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Verona, 30 anni fa un trionfo storico 12 maggio ʼ85, lo scudetto di Bagnoli

Una rete di Elkjaer a Bergamo regalò il primo (e finora unico) titolo agli scaligeri. Un successo inatteso che oggi una "provinciale" difficilmente riuscirebbe a ripetere

verona scudetto
dal-web

Minuto '51 del derby tra Chievo e Verona, dalla curva dell'Hellas parte un boato come per festeggiare un gol, ma la rete che viene celebrata è stata segnata 30 anni fa. I tifosi gialloblu hanno voluto ricordare così il gol messo a segno il 12 maggio dell'85 dal danese Preben Elkjaer, che sancì il pareggio per 1-1 sul campo dell'Atalanta e cucì il primo, e finora unico, storico scudetto sulle maglie dei gialloblu.

Verona, 30 anni fa un trionfo storico 12 maggio ʼ85, lo scudetto di Bagnoli

Nell'estate in cui il Napoli comprò Maradona, l'Inter Rumenigge e il Milan Wilkins e Hateley, l'ex attaccante arrivato dal Lokeren fu, insieme al difensore tedesco Briegel, l'acquisto più importante dell'ambizioso Hellas di mister Bagnoli, che da un paio d'anni stazionava ai piani alti del campionato e che nel 1985 riportò lo scudetto in provincia a oltre sessant'anni dalle vittorie della Pro Vercelli.

Nell'anno del sorteggio arbitrale "a gruppi", la stagione degli scaligeri cominciò sotto i migliori auspici con la vittoria casalinga per 3-1 sul Napoli di Maradona e continuò trionfalmente fino al titolo di Campione d'inverno (una sola sconfitta, ad Avellino alla 15esima giornata). Le rivali dei gialloblu per la vittoria finale erano l'Inter e il Toro di Gigi Radice, ma la squadra del presidente Celestino Guidotti fu più continua delle rivali e a Bergamo quel 12 maggio bastò un pareggio per festeggiare.

Una stagione indelebile nella memoria di tutti i tifosi dell'Hellas, così come la figura di Mister Osvaldo Bagnoli, 80 anni e una carriera ventennale da allenatore interrotta alla soglia dei sessanta dopo aver regalato momenti importanti anche alle tifoserie di Genoa e Inter. ''Se abbiamo vinto lo scudetto bisogna ringraziare lo spogliatoio, i ragazzi andavano d'accordo fra di loro, non è che abbia fatto chissà che cosa" ha dichiarato, con l'umiltà di sempre, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport'.

“La modestia di Bagnoli è incredibile, in lui è insita la saggezza delle persone semplici – replica Domenico Volpati, uno dei 'fedelissimi' del Mister – In quello spogliatoio non aveva bisogno di parlare, tanto sapevamo già quello che ci voleva dire. Bastava guardarsi negli occhi”. “Credo che sarà difficilissimo ripetere un'impresa del genere - gli fa eco Galderisi, capocannoniere di quella magica stagione con 11 reti - sono cambiati i tempi, gli introiti, la possibilità di poter investire. Sarebbe bello vedere un altro Verona stare davanti a tutti e vincere uno scudetto che dopo 30 anni è ancora nel cuore di tutti".