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Trapianto di faccia, il chirurgo: "E' stato come dirigere un concerto"

Fabio Santanelli di Pompeo: "Speriamo che questo intervento possa aprire la strada ad altri simili"

Trapianto di faccia, il chirurgo:
-afp

Il primo trapianto di faccia eseguito in Italia "è stato come un concerto, nel quale bisogna coordinare una serie di artisti per sviluppare un'opera".

L'analogia è di Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Plastica dell'ospedale Sant'Andrea di Roma, il "direttore" d'orchestra che ha coordinato l'intervento su una 49enne, durato ben 27 ore.

Il fatto di essere stati gli apripista in Italia per questo tipo di interventi "non è importante", ha detto ancora Santanelli. "Non abbiamo mai pensato al fatto di essere i primi, ma solo alla possibilità e al piacere di aiutare un paziente. Ora abbiamo la speranza che questo intervento possa aprire la strada ad altri simili, abbiamo qualche persona già in lista d'attesa ma sono sicuro che con la diffusione della notizia più pazienti capiranno che possono fare l'intervento".

Anche la durata dell'operazione, oltre 27 ore, non è un problema per il chirurgo. "Capita spesso di avere interventi molto lunghi in chirurgia plastica, e io stesso ne ho eseguiti già alcuni in passato. Ci si aiuta con la caffeina, ma comunque l'adrenalina dell'intervento è già sufficiente a non far pensare al tempo che passa, è una cosa che si guarda solo alla fine".

Migliorano le condizioni della donna - Sono in progressivo miglioramento le condizioni della donna che ha subito il trapianto. Lo rende noto l'azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea di Roma. La donna, ancora ricoverata in isolamento nel reparto di terapia intensiva post-operatoria e in prognosi riservata, "mostra un buon equilibrio generale, rispondendo alle sollecitazioni esterne in maniera congrua. Non ha febbre, né altre alterazioni dell'equilibrio fisiologico e tutti i controlli effettuati fino ad ora sono indicativi di un quadro clinico in progressivo lento miglioramento".