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Influenza, entro Natale a letto oltre un milione di italiani

Colpite in particolare le regioni del Nord e del Centro

Entro Natale gli italiani costretti a letto dall'influenza supereranno di gran lunga il milione.

Dall'inizio della stagione le persone già colpite dal virus sono circa 900mila, con una vera e propria impennata negli ultimi giorni, trainata dai contagi in età pediatrica. E' quanto riporta Influnet, la rete di sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali coordinata dall'Istituto superiore di sanità. Colpite soprattutto le regioni di Nord e Centro Italia.

Periodo epidemico - Dal 12 al 18 dicembre 2016 si sono toccati i 4,25 casi per mille assistiti: un'incidenza raddoppiata rispetto alla settimana precedente, quando erano stati registrati 2,44 casi ogni mille assistiti. Gli italiani "vittime" del virus solo nella passata settimana sono stati ben 258mila, per un totale di circa 886mila casi dall'inizio della sorveglianza. Gli esperti segnalano che ci troviamo infatti in pieno periodo "epidemico", durante il quale il rischio contagio è maggiore.

Vaccinazioni - "Con ogni probabilità entro Natale supereremo almeno quota 1,2 milioni di italiani colpiti", spiega Antonino Bella, responsabile della sorveglianza Influet. "Ricordiamo però che fino a fine anno è possibile avere il vaccino gratis, se si rientra nelle categorie di popolazione 'a rischio', ovvero oltre i 65 anni, operatori sanitari, donne incinta e malati cronici di qualsiasi età", sottolinea l'esperto. E aggiunge: "La copertura dura almeno sei mesi ma ci vogliono almeno 15 giorni affinché sia efficace, quindi farlo dopo questa data potrebbe essere troppo tardi". Particolare attenzione viene rivolta agli anziani, di cui solo uno su due si vaccina, pur essendo maggiormente a rischio di sviluppare complicanze come polmoniti a seguito dell'influenza.

Regioni e fasce più colpite - Sono Piemonte, la Provincia autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Umbria, Marche le regioni maggiormente colpite. "Finora l'incidenza si conferma lievemente superiore a quello delle precedenti stagioni influenzali", prosegue l'esperto, "e ad alimentare il picco di contagi sono soprattutto i bimbi, 'piccoli untori' che contraggono il virus a scuola e lo portano in famiglia", osserva Bella. La fascia di età maggiormente colpita è infatti quella dei bambini al di sotto dei cinque anni, in cui si osserva un'incidenza pari a circa 10,41 casi per mille assistiti.

Antibiotici inutili contro i virus - "Ricordiamo - conclude Antonino Bella - che contro i virus influenzali gli antibiotici non servono a nulla e sono anzi controproducenti perché aumentano il rischio di sviluppare resistenza qualora invece si contragga un'infezione batterica grave".