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Morosini, a Bergamo l'ultimo saluto

In chiesa per i funerali solo familiari e amici. Don Luciano ai media: "Lasciate in pace Anna"

Tgcom24

Sono terminati a Bergamo i funerali di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto in campo durante un partita di serie B sabato scorso.

Presenti almeno 15mila mila persone: in chiesa solo i familiari del giocatore e i rappresentanti delle squadre in cui ha giocato. Le altre persone hanno seguito la cerimonia tramite due maxi schermi in città e allo stadio, aperto al pubblico.

Salma esce tra gli applausi

Il feretro di Piermario Morosini è stato trasportato dai suoi amici fuori dalla chiesa accompagnato da un lunghissimo applauso, tra le lacrime e gli abbracci tra amici, familiari e don Luciano Manenti, che ha celebrato il funerale. Centinaia i tifosi all'esterno che hanno acceso fumogeni e intonato cori, facendo sentire la loro presenza. La salma sarà adesso portata al cimitero monumentale di Bergamo. Sul feretro è stata posata anche la maglietta numero 8 dell'Atalanta con il nome di Morosini.  



Il parroco ai giovani: "Prendetelo come modello"

''I giovani guardino a te come modello, di giovane che sa tradurre la gioia perche' la possiedi dentro, nonostante tutte le prove che la vita ti ha riservato. Portatelo nel cuore come modello di riferimento'', ha detto di Piermario don Romeo Luiselli, parroco di Monterosso.



Ultimo saluto sulle note di Ligabue

Le note di una canzone di Ligabue hanno accompagnato l'inizio della celebrazione della comunione ai funerali di Piermario Morosini. Si tratta di "Il giorno di dolore che uno ha", brano che il rocker di Correggio dedicò ad un amico morto in seguito ad una malattia. La canzone è stata eseguita con le chitarre dal coro della chiesa, che ha poi intonato un altro successo di Ligabue, "Non è tempo per noi". Morosini era un grande fan del cantautore e lo aveva visto in concerto. Un'altra canzone di Ligabue, "Urlando contro il cielo", aveva accompagnato il corteo fenebre nel corso del giro d'onore all'interno dello stadio Picchi di Livorno. Anche amici e parenti delo giocatore si sono uniti al coro, compresa Anna, la fidanzata.



La madre della fidanzata: "Rimarrai sempre con noi"

"Sappiamo che non ci vuoi tristi, ma col sorriso. Grazie per l'amore che hai dato alla nostra Anna. Rimarrai sempre con noi". Con queste parole Mariella, madre di Anna fidanzata di Piermario Morosini, ha concluso il suo breve intervento nel corso della cerimonia dei funerali del giocatore.



Zio in ginocchio davanti al feretro

Abramo Ferrari, lo zio di Piermario Morosini, si e' inginocchiato e raccolto in preghiera a fianco al feretro del giocatore di 25 anni morto durante la partita Pescara-Livorno. Momenti di grande commozione e di disperazione durante le esequie tra i familiari e gli amici che si tengono per mano stringendo la foto del ragazzo quando era sorridente e felice.



Don Luciano: "Siamo qui per Mario e con Mario"

"Davvero Mario è nei nostri cuori. Io non ho paura e siamo qui non solo per Mario ma con Mario". Con queste parole Don Luciano Manenti ha dato inizio ai funerali di Piermario Morosini all'interno della chiesa di San Gregorio Barbarigo a Bergamo.



Applausi dagli ultrà dell'Atalanta

"Piermario, Piermario". Un centinaio di ultras dell'Atalanta hanno scandito il nome di Morosini e hanno a lungo applaudito quando di fronte alla chiesa di Monterosso dove si celebrano i suoi funerali sono arrivati i pullman con a bordo le squadre di Atalanta e Udinese, due delle squadre dove ha militato il centrocampista morto sabato scorso.



Sindaco di Bergamo: "Fratello e figlio perfetto"


Nella chiesa dei funerali di Piermario Morosini sono arrivati il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, quello di Livorno Alessandro Cosimi e di quello di Pescara Luigi Albore Mascia. "Morosini era un figlio e un fratello perfetto, la vita per lui non è certamente stata facile", ha detto Tentorio, "molto colpito" dalla folla. "E' commovente vedere tutta questa partecipazione, è la prova che era molto amato non solo a Bergamo. E' un sentimento comune anche a tutte le città dove ha giocato".


Don Luciano ai media: "Lasciate in pace Anna"


"Parlando del nostro Piermario è doveroso definirlo 'speciale' - ha detto don Manenti -. Nei 14 anni che ho diretto l'oratorio, ho avuto modo di vederlo crescere apprezzando una modestia e una razionalità veramente di rara portata". Poi un appello ai media: "Adesso basta, lasciateci pregare con tranquillità. Anna ha chiesto di non essere né ripresa né intervistata: è stanca di questo assedio".

Prandelli: "Il calcio deve porsi degli interrogativi"


"Di fronte a questa tragedia il calcio deve porsi degli interrogativi. Medicina sportiva e prevenzione in Italia sono all'avanguardia, ma si può migliorare". Questa la riflessione del ct della Nazionale Cesare Prandelli al termine dei funerali di Piermario Morosini.

Abete: "Bisogna aumentare i defibrillatori"


"Bisogna aumentare i defibrillatori a disposizione per rispondere alle esigenze immediate in campo". Lo ha sottolineato il presidente della Figc Giancarlo Abete al termine dei funerali di Piermario Morosini. "Il fatto di essere all'avanguardia non significa che la medicina sportiva italiana non possa migliorare - ha spiegato -. In Italia ci sono 71mila squadre, bisogna pensare non solo ai professionisti, ma serve uno sforzo in più per l'immenso mondo dei dilettanti e delle giovanili".