appannati i vetri. Alla vista di quello che mi sembrava un sacco, ho azionato il clacson, ma non si è mosso nulla. A questo punto, procedendo lentamente ho leggermente toccato il sacco e a quel punto mi accorgevo che si trattava di due persone un ragazzo ed una ragazza, che si sono alzati in piedi mentre prima erano accucciate, la femmina aveva una sciarpa nera intorno al collo e si copriva parzialmente il viso, mentre il ragazzo aveva una specie di berretto che non so descrivere. Il ragazzo era di media altezza mentre la ragazza era più piccola. Il ragazzo si è avvicinato a me lateralmente e io non sapendo se era armato, aprivo la mia portiera gli davo una botta sul viso tanto da fargli cadere gli occhiali.

A quel punto si vedeva che il ragazzo aveva difficoltà a vedere. La ragazza gli chiedeva se "ce l'aveva fatta".. Io prendevo delle olive che avevo in auto e ne tiravo una manciata addosso alla ragazza che urlava e toglieva da una borsa grande sul verde un grosso coltello che ha impugnato con entrambe le mani alle due estremità alzandolo minacciosamente in alto e gridando in italiano: "vieni vieni che ti faccio vedere io". Io avevo il finestrino della macchina abbassato e li ho mandati a quel paese dicendogli che ero un albanese e che non avevo certo paura di loro. Io sono comunque ripartito con l'auto guardando indietro dopo che il ragazzo mi ha detto: "lascia stare, una ragazza che ti può fare?" però non riuscivo a vedere le sue mani e non ero tranquillo. Ho cercato di fotografare la ragazza col coltello ma lei si è girata e sono riuscito a fare una foto al giovane anche se è venuta molto buia e dopo l'ho cancellata. I loro occhi non mi rassicuravano, mi sembravano strani. Il fatto è successo vicino ad una pianta di edera che ora hanno tagliata a metà invece quella sera arrivava fino a terra. La ragazza si guardava all'indietro per vedere e ci fossero auto in arrivo e segnalava al giovane quando ne arrivava qualcuna. Poco più avanti, sulla destra, al di sotto della strada, un metro dopo il punto dove sono stati messi i fiori dopo la morte della ragazza ho visto un ragazzo di colore al quale la ragazza o il giovane con gli occhiali ha detto che ero albanese. Il ragazzo di colore allora ha esclamato: "Che vuoi? Mica sono tunisino io, sono negro a me non puoi far niente".

Sentivo da dietro la ragazza che diceva agli altri di non farsi vedere in viso sennò potevo riconoscerli, ma io sono riuscito a vedere bene i volti di tutti e tre. Anche il ragazzo di colore sembrava "fuori di testa". Io vedevo il viso e il busto di questo ragazzo che si trovava ad altezza inferiore rispetto alla strada. Preciso che il coltello impugnato dalla ragazza sarà stato lungo circa 30 cm. e la lama sarà stata larga circa 3 cm. Ho proseguito con l'auto pensando che fossero pericolosi, ma mi sono trovato all'incrocio proprio sopra la casa del delitto un camioncino forse un carro attrezzi con a bordo un uomo, una donna e un bambino, io tornavo un po' indietro e mi fermavo vicino ai bidoni dell'immondizia per fargli fare manovra. A quel punto mi si è di nuovo avvicinato il ragazzo di colore e mi ha detto "ma tu sei il ragazzo dell'agriturismo? Non ti ricordi di me che sono tuo cugino?" A quel punto lo riconoscevo come un ragazzo di colore a nome RUDY che veniva qualche volta all'agriturismo La Torre Rosa dove avevo lavorato in passato come cameriere, che chiamavo scherzando "cugino" perché anche un mio cugino di chiama RUDY. Chiedevo se conosceva quei due dietro... se erano matti e perché la ragazza avesse un grosso coltello in mano, lui mi rispondeva che c'era una festa di compleanno e avrebbe dovuto tagliare la torta e comunque che non era affar mio.

