Un cucciolo fa tenerezza e compagnia. Eppure un recente studio rivela che adottare un cane può, a lungo termine, non essere una buona idea
Nel bosco con il cucciolo, in "matchy-matchy" con il nostro look © Istockphoto
La maggior parte dei proprietari di animali domestici affermerà che adottare un cucciolo è stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Eppure un nuovo studio dell'università di Budapest mette in dubbio questo "effetto pet", ovvero l'ipotizzato aumento di salute e felicità per coloro che si circondano di cani, gatti e altri animali da compagnia. Soprattutto se cuccioli.
Nell'ambito dello studio, i ricercatori hanno esaminato gli effetti a breve e lungo termine dell'adozione di un nuovo animale domestico, dall'inizio della pandemia Covid a oggi. E, per quanto la ricerca possa essere limitata, non sono buone notizie per i proprietari di cani, poiché i risultati rivelano che non è così vero che il cane sia il "miglior amico dell'uomo". L'adozione di un animale domestico ha infatti dato una spinta all'allegria, almeno all'inizio. Tuttavia, questa spinta è durata solo quattro mesi, mediamente. Non solo: nel lungo periodo, l'adozione di un nuovo animale domestico, in particolare un cane, è stata in realtà associata a una riduzione della calma, dell'attività, dell'allegria e della soddisfazione di vita in generale.
Con grande sorpresa, i ricercatori hanno anche scoperto che la perdita di un animale domestico sembra non avere ripercussioni particolarmente negative sul morale dei proprietari. E mettono in guardia: le esigenze degli animali domestici posso alla lunga rendere più ansiosi e preoccupati per il loro benessere, superando decisamente i benefici iniziali dovuti alla novità e alla tenerezza suscitate dal cucciolo di cane o gatto.
L'indagine ha coinvolto circa 700 proprietari di animali domestici, selezionati secondo un campione statistico. Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere a un questionario sul benessere per un periodo di sei mesi e gli scienziati hanno confrontato le risposte fornite prima e dopo l'acquisto o l'adozione degli animali, e poi ancora dopo la morte dei loro "amici a quattro zampe". Judit Mokos, una delle prime autrici dello studio presso l'Università Eötvös Loránd di Budapest, si è detta sorpresa in particolare per un risultato: "Ciò che mi ha sorpreso di più è stato il fatto che un nuovo animale domestico in casa non abbia avuto alcun effetto sulla solitudine degli intervistati. La nostra ricerca suggerisce che i cani non rappresentano una vera soluzione alla solitudine. Anzi, rendono i nuovi proprietari più ansiosi". Nonostante l'adozione di un cane venga spesso pubblicizzata come una soluzione per le persone anziane o sole.
Secondo la ricerca, una possibile ragione per cui l'iniziale entusiasmo è così breve è che i neo proprietari spesso nutrono forti aspettative circa l'impatto positivo della convivenza con un animale. Nei primi mesi, queste aspettative, unite all'effetto novità dell'animale domestico, potrebbe mascherare l'impegno che richiedono la cura e l'attenzione nei confronti dei cuccioli. Così, a mano a mano che la novità svanisce e che si presentano le prime inevitabili difficoltà, si registra un impatto negativo sul benessere del proprietario. Tra le cause di questa delusione a lungo termine spiccano le spese veterinarie, le restrizioni su viaggi e vacanze e i problemi di disobbedienza.
Nello specifico, poi, lo studio ha rivelato che l'adozione di un cucciolo di gatto ha avuto un impatto negativo sui livelli di attività fisica del proprietario, che tendenzialmente trascorre più tempo a casa con il suo pet. E se il padrone di un cane, in genere, deve fare attività fisica anche solo per portarlo a fare le passeggiate quotidiane, è anche vero che all'inizio aumenterà il tempo trascorso a casa, perché un cucciolo di cane non si può certo lasciare da solo durante la giornata.
Insomma, i ricercatori, che hanno condiviso i risultati della loro indagine sulla rivista Scientific Reports, sostengono che la maggior parte delle persone che vivono con un animale da compagnia sembra che non sperimenti alcun effetto positivo a lungo termine. Dunque, conclude la ricerca, "è possibile che le dinamiche della pandemia abbiano portato molti a fare scelte impulsive contro i loro interessi a lungo termine. Questi risultati smentiscono la convinzione diffusa che l'adozione di un animale domestico comporti miglioramenti duraturi del benessere, suggerendo invece che le esigenze di cura degli animali domestici, in particolare dei cani, possono superare i benefici iniziali".