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Ponza, l’isola dalle mille trasparenze

Di caletta in caletta, tra spiagge, scogli e rocce, ma anche tra i vicoli e i locali per lo shopping più glam

di RAFFAELLA MARTINOTTI

- Ponza ha in sé tante anime. E’ tortuosa, con la sua forma lunga e stretta, occupata in gran parte da scogli, rocce e colline che costringono villaggi e case ad accontentarsi di poco spazio. E’ intensamente dominata dal mare, e non solo in senso geografico visto che si tratta di un’isola: l’elemento acqueo è una dimensione che pervade i pensieri e i sentimenti della gente, residenti o turisti, definisce il profumo dell’aria, i sapori della tavola e scandisce la giornata. Ma Ponza ha anche uno spirito molto chic: basta fare una passeggiata sul lungomare del centro, dare un’occhiata alle vetrine o fermarsi per uno spuntino in uno dei tanti locali presso il porto per scoprirne tutto il suo glamour.

    Il piatto forte è comunque la bellezza della costa, con le mille opportunità di godersi tuffi memorabili. L’isola è lunga circa 7 chilometri e ha coste molto frastagliate: le calette, gli scogli, le spiagge, piccole e grandi, attrezzate o completamente “nature” sono numerosissime. Alcune, come la grande spiaggia di Frontone, sono raggiungibili via terra, in auto o a piedi; altre sono accessibili solo dal mare. Ogni insenatura ha la sua trasparenza e il suo colore di acque, dal blu cobalto dei punti più profondi, al verde e al turchese. La più famosa e simbolo stesso dell’isola, è Chiaia di Luna, una grande spiaggia dorata a mezzaluna, dominata da un’alta falesia: purtroppo l’arenile è accessibile solo dal mare per il pericolo di frane. I punti notevoli che si incontrano nel periplo dell’isola sono innumerevoli: a poche centinaia di metri dall’uscita del porto si incontrano le Grotte di Pilato, scavate in epoca romana per ospitare l’allevamento delle murene, conservate in vasche di roccia comunicanti. Dopo aver doppiato la Punta della Guardia, risalendo lungo la costa occidentale, dopo Chiaia di Luna si incontrano le grotte della Maga Circe e Capo Bianco, con le sue rocce imponenti e candide. Risalendo ancora, di caletta in caletta si arriva ai faraglioni di Lucia Rosa e, ancora più su, a Cala Feola e a Cala Fonte. Dopo aver doppiato l’isolotto di Gavi, estrema propaggine settentrionale dell’isola, si ridiscende verso il porto, dopo aver superato altre insenature da sogno tra cui Cala Gaetano, il grande Arco Naturale (altro circa 30 metri), il pittoresco villaggio di Le Forna e la già nominata spiaggia di Frontone.

    Il modo migliore per godersi l’isola, insomma, è noleggiare una barca e avviarsi in esplorazione, oppure approfittare di una delle numerose gite di una giornata organizzate dalle compagnie di navigazione locali (ad esempio www.barcaioliponza.it ). Nelle giornate di mare favorevole, in particolare, non si può mancare di affrontare la traversata di circa 7 miglia (10 chilometri) verso Ovest per raggiungere l’isola di Palmarola, selvaggia e quasi del tutto disabitata, per ammirare i giochi di luci e colori disegnati dal sole e dalle acque tra rocce multicolori. Il bagno più bello, per chi desidera scendere a terra, si fa alla spiaggia di Cala del Porto, che in stagione è attrezzata con due punti di ristoro. Qui si può anche pernottare nelle caratteristiche case grotta.

    Chi al mare preferisce la terraferma, può godersi una passeggiata panoramica sulle alture che dominano l’isola: si possono percorrere alcuni sentieri che portano fino al Monte Guardia, oppure alle Necropoli Romane. Vale una visita anche la cisterna della Dragonara, anch’essa di epoca romana. Ma sono soprattutto i villaggi a proporre spunti di interesse, con le loro stradine strette e tortuose (è opportuno evitare il più possibile l’auto, ma preferire lo scooter o muoversi a piedi), le casette bianche e nei colori pastello dei borghi di Santa Maria, Sant’Antonio e Le Forna, i negozi chic e i locali sempre animati, spesso frequentati dai numerosi Vip che hanno casa a Ponza.

    La cucina, ispirata soprattutto al mare, ma arricchita dai sapori degli orti e delle erbe locali, offre vere e proprie meraviglie, da annaffiare con il locale vino Biancolella o con altre ottime bottiglie. Nei pressi del porto si può cenare all’Acqua Pazza (www.acquapazza.com), unico ristorante con una stella Michelin della provincia di Latina, oppure sulla splendida terrazza di Orestorante (www.orestorante.it), o ancora, in contrada Giancos, nel locale tipico A casa di Assunta. E se di giorno si arriva dal mare, il posto ideale è La Marina, a Cala Feola, che si raggiunge anche dagli scogli dopo aver buttato l’ancora con la barca.

    Per dormire, oltre al confort dei grandi alberghi, come il Grand Hotel Chiaia di Luna (www.hotelchiaiadiluna.com), si può soggiornare in un Bed & Breakfast o affittare una casa o un appartamento. Molto piacevoli e pittoreschi sono il B&B La Limonaia a mare, con un bel terrazzo a giardino pensile e una splendida vista (www.ponza.com/limonaia), oppure il B&B Il Gabbiano (www.ponzaviaggi.it/IlGabbiano/it), una antica villa immersa nel verde e completamente ristrutturata, dalla quale si gode una vista straordinaria sull’isola di Palmarola da un lato e sul mare di Ponza dall’altro.

    Per tutte le informazioni su Ponza, sulle strutture, per affittare o prenotare una casa o un soggiorno, si veda il sito internet www.ponza.it. Per conoscere invece il ricco calendario di eventi e manifestazioni che animano l’estate ponzese, sito Internet www.ponzaestate.it .

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