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Una cuffia refrigerata evita la caduta dei capelli dopo la chemioterapia

Presso lʼospedale Ramazzini di Carpi sono 88 le donne che da maggio 2013 lʼhanno sperimentata: successo superiore al 50% dei casi

chemioterapia, cancro, tumore
-afp

Una cuffia refrigerata per contrastare la caduta dei capelli provocata dalla chemioterapia. E' lo strumento innovativo sperimentato su 88 donne sottoposte a trattamento anti-tumorale presso l'ospedale Ramazzini di Carpi (Modena), il primo centro a livello nazionale per numero di pazienti reclutati. La percentuale di successo oscilla tra il 55 e il 62%. Per contrastare l'effetto alopecizzante, la cuffia "Paxman" porta la temperatura del cuoio capelluto a meno 4 gradi.

Un "freezer" in testa - La cuffia refrigerata è in dotazione negli ospedali di sole altre due città italiane: Parma e Avellino. La "Paxman" è stata adottata dal day hospital oncologico del Ramazzini di Carpi nel maggio 2013, grazie al contributo di 30mila euro raccolto dall'Associazione Malati Oncologici (AMO) di Carpi. Da allora il suo utilizzo è stato concentrato principalmente su casi di tumore alla mammella, per un'età media dei pazienti reclutati che si aggira attorno ai 53 anni.

Come funziona - La percentuale di successo registrata a Carpi è superiore a quella di molti altri centri europei che utilizzano la cuffia. Il tutto grazie a un meccanismo tanto semplice quanto efficace. La perdita dei capelli a seguito dei trattamenti di chemioterapia si verifica a causa dell'atrofia parziale o totale della radice del bulbo pilifero, "attaccato" dal farmaco. La cuffia porta la temperatura del cuoio capelluto a meno quattro gradi, producendo una sensibile riduzione del flusso di sangue ai follicoli piliferi e preservandoli dalla distruzione.

Non è solo un fatto estetico - Franca Pirolo dell'Associazione malati oncologici di Carpi spiega: "Esistono molti rimedi per nascondere agli altri la perdita di capelli dovuta alla chemioterapia. Il percorso che vive chi si trova ad affrontare una malattia come il tumore è tutto in salita". E conclude: "A occhi esterni la perdita temporanea dei capelli potrebbe sembrare il male minore ma chi ha vissuto questa esperienza sa che non è affatto così. Soprattutto per le donne".