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Calvizie, addio trapianto: 4 gruppi di cellule fanno ricrescere i capelli

Grazie alle tecniche di Medicina Rigenerativa le unità biologiche vengono prelevate dal paziente stesso in modo indolore. Tutta la procedura dura due o tre ore

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Nella lotta alla calvizie negli anni passati ha fatto da padrone il trapianto di capelli, una tecnica chirurgica di infoltimento dei capelli, ma l'autotrapianto di capelli per sua natura non interagisce con le motivazioni per le quali si perdono i capelli, di fatto se non si risolvono le cause di fondo la chirurgia non può essere considerata una soluzione definitiva.

Grazie a tecnologie avanzate legate alla Medicina Rigenerativa nella lotta contro l'alopecia, il diradamento dei capelli e i problemi di calvizie, esiste una squadra di cellule ad alta capacità rigenerativa che può innescare la ricrescita dei capelli.

I 4 gruppi cellulari di cui parliamo (prelevati dal paziente stesso e in modo indolore) sono gli endoteliociti, cellule in grado di produrre sostanze che fanno nascere nuovi capillari; i periciti, cellule connettivali che aiutano a far nascere nuovi rami dai capillari presenti; i preadipociti, che interagiscono con le cellule del bulge stimolandole alla nascita del capello stesso; e infine l'ultimo gruppo, quello delle cellule mesenchimali sottocutanee che coordinano il lavoro di tutte le cellule.

Le 4 cellule interessate agiscono di concerto con i fibroblasti, stimolati attraverso l'energia al plasma, le citochine e chemochine, prelevate sempre dal sangue del paziente stesso, e forniscono la cosiddetta Rigenerazione Cellulare del Protocollo bSBS, queste tecniche non chirurgiche sono oggi praticate nei centri di Medicina Rigenerativa più avanzati anche in Italia come quelli di HairClinic BioMedicalGroup.

Il dottor Conti, responsabile Scientifico di HairClinic BioMedicalGroup, sottolinea come la Medicina Rigenerativa non abbia nulla da condividere con i trattamenti offerti nei centri tricologi a base di shampoo e fiale anti-caduta. I Protocolli di Medicina Rigenerativa creano invece un ventaglio di opzioni significative e promuove concretamente un volano che porta ad una soluzione più completa del problema della caduta dei capelli. Un altro punto a favore della Medicina Rigenerativa è che è completamente priva di controindicazioni o di effetti collaterali.

Ma come funzionano queste cellule? Il loro compito è quello di aiutare il cuoio capelluto a ritornare sano. Amplificando il potenziale di guarigione innescato da altre metodologie, come le sopra citate cellule dei fibroblasti e ad alta capacità rigenerativa che innescano un meccanismo volto a ripristinare il normale ciclo di vita del capello, che punta dunque ad un percorso di crescita e ricrescita dei capelli, entrambe parte dei moderni protocolli di medicina rigenerativa.

Il caso.tipo di individuo per il quale è indicato questo trattamento è quello di una persona che soffre di un diradamento dove questi approcci esprimono il massimo potenziale rigenerativo, ma anche su casi di una calvizie più avanzata in alcune aree specifiche, come la linea frontale o il vertex conosciuto anche come “papalina”, per via del fatto che crea il famoso “buco” del frate. In quelle aree il tessuto appare dunque più invecchiato rispetto al resto del cuoio capelluto che non soffre di calvizie e lo spessore del derma nonché lo strato adiposo sotto la calotta cranica risultano drasticamente ridotti. Tale riduzione dello spessore del tessuto adiposo, ha tra le conseguenze la perdita di elasticità del tessuto, che diviene più fibroso, la cui vascolarizzazione cambia e si riduce.

Per poter cambiare e migliorare significativamente questa situazione, è dunque necessario lavorare direttamente sul tessuto, e trovare una formula di rigenerazione che permetta ai nuovi capelli di nascere e crescere rigogliosi, ovvero stimolare le cellule della zona del bulge a risvegliare i follicoli, ad aumentare l'attività del tessuto adiposo intorno al follicolo stesso, causando così automaticamente e naturalmente il meccanismo sano di nascita dei capelli.

Le fasi della cura e il post. La prima fase è quella del prelievo selettivo delle cellule, che vengono estratte dal paziente stesso in modo completamente indolore, grazie a una piccola macchina che le estrae senza danneggiarle e le rende immediatamente reattive e operative. Parliamo dunque di un Protocollo privo di effetti collaterali e controindicazioni, riconosciuto a livello internazionale. Queste cellule adipose, vengono poi re-iniettate nel cuoio capelluto grazie all'uso di microscopici aghi che non creano traumatismo o dolore. Tutta la procedura ha una dura di 2/3 ore, non c'è taglio dei capelli e considerato che non rimane alcun tipo di segno post terapia, il ritorno alla vita sociale, lavorativa o sportiva è immediato.

Non più dunque solo autotrapianto di capelli per curare la calvizie, ma grazie al lavoro sinergico e coordinato di queste 4 cellule diverse è oggi possibile, in una sola seduta senza chirurgia, promuovere la massima rigenerazione cellulare ed ottenere risultati durevoli e positivi nel combattere l'alopecia.