Sono stato lì fermo per due o tre minuti e mi è sembrato di sentire dei rumori come sbattere sul legno a Rudy diceva che c'era una festa. Poi Rudy mi chiedeva se potevo lasciargli la mia auto perché doveva spostare dei mobili in cambio di 100, 200 e poi 250 euro. Io dicevo di no perché mi serviva e non mi fidavo di lui. Gli dicevo che per un eventuale trasloco potevo aiutarlo io ma di giorno, lui diceva di portargli la sera dopo alle undici proprio lì la mia auto. Sono convinto che Rudy mi stava trattenendo a parlare con delle scuse per far andare via le auto e farmi rimanere solo con loro.

- Dallo specchietto laterale sinistro notavo che il giovane di prima correva verso di me con in mano un altro coltello più corto di quello che aveva la donna ma più largo ed appuntito. Mi sembra di riconoscerlo nel coltello di cui poi ho visto la foto nei giornali in merito al delitto di Meredith. Mi ha inseguito quasi fino al semaforo di P.zza Grimana. Mi sembra indossasse un qualcosa di scuro e largo sopra. Poi è tornato indietro.

Dopo sono andato all'Elce in un locale che si chiama "L'ombelico del Mondo" ma era chiuso e sono andato al bar Fritz in via Fabretti e lì c'erano dei conoscenti albanesi ai quali ho raccontato di aver visto degli italiani col coltello ma non mi davano credito e mi dicevano di lasciar perdere. Gli ho anche fatto vedere la foto che si vedeva male ma questi mi dicevano di lasciar perdere che se chiamavo la polizia poteva essere solo un problema per loro. I giorni successivi ho saputo che in quella zona era stata uccisa una ragazza. Poi ho letto sul giornale "La Nazione" al bar, tutti i particolari di questa vicenda e mi sono reso conto che il delitto era avvenuto nella casa nel cui giardino c'era il ragazzo di colore e nei cui pressi avevo visto il ragazzo e la ragazza con i coltelli. Dopo alcuni giorni, ho visto le foto di Raffaele SOLLECITO e Amanda KNOX e li ho riconosciuti senza ombra di dubbio rispettivamente come il ragazzo e la ragazza che si sono alzati di fronte alla mia macchina e che entrambi avevano in mano un coltello diverso. Per paura ho taciuto per un lungo periodo e sono anche tornato in Albania, dopo ho raccontato il fatto al mio avvocato che mi ha detto di venire da voi. La prima volta non ho raccontato tutto perché ho paura possano farmi qualcosa.

A.D.R. Quella sera in giro c'era diversa gente ma non ho visto nessuna persona in maschera.

In merito al fatto che ho tardato a testimoniare vi espongo quanto segue: "Quando Amanda e Raffaele sono stati arrestati, senz'altro ben sapendo che sono in grado di riconoscerli, in particolare Rudy sa che sono un albanese che lavorava come cameriere alle Torre Rosa perché ripeto a volte è venuto lì a mangiare, ho sentito dire in giro ed in particolare da dei compaesani al Bar Boccaccio che i parenti e gli avvocati cercavano "l'albanese che quella sera aveva visto i giovani" prima di farlo trovare dalla polizia e offrivano 100.000 euro per non farlo parlare. Ricordo che a quel tempo Rudy non era ancora in carcere in Italia, non ricordo se fosse già stato arrestato o meno. Io ho avuto paura e sono andato poco dopo in Albania perché avendo chiacchierato al bar la sera in cui li avevo visti ho pensato che mi rintracciassero. La Golf l'ho lasciata a casa in Albania per paura che da quella i ragazzi in carcere mi potessero far rintracciare.

Dopo la mia deposizione tramite dei passaparola ho saputo che mi stanno cercando e la voce in giro è che "arriverà il giorno in cui l'albanese dirà NON HO VISTO NULLA".

Voglio infine aggiungere che ho ripensato alle domande che mi avete fatto riguardo i miei passaggi nelle zone di Assisi ed altre zone nei giorn in questione e mi sono ricordato che in effetti quei giorni ero andato lì perché un mio amico mi aveva detto che c'era una festa o comunque ci capito a volte per bere qualcosa.

Si dà atto che il verbale viene chiuso alle ore 19.00.