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Zacinto, il volto dolce della Grecia

Mare di turchese, rocce bianche e una fauna marina straordinaria: ecco l’isola cantata da Ugo Foscolo

di RAFFAELLA MARTINOTTI

- Zacinto, o Zante, è stata celebrata dal poeta Ugo Foscolo in uno dei suoi sonetti, ma i viaggiatori di tutto il mondo la amano e la apprezzano soprattutto per il suo clima mite, per il mare splendido, le coste spettacolari e per la cordialità degli abitanti. Zante, in Grecia,  è la più meridionale delle Isole Ionie: le sue coste, in un periplo di circa un centinaio di chilometri, offrono una grande varietà di paesaggi, dal litorale basso e sabbioso con spiagge bianche e acqua turchese della sponda orientale, alla falesia alta oltre cento metri che scende a picco su acque blu cobalto o verde smeraldo, tra piccole insenature, grotte, faraglioni e scogli di forma curiosa. L’entroterra è verdeggiante e coperto di uliveti e di vigneti, mentre il mare riserva incontri emozionanti, con delfini, foche e soprattutto con i grandi esemplari di tartaruga Caretta-caretta, che approfittano delle aree protette di un grande parco marino per nidificare.

    L’isola ha una forma triangolare: a est, il lato rivolto al Peloponneso ospita il capoluogo, di origine e architettura veneziana, con il porto. Qui le coste sono più basse e verdeggianti, con grandi spiagge, insediamenti turistici e porticcioli. Proseguendo verso nord si incontrano villaggi graziosi come Alykes e Agios Nikolaos, fino al arrivare alla punta di Skinari, estremità settentrionale dell’isola, dalla quale si può ammirare un suggestivo colpo d’occhio sulla vicina Cefalonia. Qui la costa diventa più ripida e rocciosa e si apre su una serie di grotte e archi spettacolari, in uno degli scenari più suggestivi dell’sola.

    Proseguendo il periplo di Zante, a poco più di mezz’ora di navigazione si arriva alla celebre Spiaggia del Relitto, una delle più belle e famose di tutta la Grecia. Le falesie bianche e le rocce calcaree, unite ai riflessi del cielo e ai carbonati che compongono la sabbia e in sospensione nell’acqua, conferiscono al mare una colorazione emozionante, di un turchese intenso, a cui fa da corona il candore della parete di scoglio e il verde della vegetazione che la ricopre alle sommità. La spiaggia, sulla quale è arenato lo scheletro di una nave contrabbandiera, spinta fin qui durante un naufragio avvenuto negli anni Settanta, è raggiungibile solo dal mare: arrivando però in auto dall’interno dell’isola, si gode di un colpo d’occhio affascinante, dall’alto della falesia,. Per fare il bagno e passeggiare sulla spiaggia di ghiaietta, sottile come chicchi di riso, occorre avere la propria barca, oppure noleggiarne una (si può fare in diversi villaggi dell’isola, info www.bigbluerentals.gr/ ), o ancora approfittare di uno dei numerosi servizi di linea che organizzano gite o mini crociere di una giornata con periplo dell’isola e sosta nei punti più pittoreschi.

    La costa ovest dell’isola è la più spettacolare, con rocce bianche che si alternano a tratti di scogli dorati e di colorazione rossastra, a seconda della roccia e dei minerali in essa contenuti. Anche il mare cambia continuamente colore, dal verde smeraldo, al blu intenso dei punti di maggiore profondità, alla trasparenza perfetta e quasi incolore nelle vicinanze delle secche e delle spiagge. Le grotte, le calette e le piccole insenature sono uno spettacolo naturale suggestivo e in continua trasformazione a seconda dell’orario e dell’illuminazione, con i colori che variano dal bianco più abbagliante, all’ocra, alle sfumature dorate. Questo tratto di costa ha pochi accessi da terra ed è quindi indispensabile esplorarlo in barca.

    Nella parte meridionale dell’isola si apre il grande golfo di Laganà, uno specchio d’acqua riparato e tranquillo, eletto a dimora e territorio di nidificazione da una importante colonia di tartarughe marine Caretta-caretta. Questi esemplari, a rischio di estinzione e quindi protetti in tutto il Mediterraneo, trovano nelle spiagge sabbiose e nelle acque basse e calde del mare adiacente un territorio particolarmente favorevole. Le spiagge più belle sono quelle dell’isoletta di Marathonisi, oppure di Kalamaki, Laganà, Mela Beach e Gerakas. La zona è parco marino e quindi sottoposta a particolari vincoli di sorveglianza e a norme importanti di comportamento a cui i turisti sono tenuti, per rispetto di queste splendide creature e per non incorrere in sanzioni molto spiacevoli. Alcuni di tratti di costa sono interdetti alla navigazione o con limiti di velocità molto severi: si può sbarcare sulle spiagge, prendere il sole e fare il bagno, ma è obbligatorio restare sulla battigia, senza inoltrarsi nell’interno. Le vibrazioni trasmesse alla sabbia dai passi e dai movimenti umani possono essere interpretate dalle nidiate in incubazione sotto la sabbia come il segnale che invita alla schiusa: se questa avviene troppo precocemente, i tartarughini di quel nido non sono maturi a sufficienza per sopravvivere. La deposizione delle uova avviene tra giugno e luglio, mentre i nidi si aprono alla fine di agosto o in settembre, di solito di sera o di primo mattino. Se occorre una buona dose di fortuna per assistere alla schiusa di un nido, l’incontro in mare con gli esemplari adulti è molto frequente e costituisce sempre una grande emozione.

    Zante offre, come tutta la Grecia Ionica, ottime attrezzature turistiche, con alberghi, residences e alloggi in case private. Per esempio, nel villaggio di Limni Keri, di fronte alla graziosa isola di Marathonisi e in pieno parco marino, si può soggiornare nel residence Dolphins Studios Apartments, (edolphins@gmail.com). Per cenare, non si contano le taverne e i ristorantini sulla spiaggia e nelle strade dei villaggi: la cucina locale offre tutte le specialità greche tradizionali, come i souvlaki (i classici spiedini di carne di maiale e di pollo cotti alla griglia), la salsa tzatziki, l'insalata greca, il gyros e tante carni allo spiedo, alla griglia o al forno, a cui si aggiungono tutti i prodotti del mare a cominciare dal polipo servito in aceto o in umido. Segnaliamo per la sua posizione particolarmente panoramica la taverna “Keri Lighthouse”: qui da una terrazza a picco sul mare si cena con una straordinaria vista sui faraglioni dell’isola e, nelle notti di plenilunio, in uno scenario colorato di atmosfere argentate, al top del romanticismo (www.liveris.gr) 

    PER ARRIVARE - Zante o Zacinto è dotata di aeroporto ed è collegata quotidianamente da voli Olympic Airways (via Atene) o da alcune compagnie di voli charters e low cost.
    In alternativa, dall’Italia si prende il traghetto dai porti di Ancona, Bari o Brindisi, con navi delle compagnie Superfast Ferries, Anek e Minoan. Si sbarca a Patrasso; si percorrono circa ottanta chilometri in direzione Pirgos, fino a Kyllini, dove ci si imbarca con traghetti locali fino a Zante.

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