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Il Vietnam in bicicletta: il fascino di una cultura millenaria

Un punto di vista inconsueto, per unviaggio allʼinsegna della lentezza, in un Paese di grande suggestione

Visitare il Vietnam è un' esperienza indimenticabile, farlo in bicicletta ha un fascino indescrivibile.

Scoprire la cultura millenaria del popolo vietnamita in bicicletta vuol dire avere tutto il tempo per

assaporare, interiorizzare e capire i contrasti di un paese dai tanti colori.

Il Vietnam in bicicletta: il fascino di una cultura millenaria

Il consiglio è di Viagginbici.com, il Magazine del turismo sostenibile, che suggerisce un itinerario che dal fragore delle città attraversa la quiete estrema di campagne e baie incontaminate.

HANOI -

Il viaggio parte da Hanoi, città caotica e avvolgente. Quello che colpisce è il coacervo di motorini e biciclette sovraccarichi di ogni mercanzia, che assieme ai suoi sei milioni e mezzo di abitanti, invadono le strade. Al mattino i marciapiedi della città sono interamente occupati da commercianti improvvisati che, piazzati lì sin dall'alba, vendono carne, frutta e verdura, in parte esposte a terra e in parte sistemate sulle selle delle loro moto. La sensazione di stordimento che prevale è dovuta alla moltitudine di colori e di suoni a cui si va ad aggiungere l'odore forte e inebriante del cibo e delle spezie.

IL FIUME DEI PROFUMI -

La prima tappa del viaggio è la capitale culturale del Vietnam. Il viaggio in bici porterà verso il Fiume dei Profumi e a Hue, Cittadella Imperiale ricca di storia di. Si pedala in campagna, lungo sentieri di terra fino ai Mausolei di Tu Duc e Khai Dinh, tra le reliquie del passato e le rovine fino a raggiungere alla fine la splendida Pagoda Thien Mu sulle rive del Fiume dei Profumi. Appena fuori Hue il giro parte con una strada pittoresca molto stretta dalla spiaggia di Thuan a Vinh Loc. Si attraversa, con traghetto locale, l'estuario del fiume dei Profumi prima di entrare nella mitica Highway 1 dove parte la salita delle tre colline. Questa parte del viaggio è impegnativa, ma ancora fattibile, e ricompensata da panorami mozzafiato.

LA BAIA DI HALONG -

Il tragitto passa attraverso chilometri di spettacolari risaie attraversando una zona remota dove si avventurano pochissimi turisti. Qui esili e ricurve figure piantano, all'ombra dei loro grandi e triangolari cappelli di paglia, le piantine di riso. A mano, una per una, nel terreno sommerso d'acqua. Poi la spettacolare Baia di Halong con le sue isole.
Dopo un volo interno le biciclette attraverseranno a NhaTrang, 10 km di spiaggia di sabbia bianca. La tappa successiva richiede allenamento, ma la strada è per lo più tranquilla e ombreggiata, mentre si pedala in salita tra il canto dei grilli e le farfalle svolazzanti. Si arriva a 1000 metri, ma è possibile conquistare tutte le salite con un ritmo costante, determinazione e buon uso delle forze! Come ci si avvicina a Dalaat, le fatiche sono premiate da fresche temperature e campi verdi e lussureggianti colline che riempiono la vostra vista.

SAIGON -

L'ultima tappa è Ho Chi Minh City ovvero Saigon. Anche qui a farla da padrona il caos: donne che cucinano per strada, uomini che fumano, merce accatastata ovunque odori fortissimi. Un'escursione fuori porta in bicicletta qui svela scenari ancora diversi: non più verde lussureggiante, non più risaie o fiumi ma dune di sabbia e deserti.

COME ORGANIZZARE IL VIAGGIO I

n Italia c'è un solo tour operator: Desi Sailor viaggi (www.desisailorviaggi.it) con prossima partenza il 1 Maggio e partenze settimanali concordate. Un' organizzazione alle spalle permette di non avere altro pensiero che godersi il paesaggio assaporando ogni minuto del viaggio. Lungo il tragitto, infatti è previsto che il gruppo sia scortato da un pullmino: in caso di cedimento delle gambe o della bici, il mezzo diventa ricovero ed efficace officina mobile per le repentine riparazioni.
l diario di viaggio lo trovate su www.viagginbici.com