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Maturità 2017, un'autrice per l'analisi del testo? Ecco gli indizi

La nuova ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, ha dimostrato di avere a cuore i diritti delle donne. Un ottimo spunto per immaginare che nella prima prova della maturità 2017 potrebbe essere protagonista una donna

Maturità 2017, un'autrice per l'analisi del testo? Ecco gli indizi - foto 1
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Se ne parla da anni, in alcune occasioni sembrava una cosa quasi sicura, qualcuno si stupisce che nessuno ci abbia mai pensato.

Eppure è così: non è mai uscito un autore donna come protagonista dell'analisi del testo, tipologia A di prima prova di Maturità. La storia recente ci dice che vanno per la maggiore dei nomi classici – Pirandello, Montale, Dante, Ungaretti – e solo ogni tanto si azzardano personaggi più moderni (come avvenuto l'anno scorso con Umberto Eco, o con Magris nel 2013). Ora, però, il vento sembra essere cambiato. Il 2017 potrebbe essere finalmente l'anno buono. Per carità, sono solo sensazioni. Ma alcuni indizi portano in quella direzione. Lo scrive Skuola.net.

La ministra
Lo spunto più importante per sostenere che nella prova d'italiano uscirà un'autrice donna va trovato negli ultimi cambiamenti al ministero dell'Istruzione. Con l'avvento del governo Gentiloni è cambiato il ministro. Anzi, LA ministra, come chiede di essere chiamata Valeria Fedeli. Non perde occasione per sottolinearlo, bacchettando se necessario i giornalisti che continuano a mettere davanti al suo nome la versione al maschile. Se ciò non bastasse, è sufficiente andarsi a leggere la storia della ministra, le sue lotte per la parità di genere, per i diritti delle donne, per le pari opportunità.

Le comunicazioni Miur
Per i più scettici, poi, ci sono tutti i discorsi e gli interventi di Valeria Fedeli dal giorno del suo insediamento a Viale Trastevere in poi, nonché osservare con attenzioni le comunicazioni ufficiali. Ovunque, si può leggere o ascoltare la dicitura "le studentesse e gli studenti", quando ci si riferisce ai ragazzi delle nostre scuole. Più esplicita di così? Valorizzare le donne sembra una vera e propria priorità. Così, questa volta, un'autrice potrebbe avere la precedenza su un autore.

Il premio Nobel mancante
Non è successo poche volte che per l'analisi del testo della prima prova di maturità venga scelto un premio Nobel. L'Italia, infatti, su questo punto ha molte frecce al suo arco. Così il Miur non si è lasciato sfuggire l'occasione proponendo quasi tutti gli autori del ‘900 insigniti del prestigioso riconoscimento, come Pirandello, Montale e Ungaretti. Manca all'appello Dario Fo, l'ultimo Nobel in ordine di tempo. Per questo in molti lo danno in pole position, anche perché è recentemente scomparso e il caso Eco (nel 2016) insegna. Ma soprattutto è stata dimenticata l'unica donna italiana ad aver ricevuto il Nobel per Letteratura: Grazia Deledda. Sarà arrivato il suo momento?

L'anno della Poesia
Altra tradizione della prima prova di maturità è l'alternanza tra i generi letterari. Di solito, se un anno esce un brano di prosa, l'anno successivo è altamente probabile che esca una poesia. Così è avvenuto negli ultimi anni. Nel 2016 è stato il turno di un saggio di Umberto Eco, tra poche settimane ai maturandi potrebbe essere chiesto di analizzare dei versi. E, anche in questo caso, c'è una donna pronta per l'occasione: Alda Merini. È forse la poetessa più rappresentativa della seconda metà del ‘900, scomparsa non da tantissimi anni, con alle spalle un vissuto affascinante che si presta benissimo ad un'analisi approfondita. L'identikit perfetto per un autore da prima prova. Anzi, per un'autrice.