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Forte Pozzacchio, riapre la fortezza dell'impero austro ungarico

Fu l'ultima e più moderna fortificazione edificata dall'Impero sul confine tra Trentino e Italia,

Forte Pozzacchio, Trentino
ufficio-stampa

Forte Pozzacchio, situato in una posizione forte che ne ha fa il baluardo della Vallarsa e dell'accesso a Vicenza e alla pianura veneta, torna ora visitabile dopo lunghi e importanti lavori di restauro. La fortezza, l'ultima e la più moderna edificata dall'Impero Austro Ungarico, fu un'opera ingegneristica imponente ed ora diventa monumento della memoria: completamente scavato nella roccia, il forte è praticamente invisibile e anticipa le tecniche che poi caratterizzarono le fortificazioni delle epoche successive. L'inaugurazione ufficiale è in programma per 5 luglio 2015, ma le visite sono già possibili.

Forte Pozzacchio, riapre la fortezza dell'impero austro ungarico

Forte Pozzacchio è l'ultima delle fortezze austro-ungariche realizzate tra Ottocento e inizio Novecento sul confine del Trentino con il Regno d'Italia. I lavori di costruzione del forte iniziarono nel 1913 e proseguirono fino alla scoppio della guerra con l'Italia, ma l'opera non fu mai completata. Abbandonato dall'esercito austro-ungarico, nel giugno del 1915, fu occupato dai soldati italiani, ma l'anno successivo tornò in mano austriaca fino alla fine del conflitto. Già fortemente danneggiato dai bombardamenti, nel dopoguerra venne completamente spogliato delle parti metalliche. Il recente restauro, promosso dalla Provincia autonoma di Trento su progetto degli architetti Francesco Collotti e Giacomo Pirazzoli e direzione lavori dell'arch. Sandro Aita, ha reso nuovamente visitabile la struttura. Il forte è aperto al pubblico fino al prossimo 30 ottobre, dal giovedì alla domenica con orario 10-18.

Si raggiunge a piedi percorrendo la strada militare realizzata dal Genio austro-ungarico a partire dal 1912. La salita dura circa 20 minuti: le auto si lasciano presso il parcheggio situato a poche centinaia di metri a valle dell'abitato di Pozzacchio (10 km da Rovereto lungo la Strada statale 46). La visita alla parte esterna e a quella interna del forte richiede circa un'ora e trenta minuti ed è arricchita da una serie di pannelli illustrativi con testi storici realizzati dal Museo Storico Italiano della Guerra che accompagnano il visitatore sin dal percorso a piedi.

Il forte ha tre piani: la visita si sviluppa lungo il piano principale e il piano superiore, mentre per accedere al livello inferiore bisogna unirsi a un gruppo in visita guidata (prenotazione obbligatoria). L'opera è quasi tutta scavata “in caverna”: le uniche strutture in calcestruzzo previste dal progetto erano la batteria per obici in una cupola corazzata e la caponiera, ovvero l'opera fortificata destinata alla difesa del fossato della cinta muraria. Una lunga galleria a ferro di cavallo collega i diversi ambienti a livello del fossato: si incontrano gli alloggi della truppa, i locali di servizio, le postazioni di sparo e osservazione. Le scale scavate nella roccia permettono di accedere alle postazioni di artiglieria, mitragliatrici e riflettori e al livello inferiore. Nel livello superiore è stata inoltre realizzata una scala metallica con passerella che ricalca il corridoio che avrebbe dovuto collegare le cupole corazzate. Tutti gli interventi sono stati evidenziati in arancio, a memoria del cantiere interrotto dallo scoppio della Prima guerra mondiale.

Per visitare il forte è opportuno portare con sé una giacca per difendersi dalla differenza di temperatura tra l'esterno e gli interni, e indossare calzature adatte a percorrere lo sterrato che conduce dal parcheggio al forte. Ulteriori indicazioni, costo del biglietto di ingresso, agevolazioni per i gruppi, sono presenti sul sito www.fortepozzacchio.it dove è anche possibile richiedere le visite guidate e contattare il forte.